-Ehi Naruto, ciao!
Il biondino si voltò verso Kiba, lievemente imbarazzato: il ricordo del weekend trascorso non si decideva ad abbandonare la sua mente, e questo in qualche modo lo rendeva particolarmente nervoso.
-Allora?
-Allora cosa?
-Tornato vivo a casa l'altra sera?
Il ragazzo avvampò e rispose ad Inuzuka in maniera sbrigativa, ridendo troppo sguaiatamente persino per le sue abitudini.
-Beh,sì sì tutto a posto.
-Perfetto allora, andiamo se non vogliamo far tardi a lezione.
Naruto non avrebbe mai ammesso nulla davanti a nessuno, non ne avrebbe avuto il coraggio.
Le lezioni scorrevano lente: il ragazzo guardava fuori dalla finestra non dando la minima attenzione a ciò che gli accadeva attorno. Le monotone parole dell'insegnante non servirono a scuoterlo dai pensieri continui, ma anzi lo spinsero a volgere lo sguardo verso il campetto dell'istituto scolastico. Una classe stava facendo lezione:il giovane si focalizzò su un elemento in particolare, dai capelli mori mossi dal vento di quella mattinata uggiosa e un fisico snello fasciato in un'uniforme sportiva. Non poté fare a meno di riconoscerlo, ed il cuore sobbalzò nel petto; qualcosa nell'amante lo attirava così tanto da non permettergli di distogliere lo sguardo da lui.
-Vero,Uzumaki?
-Eh?Ah? Sì!
-Continuiamo allora, se il signore ci fa il piacere di prestare la dovuta attenzione. Ci sono gli esami quest'anno ragazzi; fosse per me vi boccerei tutti!
I compagni di classe cominciarono a ridere sottovoce, notando l'imbarazzo del diretto interessato e godendone tra i sussurri.
"Non posso fare a meno di pensarci, è possibile? Prima o poi mi farà mettere nei guai."
La mattina terminò, dopo un interminabile lezione qualsiasi in una giornata qualsiasi. La pausa pranzo, tanto desiderata dalla miriade di studenti smosse un po' gli animi; Naruto corse di fretta verso un'altra aula, la seconda sezione dello stesso anno. Si aspettava di incontrarlo, voleva vederlo anche solo per un momento; non riusciva a spiegarsi il motivo di questo desiderio, ricordando le parole che Sasuke gli rivolse quel fine settimana. Il monito dell'Uchiha nell'attenzione a non esternare qualsiasi tipo di sentimento lo aveva messo in soggezione, ma nonostante tutto si presentò di fronte all'aula sbirciando con cautela, individuandolo. Sentì un nodo alla gola, lo trovò particolarmente bello nell'istante in cui posò lo sguardo su di lui.
Nonostante la certezza d'esser stato notato, Sasuke non lo chiamò, né si avvicinò a lui: gli rivolse solo un cenno, uno sguardo durato un attimo. Questo bastò a far rimescolare lo stomaco al biondo, scosso da un sentimento che non sapeva esattamente come descrivere; questa indifferenza palese gli faceva male, e parecchio.
"Perchè non mi ha rivolto neppure un sorriso? Che gli sarebbe costato?"
Uzumaki preferì tornarsene in classe, per non destare sospetti. Non voleva qualcuno cominciasse a fare domande.
-Naruto?-una voce femminile familiare scosse i pensieri cupi del ragazzo, che in quel momento osò definirsi persino offeso per la mancata considerazione.
-Eh? Sakura, ciao!
-Come stai? Una brutta sbornia venerdì sera, eh?
-Beh,diciamo che sono stato meglio.
-Per fortuna Sasuke ti ha riaccompagnato a casa, è stato davvero gentile.Avresti dovuto vedere come ha insistito per poter andare via con te!
"Se solo potessi raccontare come è andata veramente, ma non posso. Se lui sapesse che ho parlato...!" Il corpo del biondo fu scosso da un tremito.

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Pretesti
RomanceLa situazione tra Naruto e Sasuke sembra aver raggiunto una svolta, ma pare che nessuno dei due abbia intenzione di ammetterlo, né di esternare i propri sentimenti. Forse per loro è arrivato il momento di affrontare a viso aperto il nuovo rapporto c...