CAPITOLO 39

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AIDEN MILLER

Mi tremano le mani.
Mi tremano le mani?
Sì,mi tremano decisamente le mani.

Sono nervoso? Cazzo, se lo sono.
Perché? Non me lo so spiegare nemmeno io.
Forse per paura di sbagliare qualcosa.

"Wow, non ti avevo mai visto così in tensione prima di uscire con una ragazza. Ti ha cucinato per bene la nostra Sydney" ridacchia mio fratello, spuntando alle mie spalle.

Sbuffo "no, accidenti, sono dannatamente calmo. Piantala, Austin "

"Fratello, non mentirmi. Si vede lontano chilometri che ti senti sotto pressione"

Mi giro verso di lui e incrocio le braccia al petto.

"Temo di fare un passo falso" confesso con un pò di imbarazzo.

Nemmeno durante la mia relazione con Mia davo così importanza alle piccole cose, ma non posso fare l'errore di paragonare la mia Syd a quell'arpia.

Quindi penso che non sono io che, adesso, sto dando importanza a qualsiasi cosa ma bensì è Sydney che la rende importante.

Ma cosa sto pensando? Sono davvero io questo qui?

"Aiden, dici sul serio? Andrà tutto bene"

Annuisco,tentando di convincermi che sarà così.

Mi aggiusto per l'ennesima volta il colletto della camicia, causando la risata di mio fratello.

Lo ignoro e lancio uno sguardo verso l'orologio che segna le... oh cazzo!

"Devo andare!" Urlo correndo giù per le scale.

"State quanto volete" urlo di nuovo in direzione di mio fratello e salutando rapidamente Abby.

Non è la prima volta che li lascio in casa mia, per dare loro un pò di spazio.

Dai loro dello spazio nel tuo spazio?

Perché la mia coscienza decide di apparire nei momenti meno opportuni?

Accendo la macchina di Austin e parto velocemente verso casa della mia ragazza.

Continuo a calmarmi e ripetermi che è una semplice cena. Tra frasi rassicuranti detti tra me e me, arrivo davanti l'enorme villa e vedo Sydney seduta sulle scale davanti la porta d'entrata.

Suono il clacson, attirando la sua attenzione e corre verso la macchina.
Non appena si trova al mio fianco subito comincio a scusarmi per il mio ritardo, ma lei mi interrompe afferrandomi il viso e baciandomi.

Sorrido contro le sue labbra.

"Va tutto bene, tranquillo" dice una volta staccati.

Le lascio un bacio sulla punta del naso e il mio sorriso aumenta.

"Allora, Miller, dove mi porti?"

Scuoto la testa e lei mi guarda confusa.

"È una sorpresa"

Lei sbuffa e borbotta dicendo che odia le sorprese e che resterà in ansia per tutto il tragitto.

"Questa ti piacerà, vedrai"

Sospira alzando gli occhi al cielo, ma con un accenno di sorriso.

***

SYDNEY JOHNSON

"Arrivati " annuncia Aiden.

Vado per aprire lo sportello, ma lui mi blocca.

Apre il piccolo cruscotto davanti al mio sedile e ne estrae una benda nera. La fa dondolare a destra e sinistra, davanti al mio viso ,facendomi capire che me la deve mettere e io sbuffo per l'ennesima volta, girandomi il busto.

Impreco quando per errore mi tira una ciocca di capelli e lui si scusa divertito.

"Me la pagherai, Miller. Non so come, ma non la passerai liscia"

Scoppia a ridere e mi bacia sulla guancia.

Esce dall'auto e dopo qualche secondo mi apre la portiera.

Tutto è nero e questa cosa mi rende estremamente ansiosa, ma anche eccitata.

Afferra la mia mano,guidandomi e ridendo ogni qualvolta io rischi di cadere nonostante abbia il suo aiuto.

Continuo ad imprecare finché non ci fermiamo. Mi sento sollevare e le sue mani circondano la mia vita e il retro delle mie ginocchia.

Strillo sorpresa e lui mi bacia rapidamente sulle labbra, riprendendo a camminare.

Capisco che sta salendo delle scale e, quando finalmente si decide a mettermi giù, mi toglie la benda.

Davanti a me c'è un tavolo con una rosa su uno dei due piatti e delle candele.
Quando sento il rumore del mare mi affaccio al balcone del piccolo terrazzino e sorrido.

Aiden si avvicina dietro di me e mi abbraccia stampandomi un bacio sul collo.

"Tutto questo è per me?"

Mi fa voltare verso di lui e fa strofinare il suo naso contro il mio.
Annuisce debolmente e si avvicina alle mie labbra. La lentezza con cui lo fa mi induce a prenderlo per il colletto della camicia e unire le nostre bocche. Un incastro perfetto, fatto appositamente per loro.

"Nessuno lo aveva mai fatto prima d'ora"
confesso in sussurro e questo fa aumentare il suo sorriso che non ha smesso di vacillare da quando sono salita in macchina.

La serata prosegue tranquilla: ridiamo, scherziamo e ci conosciamo meglio.
Non prendiamo il discorso dell'incidente o, perlomeno, non nominiamo mai nè Stefan nè Mia. Gli argomenti tristi e traumatici li mettiamo da parte per una volta e sto bene, stiamo bene. Con lui sto sempre bene.

Dopo aver finito di cenare, siamo scesi in spiaggia e adesso ci troviamo sulla sabbia.

Mi trovo in mezzo alle sue gambe, con le sue braccia che mi avvolgono insieme a tutto il loro calore.

"Sai, la prima volta che ti ho vista sembravi una pazza. Successivamente ho realizzato che non lo sembri, ma lo sei"

Scoppio a ridere e gli do un leggero schiaffo sul petto.

"Ma mi hai subito colpito. Qualsiasi cosa facevi era sorprendente o misterioso, cercavo di capirti eppure non ci riuscivo e dubito che in futuro ci riuscirò.
Sei come un labirinto, Johnson"

Sorrido sorpresa.

Ha detto tutto ciò che penso di lui.

Quando la mia mente comincia a realizzare che mi sto innamorando di Aiden, il mio cuore perde un battito.

Non mi sentivo così da tre anni.

Mi aspettavo di sentire la voce di Stefan, nella mi testa, che mi urlava di essere arrabbiato con me perché lo avevo tradito.
Mi aspettavo di sentire i sensi di colpa riaffiorare in me.
Mi aspettavo di ritrovarmi a gestire la rabbia in meno di pochi secondi.

Eppure non succede niente di tutto questo.

Con mia grande soddisfazione continuo a guardare il mare e le parole di Aiden si ripetono nella mia mente.

Sono qui, avvolta dal corpo del mio ragazzo e ci rimarrò.



NOI 2 (#Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora