Incontro accidentale

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La slipter dai capelli blu fremeva d'impazienza.

Si trovavano all'interno di una discarica di auto, il luogo d'incontro dei loro nemici.

Dalle informazioni in loro possesso, ben presto alcuni membri della M.E.C.H. sarebbero arrivati per concludere un affare, di conseguenza era l'occasione perfetta per prenderli con le mani nel sacco.

Blue gettò un rapido sguardo alle sue spalle.

Era assieme a due agenti del governo che quando si accorsero del suo sguardo, sembrarono trattenere il respiro.

La ragazzina distolse lo sguardo, infastidita

Sapeva bene che quegli uomini avevano paura di lei, erano a conoscenza di cosa erano in grado di fare le sue simili, di conseguenza la sua presenza non ispirava molta fiducia.

Di solito si ritrovava in missione con Bando e non c'era questo problema, anzi, trovava l'eccessiva sicurezza di sé di quell'uomo quasi divertente e il fatto che, nonostante quello che avesse passato a causa di qualcuno della sua specie, non avesse problemi a lavorare con lei e non abbia perso il suo spirito lo rendeva una persona piuttosto ammirevole.

Tornando al presente, ormai la zona era stata circondata dai federali e sarebbe bastato che venditore e compratore facessero la loro comparsa e gli sarebbero stati addosso.

La loro pazienza fu ripagata quando un furgone bianco fece il suo ingresso e da esso ne uscì un tizio in abiti scuri accompagnato da una copia di guardie del corpo.

La distanza e l'oscurità non permetteva di vederne i particolari del volto, ma sembrava fremere d'impazienza.

Dopo qualche minuto, un altro furgone, stavolta nero, fece il suo ingresso e da esso uscirono degli uomini le cui divise e maschere li rendevano facilmente riconoscibili come membri della M.E.C.H.

Uno di essi si avvicinò all'uomo per parlargli e dal suo tono, e da ciò, la sliper ebbe modo di venire a conoscenza di due cose: primo, sotto la maschera si nascondeva una donna, e secondo: parlavano giapponese.

Lo suppose per via del tempo passato con Bando e le altre due ragazze.

L'uomo in abiti scuri fece prendere una valigia dal furgone e ne mostrò il contenuto alla donna la quale fece cenno ai suoi uomini di porgergli una seconda valigia, probabilmente il pagamento.

Mentre stavano per scambiare la merce, fu dato il segnale.

Ogni agente lasciò il proprio nascondiglio per puntare le proprie armi contro i due gruppi intimandogli di arrendersi.

Il proprietario del furgone bianco e i suoi uomini strabuzzarono gli occhi dalla sorpresa e non esitarono ad alzare le mani in segno di resa.

Al contrario, gli uomini della M.E.C.H sembravano calmi mentre posavano le proprie armi e fu la leader a parlare mentre un paio di federali si avvicinarono:

-Direi che ci avete colti con le mani nel sacco.- Commentò freddamente in perfetto inglese.

Blue, rimasta al suo posto, guardava la scena con curiosità e sospetto.

Possibile che fosse così facile? Ma sopratutto, perché sembravano così calmi?

La risposta arrivò poco dopo.

All'inizio sembrava un semplice fischio ma quando i primi uomini, i più vicini ai membri dell'organizzazione, svennero, capì che qualcosa che non quadrava ma ormai tutti i presenti erano a terra o si tenevano le orecchie esibendo smorfie di dolore.

Persino i colleghi accanto a lei subirono la stessa sorte dei compagni

Gli uomini mascherati non persero tempo e approfittarono della situazione per prendersi la valigia e svignarsela, peccato che lei non fosse d'accordo.

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