Capitolo II- Adoro quando sorridi a causa mia.

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Penso che il migliore degli amanti non potrà mai rimpiazzare il peggiore degli amori, almeno credo.
Alessia Gazzola, L'Allieva.

Buona lettura...

Il viaggio in macchina è stato piuttosto silenzioso, poi però mi viene in mente di chiedergli una cosa.

-Ma ci sarà anche il PM al sopraluogo?- gli domando voltandomi verso di lui.

-Non ne ho idea. Ma perché tutto questo interesse nel nuovo Pubblico Ministero, eh Allevi?- mi chiede voltandosi verso di me e tirando giù di poco gli occhiali da sole.

Il vento tra i capelli, gli occhiali da sole abbassati, quello sguardo così intenso...

-Non sono interessata a lui è che magari incontrandolo lì mi sarei risparmiata tutto quel lavoro, sai com'è, ho una vita anch'io.- gli dico sorridendogli impacciata.

Arriviamo in una piscina comunale. Calligaris e Visone sono fuori dall'ingresso che ci aspettano.

Scendo dalla macchina e inizio a camminare nella loro direzione.

-Sacrofano, la videocamera!- mi urla Claudio venendomi vicino e schiacciandomi la borsa con l'attrezzatura contro il petto. Ci mancava poco che la facessi cadere.

-Buongiorno Conforti. Dottoressa.- ci saluta cordialmente Calligaris.

-Ciao Roberto.- lo saluta a sua volta Claudio.

-Salve dottoressa.- mi saluta Visone -Se vuole le tengo la borsa.- si propone con gentilezza.

-Non si preoccupi Visone.- mi rifiuto gentilmente.

-Venite, vi faccio vedere dov'è il cadavere.- l'ispettore ci induce a seguirlo.

Mentre attraversiamo un lungo corridoio noto una donna in lontananza che sta andando via, come se stesse scappando da qualcosa o qualcuno.

-Si chiamava Niccolò Rinaldi. Lo hanno trovato sta mattina quando hanno tolto il telo alla piscina. Non sappiamo ancora molto su di lui, ma provvederemo presto. Invece tu, Claudio, che mi sai dire?- ci informa e domanda a Claudio.

-Beh, così a occhio pare annegato, se non asfissiato, dato che era nella piscina, coperta. Allevi, la videocamera.- esordisce andando vicino al cadavere.

Annuisco prendendo lo strumento e poso la borsa a terra.

-Uomo. Età presumibile tra i trenta e i trentadue anni. Razza caucasica.- ci informa mentre io riprendo tutto con la telecamera.

-Per ora non so dirti altro, dobbiamo aspettare di fare l'autopsia e tutti gli esami.- informa Calligaris.

-Bene, allora ci sentiamo.- gli risponde l'ispettore mentre si avviano verso l'uscita.

Io mi soffermo a guardare la vittima, quando mi sento chiamare.

-Alice? Dobbiamo andare, vieni.- mi dice Claudio quasi gentilmente

-Si, arrivo.- gli dico.

E proprio mentre sto sorpassando il corpo non mi accorgo che una griglia è leggermente alzata e ci inciampo, così di conseguenza finisco in acqua.

Prima di toccare l'acqua, di sfuggita,ho sentito Claudio urlare il mio nome mentre veniva verso di me.

Inizio a sentirmi il fiato corto e così in meno di trenta secondi riemergo, un po' tutta stordita.

Due braccia forti e possenti mi tirano fuori dalla vasca.
-Allevi, ma sei fuori di testa?!- mi urla Claudio, sembra arrabbiato però mi tiene stretta come se potessi scivolare di nuovo in acqua.-Ti sembra il caso di fare una nuotata mattutina?- mi domanda sarcasticamente mentre mi appoggio al suo petto e mi tengo stretta a lui, per paura di cadere di nuovo, anche se in quel caso ci sarebbe lui a sostenermi... come sempre.

~Il Mio Dolce Tormento~//Lost__inmy__Books (#Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora