Quel rumore costante era come un ape che ronzava. Avrebbe tanto voluto schiacciarlo, ma le braccia erano troppo stanche. Cominciò ad aprire lentamente gli occhi, per capire cosa stesse causando quel rumore e per un attimo gemette al bianco delle pareti che quasi lo accecarono. Batté rapidamente le palpebre, per adattarsi alla luminosità della stanza. La sua visione era ancora annebbiata, ma gli sembrava ci fosse qualcuno dinanzi a lui. Nonostante la mente fosse ancora confusa, non poteva non riconoscere quella figura.
-Shen Wei.
Il nome uscì come in un sibilo e l'uomo seduto di fronte a lui, con le gambe accavallate e le braccia conserte, sembrò ridestarsi dal sonno. Gli si avvicinò immediatamente.
-Zhao Yunlan. Sei sveglio. Come ti senti?
-Come se fossi stato investito da un treno.
Nonostante lo sguardo mostrasse preoccupazione, un sorriso apparve sul volto del professore e fu ricambiato dal detective, che si massaggiò le tempie, con un piccolo lamentò.
-Ti prendo del ghiaccio.
-No. Lascia stare, ora passa. Siediti qui.
Yunlan diede una pacca sul materasso, nello spazio accanto a sé e Wei vi si sedette. A quel punto, Yunlan si mise lentamente a sedere e sorrise di nuovo a Wei. Quello sguardo preoccupato gli faceva tanta tenerezza. Doveva essersi preoccupato parecchio, perché aveva anche il ciuffo fuori posto: Yunlan glielo sistemò delicatamente, mostrando dei graffi sul braccio. Wei continuò a guardarlo.
-Sicuro di star bene?
-Sto bene, tranquillo. L'abbiamo preso, no?
-Certo. Ma hai rischiato grosso.
Yunlan sorrise e diede un buffetto sul naso di Wei. Doveva ancora rimettere insieme i pezzi della sera prima: avevano avuto un caso particolarmente difficile, con un Dixing piuttosto forte; ma sapere che il suo azzardo non era stato vano ed anzi, aveva risolto tutto, gli faceva tirare un sospiro di sollievo. Il mal di testa non era niente, con un'aspirina sarebbe passato. Yunlan guardò Wei, che non gli toglieva gli occhi di dosso. Così, gli posò una mano sulla guancia, avvicinò il viso e gli diede un bacio, per poi soffermarsi a guardare quegli occhioni che tanto amava.
-Se non la smetti di guardarmi così, sarò costretto a prendere seri provvedimenti. Vuoi che mi stanchi di nuovo, senza nemmeno essermi ripreso?
Il suo sguardo era più che eloquente. Non ce la faceva a non prendere in giro Wei, quando lo vedeva preoccupato. Wei sorrise, finalmente più rilassato. Gli allontanò il viso con una mano e scosse il capo, alzandosi in piedi.
-Te ne rimarrai buono a letto per tutto il giorno, non accetto obiezioni.
Yunlan gli lanciò un'altra occhiata eloquente e Wei si abbassò, avvicinò il viso a quello dell'altro e ricambiò il bacio di prima, per allontanarsi subito dopo.
-Da solo.
Wei sorrise, quel sorriso che, sapeva, irritava Yunlan, per piacere di Wei. Yunlan gonfiò le guance come un bimbo offeso, decisamente in disaccordo con la scelta del compagno. Wei gli fece l'occhiolino e andò a prendere medicine e medicamenti vari, per prendersi cura del suo amore.
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WeiLan [ITA]
Short StoryStorie a caso sulla WeiLan, corte e lunghe, a seconda dell'ispirazione. [English version in profile]