Capitolo 7

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Era ansioso per quella notte. Lui l'aveva voluta troppo a lungo, assaporando le tre volte al giorno che lei lo visitava con i suoi pasti. A volte non era riuscito a resistere a toccarla, a passare le dita tra i suoi capelli setosi, a toccare la sua pelle morbida o farle girare una mano intorno alla vita quando si sporgeva per servirlo.
L'aveva sempre trovata meravigliosa, iniziando dal momento in cui l'aveva incontrata per la prima volta ai Grand Magic Games quasi dieci anni fa.
Poi, ha dovuto nascondere la sua attrazione dato che, essendo parte di gilde nemiche, la sua gilda lo avrebbe disprezzato. Nel momento in cui i loro occhi si erano incontrati attraverso l'arena, la scintilla lo aveva colpito.

Era stato quasi doloroso quando aveva tentato di ucciderla, ma aveva scommesso che la Future Lucy l'avrebbe salvata. Non era sicuro di cosa avrebbe fatto se la sua spada d'ombra avesse effettivamente trafitto il suo bel corpo, ma era contento che la sua scommessa non l'aveva fatta morire.

Non aveva voluto la Future Lucy. Voleva la versione originale, quella non già rotta e stanca. Voleva la Lucy che aveva incontrato prima, quella che lo fissava fiduciosa con i suoi occhi color nocciola pieni di fervore e sicurezza. Aveva notato Dragneel in piedi troppo vicino a lei, e c'era stata subito un'immediata ondata di gelosia.

Inizialmente era stata una semplice lussuria, ma si era astenuto dal prenderla quando era stata catturata, per darle il tempo di aggiustarsi.
Forse si sarebbe abituata alla sua presenza e forse poteva scaldarsi un pò con lui, anche se solo un pò.
Natsu era stato lasciato in vita per non romperlo del tutto. Sapeva che se avesse ucciso il Dragon Slayer dai capelli rosa lei non l'avrebbe mai perdonato, quindi era il suo dono segreto per lei mantenere vivo il ragazzo.

Stava iniziando a sentire che la decisione si stava ritorcendo contro di lui. Lei non gli aveva ancora risposto, anche se aveva provato orgoglio quando aveva suscitato una reazione riluttante al suo tocco. Che le piacesse o no, aveva un tipo di attrazione per lui. Lui doveva averla. Tuttavia, non voleva che il loro compimento fosse pieno di lacrime e dolore per lei - sospettava che fosse vergine, il che gli procurava una sorta di soddisfazione maschile perché sarebbe stato l'unico ad averla, ma voleva che diventasse la sua regina, per far sì che il loro compimento fosse il più indolore possibile per lei.
Non voleva che lei lo odiasse, e non voleva spingerla via. Doveva solo accettare che ora apparteneva a lui. Era stata sua da quando per la prima volta le aveva messo gli occhi addosso più di dieci anni fa, anche se all'epoca non sapeva che avrebbe avuto l'occasione di possederla così pienamente.

Gli era venuto in mente sei mesi prima che i suoi sentimenti per lei andassero oltre la lussuria. Fu quando iniziò veramente a trattenersi, non volendo costringerla. Aveva atteso il suo tempo, ma i sentimenti non facevano altro che aumentare e la negazione del suo bisogno per lei aveva creato un dolore profondo dentro di lui che non era più in grado di combattere.

Ora ha avuto la sua collaborazione. Anche se si trattava di un accordo fatto con la sua riluttanza dal loro ultimo incontro, avrebbe preso ciò che poteva ottenere.
Anche se lei rispondeva solo per obbligo, sapeva che avrebbe potuto rendere genuine le sue riposte - lo aveva già dimostrato.

Rogue voleva portarla in estasi fino a quando fosse zoppa e non avesse avuto più energie per ricambiare, finché non era più in grado di dirgli di no e avrebbe accettato la loro unione.

Avrebbe dimostrato la loro chimica, la loro compatibilità all'infinito finché non fosse arrivata da lui quando aveva bisogno di qualcosa. Lui avrebbe fatto di lei la sua regina e lei non avrebbe voluto nient'altro. Alla fine, avrebbe dimenticato Dragneel e si sarebbe completamente avviluppata in... qualunque cosa fosse per lui.

Lei verrebbe ad amarlo in tempo.

Proprio in quel momento, bussarono alla porta della sala del trono, dove stava comodamente seduto a contemplare il suo futuro con Lucy.

"Entra." Chiamò irritato, chiedendosi chi avrebbe osato interromperlo.

Due guardie spinsero la grande porta doppia e entrò una giovane donna - no, ragazza - con capelli corti neri raccolti sulle spalle e vestita con gli stracci che la maggior parte della gente indossava fuori dal castello.

All'improvviso inciampò e cadde. Si sorprese. Qualcosa lo fece sentire come se conoscesse quella ragazza, ma non riuscì a ricordare chi.

"Vostra Maestà" Disse la guardia di sinistra mentre entrambi si inchinavano. "Questa é Melanie Wurst, una ragazza della città. É venuta a chiedere di essere la tua guaritrice, ha una buona conoscenza della medicina, o così lei afferma, e si sente che potrebbe essere utile. "

"Ho già un guaritore. " Rispose Rogue, infastidito. "Mandala a... "

All'improvviso sentì un formicolio dei suoi sensi che interruppe immediatamente le sue parole. Era la sensazione che qualcosa stesse andando terribilmente storto e ha iniziato a sentire un forte dolore al petto.

Poco lo sapeva che, nei sotterranei, Natsu si era improvvisamente risvegliato dalla sensazione simile ma più forte, e sentiva il suo cuore andare in frantumi e le lacrime scorrere giù dai suoi occhi mentre sentiva che l'energia magica di Lucy iniziava a svanire. Il Dragon Slayer del fuoco sapeva esattamente cosa stava succedendo, ma non c'era nulla che avrebbe potuto fare per fermarlo.

Anche Rogue sentì l'improvviso declino del potere magico di Lucy e fu pieno di incredulità. L'unica cosa che avrebbe causato la sensazione era che stesse morendo.

"Vieni con me. " Disse furiosamente al guaritore. Chi oserebbe rischiare la sua ira in questo modo? Non avrebbe trovato facilmente la morte, questo era certo. Sarebbero stati puniti fino a pochi centimetri dalla morte, ancora e ancora, fino a quando non li avesse lasciati nutrire vivi dai draghi.

La ragazza, Melanie, si irrigidì e annuì rapidamente. Di nuovo, si sentì come se la conoscesse, ma il pensiero fu ignorato in favore di correre verso la stanza di Lucy, dove il suo profumo lo stava guidando.

Il profumo era pieno di ferro e si rese conto che era l'odore del sangue. Accelerò il passo e aprì velocemente la porta della stanza, solo per trovarla accasciata sul pavimento con gli occhi chiusi e il sangue che macchiava la pietra in una pozzanghera sotto di lei.
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Yo Minna!
Vi lascio la suspense! Spero vi sia piaciuto il capitolo. A presto!
Ciao!

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