Siete pronti alla maturità?

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Federico

Ho un sonno pazzesco e questa sveglia non smette di suonare. Ormai è passato un mese da quando sono uscito con Elena e ci siamo detti quelle cose, però ancora ci penso e sono nervoso. "Fede alzati sennò farai tardi". Oggi mi sento giù di corda a prescindere ho bisogno di ricaricarmi le pile. Corro a scuola in ritardo, entro 2 secondi prima della prof e tiro un enorme sollievo. "Ho visto Elena prima, nemmeno lei se la sta passando bene sicuro che è la scelta giusta?" Yuri è il solito amico, che non si fa i cazzi suoi. Forse lo dico perché sono nervoso o perché veramente i cazzi suoi non se li fa. "Passerà. Avete programmi per stasera?" Mi volto indietro. "Noi stavamo pensando di andare a ballare, o anche al pub. Se vuoi vieni anche tu! Ti passo a prendere io!" Roberto mi guarda sorridendo. "Va bene allora vieni da me." Sorrido e ci scambiamo un cinque. Con i miei amici il tempo in classe volava facilmente, e con il tempo è volato anche il nervoso che avevo da quando mi ero svegliato. Loro ci sono sempre. E anche se a volte rompono le scatole ci sono quando ne ho davvero bisogno.

"Ragazzi manca poco alla vostra maturità ci state pensando?" Ecco, ogni giorno la stessa domanda.

"Sì prof." Rispondiamo quasi in coro. Infondo ognuno aveva anche i suoi problemi, però la maturità fa paura a tutti e spesso la mattina ci ritroviamo in classe, senza aver dormito e con le paranoie pronte. Nessuno sa in realtà com'è, tutti dicono che quando finisci e te ne vai, ti senti libero. Mi guardo intorno, siamo una bella squadra, ne abbiamo passate tante insieme, note, compiti extra, test a sorpresa, prof stronzi, perchè sì alcuni c'è la mettono tutta per esserlo, interrogazioni, i compleanni festeggiati in classe. Tutto questo stava per finire. Ogni giorno c'era sempre meno tempo e più cose da studiare.

Elena

Anna fa di tutto per farmi sorridere, per farmi stare bene. Dentro di me ancora ci penso, penso a lui, a quanto stavamo bene prima. Poi ha deciso di fare quella scenata e da lì si è rotto tutto. Ecco, quando si rompe un vaso la prima cosa che fai e provare a ripararlo, ma per quanto ci siano tutti i pezzi mancherà sempre qualcosa che ricorderà che quel vaso si è rotto, e basterà toccarlo anche piano per romperlo in mille pezzi di nuovo. Non è stato un periodo facile, e non è ancora finito. Mi manca ancora, la sento ancora la sua assenza. Ma dovrò andare avanti. Che casino. Mancava pure la maturità, ci interrogano tutti i giorni, abbiamo 2-3 test a settimana, quasi non ho tempo per pensare a me è stare bene. "Elena stasera ti va di stare da me?" Ecco che arriva Anna a interrompere i miei pensieri, lo faceva spesso e penso anche spesso lo faceva apposta, per non farmi pensare troppo. Quando diventavo silenziosa per troppo tempo, lei mi chiedeva delle cose a volte anche a caso. "Ehi! Hai sentito?" "Si si, stare da te?" Chiedo per capire meglio. "Film cibo chiacchiere e una bella dormita" ride, la guardo "nessun problema!" La guardo sorridendo, finalmente un sorriso spontaneo. "Ti va se a pranzo stiamo da me così preparo la roba e poi andiamo da te?" Le chiedo e sorrido. "Nono va bene, dopo avviso i miei, se tiro fuori ora il cellulare quella lo butta giù dalla finestra" riferendosi alla prof. Rido non facendomi vedere e continuamo a prendere appunti. Senza ricominciare a pensare.

Federico

Mi ero dimenticato di quanto fosse pazzo Roberto alla guida. Però nonostante questo so che non succederà nulla. Stasera si è votato per il Pub. Il solito pub. È da un pezzo che non ci andavo. Scendendo ci sono Yuri, Sara, Gigi, Manuel e Matteo. I soliti ritardatari eravamo e siamo sempre io e Roberto. Sara è sempre stata l'unica ragazza, quando stavo con Elena a volte c'era anche lei, ma passavamo più tempo tra noi due soli e quelle poche serate che passavo con gli amici preferivamo passarle divisi per non diventare indivisibili. Invece Sara c'è sempre stata e anche se ora è la ragazza di Yuri, lei c'è sempre, anche perché se non ci siamo tutti sembra strano, sembra che non ci sia divertimento.

Entriamo e ordiamo da bere seduti ad un tavolo. Iniziamo a parlare di tutto a ruota libera. Non ci sono mai stati silenzi imbarazzanti. "Vi immaginate fra 20 anni, qui nello stesso pub allo stesso tavolo?" Gigi sorride, lui non viveva mai il presente, amava l'idea di immaginarsi fra 10-15 anni. Perché diceva che ciò che sta vivendo ora lo ha immaginato 10 anni prima. Però così facendo non si gode il presente. Manuel invece era l'opposto e la sua risposta era la conferma di questo "io non mi immagino nemmeno domani figurati fra 20 anni!" Tutti ci mettiamo a ridere. Siamo diversi eppure tutti e 7 uguali. Ci portano da bere. La serata si conclude 4 ore dopo, chi è un po' brillo chi meno, ecco io sono un po' tanto brillo. Roberto per fortuna non ha bevuto. Nemmeno Manuel. Matteo al ritorno decide di venire con noi.

Arrivo a casa un po' confuso. Vado in cucina apro il frigo e bevo tanta ma tanta acqua. Poi vado verso il bagno poi mi butto sul letto in boxer e rimango così buttato sul letto come quando la mattina per la fretta butti i vestiti sul letto. Ecco con la stessa delicatezza mi sono buttato sul letto. E dopo due secondi crollo nel sonno. Grazie a Dio.

Elena

Io e Anna stiamo guardando "Grease" è il nostro film preferito. Dopo abbiamo deciso di guardare "Cinderella story" di hilary duff, i miei due film preferiti con la persona a cui voglio più bene. "I miei dormiranno da mia nonna stasera quindi abbiamo casa tutta per noi" ride battendomi cinque "perfetto!" Rido anche io. Non credo che la nostra amicizia sia a breve termine o a "tempo determinato", ci siamo sempre state l'una per l'altra. E questo non lo porterà via la maturità. Le voglio troppo bene. "Abbiamo patatine, rustici, Coca-Cola the alla pesca e più tardi arriva la pizza!" "Tutta roba sana infondo!" Rido guardandola "per una sera a fanculo la dieta. " ride mangiando le patatine.

Dopo 3 ore di film e cibo e chiacchierate siamo distrutte. "Buonanotte Elena!" "Buonanotte Anna" io mi addormento praticamente subito lei non lo so.

La mattina dopo ci svegliamo abbastanza presto e mettiamo in ordine un po' il disastro che abbiamo combinato ieri. Ci vestiamo e guardiamo un po' di tv davanti ad una tazza di latte. Dopo prendo la mia borsa. "Allora ci vediamo domani?" Sorrido e l'abbraccio "certo! Ciao ti voglio bene" salgo in macchina con mio padre e andiamo a casa.

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Angolo autrice :

Grazie a tutti per aver letto la mia storia fin qui, manca un ultimo capitolo. Ditemi cosa ne pensate di questa storia, è molto importante la vostra opinione.

Baci R.

"Da grande voglio sognare"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora