Anche quella mattina, Regina si alzò per prima. Guardava un punto fisso della stanza, non sapeva bene cosa pensare. Aveva ancora il braccio di Sarah sul suo fianco destro.
Poche ore prima si era baciata con una donna anzi, si era fatta baciare da una donna e non una donna a caso, ma la sua odiata professoressa di educazione fisica. Cercando di non svegliarla, sollevò il braccio della bionda, e si sedette sul lato del letto.
La professoressa aveva un'aria rilassata, sembrava quasi ridesse durante il sonno.
Ho fatto una grande stronzata...
La preside preparò la sua valigia ed il beauty, si fece una doccia e poi uscì dalla stanza per fare colazione.
Poco dopo, si svegliò anche la professoressa.
Era felice. Di solito il risveglio per lei era un vero trauma, ma quella mattina aveva il sorriso stampato sulle labbra, ed una voglia immensa di iniziare quella giornata.
Le lenzuola hanno il suo fantastico profumo...
Una volta ammucchiati i vestiti e tutte le sue cose nella borsa, andò nella sala per la colazione. Con sua sorpresa, Regina era seduta vicino al rettore, anche se il suo posto questa volta era libero. Senza dire nulla, ma guardando la preside con uno sguardo interrogativo, andò al bancone dei dolci. Appena vide il ben di Dio che aveva davanti, le tornò il sorriso. Cornetti, saccottini, marmellata, nutella, crostate, torte erano lì a completa disposizione! Prese un pezzo di ogni cosa, per poi sedersi al suo posto.
Mentre si strafogava, sentì un gemito alle sue spalle.
"Mrghhhh....!".
"Buongiorno anche a te, Amanda!" le disse Sarah non appena collegò il rantolo alla professoressa.
"Non urlare, cazzo!" rispose Amanda.
"Che bella cera che hai, questa mattina... Ricordi il casino che hai fatto ieri?!?! Penso di no, altrimenti non mi diresti di non urlare".
"No, non ricordo nulla, e per ora preferisco non ricordare... Quando sono ubriaca faccio cose che neanche immagini... Sono passata solo per salutarti. Ho il treno all'una, tu parti prima, giusto?" rispose Amanda, mettendosi a braccia conserte e poggiando la testa sul tavolo.
"Sì, partiamo a breve... Ieri mi hai dato una chiara prova sulla questione Amanda+alcool!".
Improvvisamente, la professoressa della Dragon tirò su la testa e l'espressione cambiò da -oddio sto per vomitare- a -o mio Dio, che cavolo ho combinato?-.
"Cosa intendi dire con 'chiara prova'?!?! Cosa ho fatto? Ti prego, non mi dire che c'entra qualche ragazzo o qualsiasi essere di quella specie!".
"Ahahahah!!! Oddio no, almeno non penso!!" le rispose la bionda, ridendo.
"Non penso!?!??!Mi hai lasciata da sola in balia dell'alcool?!?! L'ultima volta mi sono risvegliata in un letto, nuda, con un tizio palestrato vicino!! Che amica sei?!".
"Ahahahah!!!! Cosa ne potevo sapere io?!! Un'amica deve sapere tutto ciò che riguarda l'altra per poter essere pronta ad ogni evenienza... Comunque, racconta... Com'è stato, con quest'uomo focoso e muscoloso?!?!".
"Smettila! Non me lo nominare neanche, ti prego! Invece tu, con la tua coinquilina, che avete combinato?!!? Serata focosa?!!? EH!? EH!?" le disse, punzecchiandola con il gomito.
"Ti è già passato il mal di testa?! Comunque niente, ti pare che faccia qualcosa con quell'arpia?" le rispose la bionda, ridacchiando.
"Ehm... Amica... Mi dispiace informarti che, mentre stavi parlando, l'arpia ti stava proprio dietro....Cazzi tuoi, ora!" le disse Amanda con aria soddisfatta, mentre rideva.
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Gli occhi dell'altra
FanfictionC'erano una volta due donne: una preside ed una professoressa che lavorano da anni nello stesso istituto, e che solo quando decidono di affrontare veramente i loro sentimenti iniziano a conoscersi sul serio... Il resto, scopritelo continuando a legg...