Ľ esasperazione

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Ritorniamo a quando mi sono rotto i due piedi.
Io volevo andare a casa con la moto e non dire niente a mia madre,fare finta che non mi ero fatto male.
Vi chiederete perché?
E lo capirete...
Ma(fortunatamente)una macchina dietro mi disse che mi avrebbe accompagnato a casa,entrai in macchina con il casco,senza torgliermelo e una ragazza dietro rideva per la mia figuraccia...avevo anche il casco in macchina!Avevo dimenticato di toglierlo.
Ľ autista mi disse:<<si vede che non sai impennare sui dossi>>.
Mi accompagnò e io sapevo che non dovevo farlo...c'era la gita finale! 5 giorni a Roma,in un hotel e ľ ultimo giorno a Rainbow magicland!
E pensavo che mia madre non mi avesse mandato.
Ma alla fine dopo che si è scazzata(ah mia madre non ha mai alzato le mani in vita sua su di me)mi disse che potevo andare.
Ah avevo dimenticato di dirvi che Alberto mi aveva rotto la moto.
Mentre la guidava con me dietro,giorni prima che io la ruppi,non andava bene la moto,quindi ci mise un po' di olio e non partiva,dopo un po' partì,andammo a casa sua,prese un martello e picchiò alla marmitta,caddero pezzi di marmitta fuori,stava rompendo tutto...provò a smontare la marmitta con la chiave esagonale e gli si ruppe nel bullone.
Vabbe ora avete capito perché non volevo più fargliela guidare.
Comunque la mia classe aveva rotto il termosifone e io sapevo chi era stato,li avevo visti con i miei occhi.
Ma non dissi niente,ci avevano detto che se non avessimo detto chi fosse stato,ľ intera classe non sarebbe andata.
Quindi la prof ci prese in disparte e disse a me e Antonio che saremmo potuti venire se avessimo detto chi era stato,lo dicemmo.
Quindi wow mi segnarono...era fatta nonostante andavo a scuola con le stampelle potevo andare in gita.
La prof mi disse :<<noi invalidi non ne vogliamo>> io le spiegai che mancavano pochi giorni alla guarigione.
Un giorno la prof di italiano organizzò un compito,io non volevo andare a farlo,quindi dissi a mamma di farmi dormire.
Mentre dormivo sentivo qualcosa...come se stava accadendo qualcosa,mi svegliai,accesi il telefono.
Mi trovai una carrellata di messaggi di Salvatore,mi chiamò e mi disse di venire alľ istante con mia madre per dare i soldi per poter andare in gita.
Mia madre andò sola e la mia prof di italiano le disse :<<no signora abbiamo dato il posto a un altro,suo figlio non ha rispetto!(bla bla bla)>>.
Mia madre andò da un altra prof e ľ altra prof le disse che appena si sarebbe liberato un posto l'avrebbe chiamata.
La chiamò dicendo che si era liberato un posto,quel posto era di Salvatore,che rinunciò di andare alla gita per farci andare me...non sapevo come ringraziarlo...
Potevo andare! Il 7 di quel mese si partiva.
E pochi giorni prima della gita c'era il compleanno di Maria,io le portai i pasticcini e le rose sotto casa,quando suonai lei si affacciò dalla finestra e rimase a bocca aperta,dopo qualche secondo li prese ringraziandomi,sua madre si affacciò dicendomi che ero stato gentilissimo e veramente romantico,ma non mi fece salire.
Io ci rimasi un po'male,le amiche mi dissero che non aveva mangiato i pasticcini e mi raccontarono che la madre disse a Maria di ringraziarmi sul telefono,ma Maria non voleva assolutamente.
Ero come ľ ossigeno,do me stesso a tutti ma non ottengo mai qualcosa in cambio.
Dovevo solo ringraziare Salvatore della sua esistenza.
Quella sera lei uscì e non parlammo nemmeno,Alberto aveva la cassa e io gli dissi di mettere alla cassa una mia registrazione dove dicevo :<<Maria ti amoooo>>.
Lei si vergognò e se ne andò.
Mi dissero le amiche :<<perché non glielo dici in faccia!>>
Mi sentivo come una merda,calpestata di continuo.
quella sera la pedinammo io e Antonio fino a casa sua,dove sua madre mi richiamò di venire,mi ringraziò gentilmente un'altra volta.
Io torna a casa a mani vuote.


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