6.6

42 3 1
                                    

La mia vita, funziona sempre così.
Un minuto prima va tutto bene e il minuto dopo va tutta una merda.
Mia mamma ha deciso di traseferisi a casa di Hemmings, io ribbellandomi sono riuscito a restare nella mia.
Con quel poco che guadagno con il mio lavoro, cerco di mantemermi, ma è molto dura.

Tra poco inizia il mio turno, per una settimana, dopo ciò che era successo con Luke, non mi sono presentato a lavoro.
Grazie a mia mamma, che ormai se la fa con Andy, sono riuscito ad avere "delle ferie".
Mentre cammino per raggiungere il negozio, noto un cartello, in uno dei bar più lussuosi della città " cercasi cameriere", un lavoro in più non potrebbe farmi male.
Entro e quasi mi sento male alla vista di tutta quella chiccheria, odio i ricconi se non si era capito.
un ragazzo molto alto e muscoloso, mi sta sorridendo raggiante < in realtà ho letto il vostro cartello> si illumina alla mia richiesta e batte le mani ,posando il menù successivamente.
mi riempe di domande e mi fa accomodare ad uno dei tavoli < io comunque, sono la spalla del direttore e mi occupo io di tutto il locale> mi chiedo se non gli viene una paralisi a sorridere così tanto.
< ho lavorato per un breve periodo in un bar> faccio un cenno con il capo e finalmente smette di parlare, ma rimane a fissarmi.
dico smorzando il silenzio < no per me sei già preso! Vieni domani sera alle 20> merda a quell'ora lavoro ancora di la, dovrò farmi cambiare i turni.
inizia a spaventarmi questo ragazzo < certamente, sei bellissimo, simpatico e gay> a quell'affermazione mi strozzo con la saliva e il ragazzo si protende a venire alle mie spalle, battendomi una mano sulla schiena.
appena riprendo un po d'aria, cerco di parlare ma la mia voce è gracchiante .
Mi porge un bicchiere d'acqua e lo bevo in un sorso < comunque io sono Mason> mi tende la mano che io ricambio .
lo saluto ed esco dal locale.

Quando arrivo al negozio, sono in ritardo di 20 minuti.
Stranamente oggi al bancone c'è Luke è quando mi vede entrare, fa una smorfia di disgusto.
< continua a fare il cazzo che vuoi Clifford> ah già, da quando abbiamo litigato è tornato tutto come l'inizio.
< mi sono fermato per cercare un'altro lavoro> dico senza pensare ridacchia.
Preso da uno scatto nervoso, mi butto verso di lui tirandolo per la maglietta mi spintona lontano, ci guardiamo per un attimo, poi decido di lasciare perdere e andare a cambiarmi.
La giornata passa in fretta, Hemmings se ne è andato subito dopo, quindi abbiamo evitato altri spiacevoli inconvenienti.

Il mattino seguente, mi sveglio troppo presto e così arrivo a scuola con 15 minuti di anticipo.
I corridoi sono già pieni a quest'ora di studenti.
Raggiungo il mio armadietto, recupero i libri delle materie e mi incammino in palestra.
Entro negli spogliatoi, due ragazzi si stanno cambiando parlando delle ragazze.
Li supero e vado nelle doccie, odio cambiarmi davanti agli altri.
Ma la sfiga vuole ,che nell'esatto momento in cui rimango in boxer Hemmings entra con i suoi amichetti dice uno scoppiando a ridere.
Recupero in fretta la maglia e la indosso, rimanendo però in intimo sotto.
< dai facci vedere il tuo corpo flaccido> uno di loro si avvicina e mi strattona la maglia.
Lui rimane immobile a fissarmi ,senza dire una parola.
un'altro si avvicina tirandomi un calcio al ginocchio, facendomi perdere l'equilibrio.
Finisco per terra e un altro di loro mi prende dalla vita mettendomi a cavalcioni, mi abbassano i boxer , cominciando a sculacciarmi.
Cerco di divincolarmi ma sono più grossi e forti di me, mi hanno bloccato mani e piedi.
Alzo la testa e del biondo non c'è più nessuna traccia sono da solo con loro.
Ma la cosa peggiore doveva ancora arrivare, vengo violato da non so cosa, mi scopano , tutto brucia e gli occhi iniziano a pizzicarmi.
Piango, piango come non ho mai fatto prima, vengo scosso dai miei singhiozzi.
< la puttana ora piange? Pensavo ti piacesse nel culo!> finalmente tirano fuori l'oggetto e scopro che era un dildo di gomma, di grandi dimensioni.
Continuo a piangere mentre, buttano via il fallo e mi voltano con forza.
Iniziano a riempirmi di calci e riesco a sentire le ossa scricchiolare sotto i loro colpi.
Un ultimo calcio mi viene assesato in faccia e sento il sangue colare dalla bocca e dal naso.
Poi se ne vanno mollandomi sul pavimento, mezzo morente.
Riesco con molta fatica a trascinarmi verso le doccie, apro l'acqua e cerco di lavarmi di dosso tutto quel rosso.
Dopo penso un infinità di tempo ,entra il professore, trovandomi in quelle condizioni chiama l'ambulanza.
Vengo trasportato in barella per il corridoio, dove un orda di ragazzi si era riunita ad assistere alla scena.
Tra loro intravedo Calum che mi viene incontro.
Cercano di respingerlo ma lui dice che è un mio amico e lo lasciano stare.
Poi vedo lui, ha gli occhi rossi e si tiene una mano sulla bocca, sulla sua faccia leggo il terrore.
Con quelle poche forze che mi rimangono gli faccio il terzo dito.

Tre costole e una mano rotta, il sedere brucia ancora dopo 3 giorni e sono pieno di lividi in faccia.
Mi hanno dimesso quasi subito, mia mamma è tornata a casa, ma Ashton si è proposto di starmi accanto.
Ora siamo sdraiati sul divano e ci culliamo uno tra le braccia dell'altro.
Mia mamma è via per lavorare , così è lui a prendersi cura di me.
< vuoi qualcosa?> mi chiede mentre si alza e raggiunge la piccola cucina.
Una cosa mi balena in testa da ieri, vorrei che mi cancellasse quelle brutte immagini dalla testa.
si rattrista alla mia domanda e torna verso di me < se mi drogo?> mi guarda allarmato mi sdraio sul divano e scoppio a piangere, da quel giorno non faccio che farlo.
singhiozzo e lui mi abbraccia.
Piango sulla sua spalla per la milionesima volta < mi fa male tutto, pure il culo mi va a fuoco> cerco di essere sarcastico, ma sento Ash piangere con me, per la prima volta.
Mi allontano per vedere i suoi occhi lucidi poi un'altra idea mi balena in mente < fai l'amore con me>.
Sgrana gli occhi e mi guarda scettico ridacchia nervosamente.
anche se mi farà male, non mi importa ma lo voglio.
Dopo un'ora riesco a convincerlo, ma alla vista delle sue dimensioni, quasi mi pento.
Ci sdraiamo sul divano e con l'aiuto di un po di lubrificante, entra facilmente.
Finalmente la testa si svuota, le immagini spariscono e io mi sento protetto tra le sue braccia.

_________________________
Buongiorno!
Sono finalmente riuscita a riprendere la storia.
Sono successe parecchie cose, in questo lunghissimo tempo!

Chi di voi verrà sabato a Milano? Io ci sarò e sono davvero in ansia, non vedo l'ora che arrivi!

Work//Muke//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora