"Da grande voglio sognare!"

22 0 0
                                    

Federico

Ecco, ci siamo. Esattamente la notte prima degli esami. Domani ci sono io, tocca a me. Da una parte vorrei passare la sera a studiare mentre dall'altra vorrei andare sotto il palazzo di qualcuno e inginocchiarmi con i miei amici, a caso, come in quel film "notte prima degli esami". Sorrido immaginando la scena. Quante cose sono cambiate e quante cose cambieranno ancora. La prima volta che sono entrato in quella scuola ero nervoso, e anche agitato. Ero piccolo, vedevo questi ragazzi di due metri passarmi vicino e avevo paura che al primo sbaglio mio mi ammazzavano di botte, poi niente alla fine i ragazzi di quinta sono solo ragazzi cresciuti. Quante note ho preso. Tante. Nessuna sospensione però. E le prof? Potrei farci un album, le ho avute tutte. Dalla giovane all'anziana. Dallo stronzo al giocherellone. Le ho provate tutte e tutti. Ricordo ancora la prof di seconda superiore di matematica. Caschetto rosso, neo sulla guancia, era davvero simpatica, è una delle poche prof che ho conosciuto che posso affermare che il suo lavoro lo ama davvero. Spiegava benissimo, peccato che l'anno dopo è venuto un altro al suo posto. Uno che secondo me la laurea se l'era comprata. Se lui aveva un diploma come professore di Matematica, io avevo i capelli rossi e mi chiamavo Genoeffa. La classe che è sempre rimasta quella, alcuni elementi con il tempo ci hanno lasciato altri mi hanno accompagnato fino in quinta anche se io li ho abbandonati per 5 mesi. Gli Australiani sono simpatici ma mai quanto i miei amici. Nell'ultimo periodo loro ci sono stati davvero non mi hanno lasciato mai da solo, tra un po' mi trovavo Roberto anche in bagno. Con Elena..bhe con Elena è finita. Quando ci vediamo, ci salutiamo ma finisce lì ad entrambi credo sia passata. Ormai sono stanco di stare male, e dopo questa maturità mi aspetta un estate tra amici e vodka. Niente ragazze. In mano ho ancora la tesina. Che faccio ripasso? Tanto lo so che non riuscirò a dormire. Domani alle 8 del mattino sarò lì dentro per dimostrare che in questi 5 anni mi sono fatto il culo, che ho buttato sangue su quei libri. Che svegliarmi presto tutte le mattine ne è valsa la pena e anche sprecare pomeriggi a studiare piuttosto che uscire o dormire o andare in palestra. Ma poi a che serve questo esame? Non basta essere promosso anche in quinta? Se sono promosso vuol dire che sono pronto al mondo del lavoro, se come no. Tutti promossi nella mia classe. Bhe devo dire che nella mia classe nell'ultimo periodo ci siamo aiutati un po' tutti, pomeriggi di studio extra, spiegazioni extra. Ci trovavamo il pomeriggio pur di capire quei maledetti teoremi, e dopo 2-3 ore di studio andavo a casa stanco ma con la soddisfazione di aver capito, non ha prezzo. Ci ha unito fare queste cose, ci ha unito e spero che tutto questo non finisca. Ma poi si sa tutte le amicizie finiscono, niente è per sempre. Questa è la famosa notte prima degli esami. Non credevo fosse così, bhe sinceramente non me l'aspettavo e basta. Proviamo a ripassare va. Apro la tesina e squilla il cellulare "pronto!" "Ehi zio!" Roberto! "Che è successo il cane ti ha mangiato la tesina?" "Magari guarda! Ho un ansia che non ti dico, se domani non mi ricordo niente?" "Ma se te l'ho chiesta oggi pomeriggio. Abbiamo simulato l'esame e sapevi tutto, mo che cazzo di pare ti fai?" Forse voglio solo zittirlo per non aggiungere nel mio cervello altre paranoie. "Hai ragione, domani allora ti passo a prendere e andiamo insieme ok?" Roberto alla fine è uno di facile paranoie, una volta si fece una para assurda perché non aveva portato il libro di italiano. Pensava che gli avrebbe messo la nota. Odia far figure di merda, da sobrio. "Va bene, Robè però puntuale sennò vado in bici!" "Tranquillo! Buonanotte!" "Pure a te ciao".

Sono le 4:00 del mattino fra 4 ore devo essere dentro a quell'aula, e ho dormito per mezz'ora non di più. Io e la mia classe siamo rimasti svegli a parlare su whatsapp, a darci consigli su come fare e cosa dire, cosa indossare per fare bella figura, diciamolo che alla fine frega a tutti di fare bella figura. È vero in cinque anni, mi sono fatto il culo, dando sempre il massimo, e questo conferma il fatto che devo dare il massimo anche all'esame. Infondo l'esame è lo specchio dei cinque anni appena trascorsi, così ci ha detto la prof di storia.

"Da grande voglio sognare"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora