E' impossibile! Come fa a farmi innervosire ogni mattina! Ormai dovrei esserci abituata!
Sarah Spencer avrebbe fatto tardi. Per Regina questa storia doveva finire, se non capiva con le buone, glielo avrebbe fatto capire lei con le cattive! Arrivò a scuola puntuale come sempre, ed iniziò a controllare gli alunni.
"Si tiri su quei pantaloni, signor Garcia! Signorina Lee, lei dove va truccata in quel modo? Non è Halloween! Tenga, prenda questa salvietta e si strucchi all'istante! Senza 'ma', da domani il massimo che le concedo è un filo di matita agli occhi!".
Ma i genitori non li vedono quando escono di casa? Questi ragazzi mi faranno impazzire!! Possibile che devo riprenderli ogni giorno?! Spero facciano lo stesso i professori! A proposito di professori, dove diavolo è la signorina Spencer? Se anche oggi fa ritardo, una bella lettera di richiamo non gliela toglie nessuno!
Quella mattina, forse, la paura aveva aiutato Sarah a svegliarsi prima. Aprì l'armadio e, invece di mettersi la prima cosa che le era capitata tra le mani, decise di indossare un paio di jeans stretti, una camicia bianca ed una giacca nera.
Arrivata a scuola vide Regina che, come sempre, era all'entrata, ma che non la notò nell'immediato. Sarah la guardava senza dire nulla, per la prima volta vedeva la preside all'azione.
Era molto autoritaria, con le mani sui fianchi ed il sopracciglio alzato. La sua espressione era molto seria ma, a tratti, aveva un ghigno sul volto quasi perfido.
Ad un tratto, il suo sguardo incontrò quello di Sarah. L'espressione di Regina mutò improvvisamente, quasi sorrideva. Guardò l'orologio, e rimase di stucco. Non solo era arrivata puntuale, ma aveva un abbigliamento diverso dal solito: la tuta aveva abbandonato il suo corpo, per lasciare il posto ad un paio di jeans con giacca e camicia. Stava molto meglio!
Sarah distolse lo sguardo quasi subito. Ancora non era tranquilla, secondo lei Regina l'aveva sentita al bar.
Tutti gli alunni entrarono, seguiti dai professori della prima ora.
Beh, che fa Sarah?! Per una volta che è in orario resta fuori?? Mi farà impazzire quella donna! Ora mi sente.
La preside, con il suo passo sicuro, si avvicinò a Sarah, seria in volto.
"Ha deciso di fare tardi anche oggi, signorina Spencer?".
"Come?! No, perché?" chiese Sarah, confusa.
"Beh, è arrivata da un pò ma ancora non è entrata. Cosa sta aspettando? Ci ha preso gusto a venire nel mio ufficio?!".
Sarah si limitò a sorridere, un sorriso forzato. La sua mente tentò di autoconvincersi che la battuta appena fatta da Regina non si collegava in alcun modo a ciò che Sarah aveva detto il giorno prima, al locale.
Avrà sentito solo i commenti positivi o anche i negativi?!
"No, sto entrando! Stavo solo... Mi stavo solo chiedendo se avessi chiuso la macchina!".
Potevo inventarmi una scusa migliore, o magari entrare ed evitarmi tutto ciò.
Regina guardò nuovamente l'orologio."Beh, vista l'ora è comunque in ritardo! - disse con un sorrisino lievemente accennato - dal suo abbigliamento, noto con piacere che si è ricordata della riunione!".
Si è addirittura truccata!
Sorridendo, Sarah entrò a scuola preceduta da Regina. Non si era minimamente ricordata della riunione, ma non lo diede a vedere! Non appena mise piede in aula, gli alunni rimasero in silenzio. La professoressa alzò le sopracciglia, spalancando gli occhi con aria interrogativa...
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Gli occhi dell'altra
ФанфикC'erano una volta due donne: una preside ed una professoressa che lavorano da anni nello stesso istituto, e che solo quando decidono di affrontare veramente i loro sentimenti iniziano a conoscersi sul serio... Il resto, scopritelo continuando a legg...