Capitolo 6

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Attenzione: Tema delicato. Suicidio.

Sussurri silenziosi:
"Non finché non é tornato. "

"Non possiamo fare nulla senza Natsu."

"É durato fottutamente abbastanza! Se non potessimo fare niente senza di lui, a cosa servirebbe la nostra vita qui e ora? "

"Dobbiamo infiltrarci nel castello. "

"Lucy può aiutarti. "
Disse una voce ragionevole.

"Se contattiamo Lucy, é possibile che lei possa aiutarci senza che noi riveliamo la nostra esistenza. "
Le sue labbra tremanti formarono un sorriso lacrimoso.

"Darei qualsiasi cosa per vedere che é al sicuro. La troverò. "

"Ma lei non lascia mai quel fottuto castello e quel posto é custodito come la cazzo di prigione del Consiglio Magico! "

"Posso camuffarmi e trovare un modo per infiltrarmi, nessuno deve vedermi."

"Se ti beccano sei morta, abbiamo bisogno del tuo aiuto qui. Potremmo mandarle un messaggio o qualcosa del genere. "

"Come facciamo a sapere che non penserà che sia uno scherzo? É stata bloccata lì per un dannato anno e mezzo. Probabilmente avrà subito il lavaggio del cervello come tutti gli altri. "

"Non dirlo mai della mia migliore amica! Lu-chan non rinuncerebbe mai alla speranza! "

"Io sono un guaritore... E lui non mi riconoscerà. "
La voce é stata ignorata.

"Ve lo dico, avremmo dovuto parlarle prima di noi. "

"Avevamo bisogno di qualcuno all'interno del castello, inoltre, ma con il modo in cui il bastardo ombra la seguiva, avremmo dato la nostra posizione solo cercando di parlarle. "

La voce di ragione riprova.

"Sono un guaritore! Se c'è qualche ragione per cui ne avesse bisogno, sarei perfetto per il lavoro! "

Ci fu un minuto di silenzio prima che qualcuno parlasse.

"Ha ragione. Non la riconoscerà. Nulla cambia la sua apparenza come la pubertà... Se ti tagliassimo i capelli e li tengessimo con gli scafi di noce qui intorno... "

"So esattamente di cosa stai parlando. Mi tingerò i capelli di nero e non scoprirà chi sono. Non ho mai interagito molto con lui... Lucy saprà che sono io, però. "

"Di cosa state parlando? Non vorrai mandarla lì da sola!"

"Sarò nelle vicinanze per fornire assistenza, abbiamo bisogno di Natsu, é l'unico che può portarci alla vittoria."

"Sei leader in questo momento! Non possiamo rischiare di perderti. "

"Vado io. "

Tutti gli occhi si spostarono sulla persona che ha parlato.

"Anch'io ho vissuto la pubertà e non mi ha mai visto. Non ho niente da offrire che mi porti dentro il castello, ma posso accompagnarla per assicurarmi che tutto vada liscio. "

La voce femminile continuò...

"Fidatevi di noi. "

"Perfetto. Vi preparerete stasera e visiterete il castello domani. Lei offrirà i suoi servizi a Rogue, ed é probabile che la farà vivere all'interno del castello. "

"Non riesco ancora fottutamente a credere che il destino del mondo sia nelle mani di 2 bambini. "

"Ormai é deciso. Fine. "

"Come vuoi, capo... "
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Lucy fissò il suo riflesso allo specchio nel bagno della sua stanza. I suoi occhi avevano delle borse viola sotto di loro da quanto aveva dormito poco la sera prima, rigirandosi nel letto senza smettere di pensare al dover darsi al re, il suo peggior nemico.

La notte precedente era stata l'ultima goccia. Non avrebbe più mandato avanti questa vita.

Erza, Gray, Wendy, Gajeel, Carla, Happy, Levy... Fairy Tail... Erano tutti morti. Da quello che aveva visto sullo stato di Natsu, neanche lui era lontano dalla morte se una conversazione così breve lo mandava in stato di incoscienza. Sarebbe stata presto tutta sola, bloccata nella presa di Rogue e trasformata nel peggior tipo di schiava immaginabile. Non voleva vivere quella vita. Lei... Non poteva.

Il coltello che teneva fra le mani era freddo e pesante. Non era lungo come avrebbe voluto, ma non sarebbe stata schizzinosa. Il capocuoco le aveva già dato uno strano sguardo ribelle quando lei aveva preso il coltello, e poi le aveva detto di essere veloce se voleva prenderlo. Aveva uno sguardo sapiente negli occhi, e non l'aveva fermata quando ha nascosto il coltello sotto il suo vestito.

Aveva appena dato a Rogue il suo pranzo, e lo sguardo nei suoi occhi aveva confermato quello che sarebbe successo quella notte. Lucy stava solo facendo quello che poteva per preservare il suo onore, la sua dignità...Quello che le era rimasto della sua pietosa vita.

Aveva sentito parlare di seppuku, il rituale di sventrarsi per suicidarsi per preservare il proprio onore, e mentre il pensiero era terrificante, voleva mandare un messaggio a Rogue.
Aveva mantenuto la speranza fino ad ora, ma la violazione, la contaminazione che doveva venire, non avrebbe permesso che accadesse.

Facendo un passo indietro dallo specchio, decise che non voleva guardarsi morire. Tornando nella sua stanza, si inginocchiò e cominciò a pregare, con il coltello posato accanto a lei.

"Così sarà la resurrezione dei morti, il corpo seminato é deperibile, é innalzato, é seminato disonore, é innalzato nella gloria, seminato nella debolezza, innalzato al potere. É seminato un corpo naturale, é innalzato un corpo spirituale. Se c'è un corpo naturale, c'è ne uno anche spirituale. "

Le lacrime scorrevano lungo le sue guance mentre recitava le parole di un antico libro che aveva esaminato nella biblioteca di Rogue nel suo prezioso ed eccessivo tempo libero.

"Lascia che il tuo cuore non sia turbato." Sussurrò. "Credi in Dio, credi anche in me, nella casa di mio Padre ci sono molte stanze, se così non fosse, ti avrei detto che sarei andato a preparare un posto per te? E se preparo un posto per te, verrò e ti prenderò, affinché tu sia dove ci sia anche io e che tu conosca la via per dove staremo andando. "

"Lo hanno sconfitto dal sangue dell'Agnello e dalla parola della loro testimonianza. Non amavano le loro vite, tanto da ritirarsi nella morte."

I suoi singhiozzi aumentarono di volume, e lei si chinò, come per prevenire il dolore che stava per provare. Allungò la mano verso il coltello e lo afferrò saldamente.

Con la debolezza delle sue mani, non era sicura se sarebbe stata in grado di usare abbastanza forza per eseguire l'atto, quindi decise che cadere in avanti era il modo migliore per farlo.

"Mi dispiace, Natsu. " Sussurrò posizionando il coltello nella direzione dell'addome e preparandosi per la caduta.

Fece un respiro profondo e poi, cadde in avanti sul coltello.

Il bruciore nel suo addome si diffuse velocemente e lei ansimò bruscamente, cercando di non gridare.

Sentì il calore filtrare sulle sue dita... Era sangue. Il liquido si stava diffondendo velocemente, macchiando il pavimento e le dita.

"Pulirà... Asciugherà ogni lacrima... Dai... Dai loro occhi... Ci sarà... Non... Essere più... Morte o l-lutto... O... Pianto... O d-dolore... " Le parole non erano altro che sussurri.

"Perché... Il vecchio ordine... Delle cose... É passato... "

Lucy Heartfilia chiuse gli occhi.
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Yo Minna! Scusate il ritardo, oggi sono stata molto impegnata! Spero vi sia piaciuto il capitolo.
Alla prossima!

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