-È incredibile, tu non ti fidi di me!-
Urlò Luke allibito dalle accuse del suo ragazzo.
-Sei andato a casa di quello stupido kebabbaro e il problema sarei io?-
Michael si avvicinò pericolosamente al ragazzo più piccolo e lo spinse indietro.
-Cosa faresti al mio posto se andassi da Cameron, mh?-
-Avevo bisogno di quelle stupide ripetizioni Michael, avrei chiesto a te se solo non fossi una capra in matematica-
-Vaffanculo, vaffanculo tu e quell'idiota!-
Luke cercò di passargli una mano sul braccio per calmarlo, non gli piaceva vedere il tinto così arrabbiato, ma in risposta l'altro si scansò bruscamente e tirò un pugno alla porta facendo sobbalzare il biondo.
-Sai cosa mi fa ridere, che probabilmente te lo sarai fatto, mh? Non è quello che volevi Lucas, fare la puttana e scommetto che ti è pure piac-
Michael spalancò gli occhi non appena la mano di Luke si posò sulla sua guancia bruscamente, il colpo rimbombò per tutta la stanza.
Michael si girò arrabbiato verso Luke ma quando lo vide tremante e con le guance ricoperte di lacrime si rese conto di cosa avesse appena detto.
-Merda, no no no, Luke scusami-
Luke invece si era seduto sul letto di camera sua senza smettere di piangere e singhiozzare.
-V-vattene-
-Luke, non ero in me, mi disp-
-Ho detto vattene Michael, vattene da qui e dalla mia vita! Cazzo, vattene via! Hai avuto quello che volevi, ora ti prego... e-esci da qui-
