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La costruzione della casa è finita e io a scuola non ci sto andando piu. La malattia di mio padre e peggiorata molto ha bisogno di me, non lo posso abbandonare proprio ora dopo tutto quello che ha passato, almeno ora gli devo stare vicino come lui ha sempre fatto con me.

A volte quando andavo a comprare le medicine in città di sfuggita ho visto anche alcuni miei compagni. Non ho provato nulla nel vederli, non mi mancavano per niente in questo periodo sinceramente non voglio sapere nulla di nessuno, ora come ora mi importa solo di mio padre.


È inverno ormai e per i campi non ci sono piu tante cose da fare, c'e solo da raccogliere la legna per il fuoco quindi mi posso concedere un po piu di tempo in casa. Ora che mio padre si sta sentendo male di tutte le sue faccende mi devo occupare io, ma sinceramente non e una cosa che mi pesa cosi tanto se so che allevio almeno un po i suoi dolori e le sue preoccupazioni.

L'altro giorno ero vicino al suo letto, gli leggevo una storia, la sua storia preferita direi quando all'improvviso bussano alla porta.
Era Anna... appena l'ho vista il mio cuore si è riempito di gioia, non riuscivo a smettere di sorridere e addirittura balbettavo dalla gioia. Lei non se ne sarà accorta forse ma mi ha migliorato molto la giornata. Era venuta perche il maestro le ha detto di portarmi i libri e i compiti per non farmi rimanere indietro. Devo dire che il maestro non mi e mai stato molto simpatico ma ha fatto una buona scelta nel mandarmi Anna e non qualche altra smorfiosa o qualche coglione di quella classe.

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