21. Alcool is always the remedy

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Su instagram le fan erano già in delirio, qualcuno aveva riconosciuto Harry e la sua auto sotto l'hotel in cui alloggiava la Jenner e subito le foto avevano fatto il giro del mondo.

Ed era uscito da casa neanche un'ora prima.

Se da una parte ero sollevata dal fatto che il mio piano funzionasse alla grande, dall'altro canto il solo pensiero che da domani tutti avrebbero creduto in un ritorno di fiamma tra Harry e Kendall mi faceva venir voglia di spaccare il telefono.

La gelosia eccessiva che provavo in quel momento era logorante ed era il chiaro segno che qualcosa con Harry si era fatto troppo serio.

Non avrei dovuto stare così per lui, per una star mondiale che conoscevo appena.

Eravamo più che amici, quello che era successo nella sua doccia e poco prima sul divano non erano altro che una conferma, ma nessuno dei due aveva mai pensato di ufficializzare ciò che c'era tra noi.

Sbuffai quando il mio telefono squillò per l'ennesima volta e decisi di non guardare più nessuna notifica, o sarei impazzita entro un paio d'ore.

Mi alzai da quel divano, lasciando cadere a terra la coperta, poi afferrai il cellulare e composi il numero di Matt mentre percorrevo le scale.

Attesi un paio di squilli prima di sentire la sua voce "Chloe? Amore, tutto ok?"

Alzai gli occhi al cielo, aprendo le ante della cabina armadio.

"Sì, Matt, sono viva e vegeta, vieni a prendermi e andiamo a bere qualcosa" dissi con un tono che non ammetteva repliche.

"Non sai da quanto aspettavo questo momento" rispose, con voce tremante, fintamente commosso "Lascia un biglietto ad Harry, tornerai così ubriaca che dovrà portarti in braccio fino al letto" e mi attaccò in faccia.

Matt era fermamente convinto che l'alcool fosse la risposta a tutti i problemi, quando ero uscita dall'ospedale e avevo iniziato a riprendermi, lui mi aveva fatta ubriacare per una settimana di fila.

Andavo a dormire bevendo e mi svegliavo facendo colazione con Vodka liscia e biscotti.

Ad essere onesti, non ricordavo granché di quella settimana, se non che Matt era stato al mio fianco giorno e notte, nel suo appartamento.

Da quel momento non ha più smesso di trascinarmi a stupide feste e di farmi bere ogni qualvolta succedeva qualcosa di vagamente triste nella mia vita.

La sera in cui avevo incontrato Harry, ero giù di morale dal momento che avevo avuto una discussione con i miei genitori, o meglio, loro si erano presentati senza invito a casa mia, perciò Matt mi aveva fatta entrare gratis grazie a degli agganci – ovvero un flirt con il buttafuori del locale – anche se poi a metà serata era sparito.

Io, dal mio canto, mi ero trovata uno spasimante piuttosto insistente e proprio per sfuggirgli, ero uscita a prendere un po' d'aria, imbattendomi nell'unico e solo Harry Styles.

Dovevo ammettere che ero rimasta colpita dalla sua bellezza, di persona era ancora più ammaliante che dalle foto che mi era capitato spesso di vedere.

Poi avevo scherzato con lui, per fargli capire che poteva stare tranquillo, non gli avrei chiesto autografi o foto, né avrei iniziato a urlare, volevo che sapesse che la sua fama non mi interessava per niente.

Ero rimasta sorpresa dal fatto che si fosse mostrato subito così alla mano e disponibile, ma non mi fidavo di lui: era pur sempre una star mondiale e decisamente non ero dell'umore, quella sera, di scoparmi una celebrità negli squallidi bagni di una discoteca.

Spontaneous. || HSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora