Capito3 - Lui.

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Ero piena di domande. Come potevo lasciarmi convincere da me stessa ad avventurarmi in una così assurda impresa? Lasciare che qualcuno mi facesse capitolare direttamente dalla padella alla braccia. Per di più quel qualcuno ero proprio io stessa.

"Smettila di frignare e vai avanti."

Percorsi decisa l'entrata arrivando davanti ad una segretaria con lunghe gambe rigorosamente scoperte fino al ginocchio.

- In cosa posso esserle utile signorina?- Disse senza guardarmi negli occhi. Si limitava a guardare il computer senza preoccuparsi se fossi armata o pericolosa.

- Sono la nipote del presidente Lee della K Corporation. - Dissi appoggiando i gomiti alla sua scrivania così rigorosamente abbellita.

Mi fissò sgranando gli occhi. Sapeva di certo chi fossero i miei vecchi.

- Ha bisogno di qualcuno signorina Lee?- Chiese alzandosi di scatto dalla sedia in pelle. - Le devo chiamare il presidente?- Chiese facendomi una riverenza.

Io a mia volta feci le mie riverenze.

- Si, la prego di dirgli che ho bisogno di trovare una persona e se è possibile averlo come guida turistica.- Dissi con aria insofferente.

Come potevo scegliere un maleducato e non un ragazzo dolce e carino? Come potevo scegliere Jackson a Mark? Decisa a scoprire cosa mi frullasse nella testa lascia perdere i dubbi.

- Annyeonghaseyo ( Salve) , sono Bambam dei Got7, il presidente al momento è ad un importante riunione, mi farebbe piacere poterle essere utile.- Disse senza mai smettere di sorridere.

- Annyeong, mi chiamo Lydia, mi potresti dire dove posso trovare Jackson?- Chiesi osservando la scritta Got7.

- Conosci Jackson?- chiese con tre metri di bocca spalancata.

- L'ho incontrato stamattina. Ah, e ho conosciuto anche Mark. Sono davvero del tuo team idol? o gruppo come posso chiamarvi?- Chiesi avvicinandomi a lui.

Ero bassa in confronto a lui. Ero nata piccola e minuta. Col crescere degli anni ero rimasta 1, 57 m. I capelli era cresciuti moltissimo tanto da arrivare al sedere ,ora però erano meno lunghi di 10 cm. Neri e tenebrosi.

- Wow, allora ti porto nella sala prove, così potrai conoscere anche gli altri.- Disse sorridendo fra se e se . - Ah, si, ci sono anche loro comunque.-

Qualcosa mi strattonò all'indietro.

Vidi l'incredulità di Bambam che non riusciva a parlare.

- Che....- Dissi girandomi di scatto quasi schiaffeggiando l'individuo che stava davanti a me.

- Che diavolo ti sei messa in testa!- Era arrabbiato.

- Cosa sei un segugio? Annusi l'aria in cerca di me?- Ero indubbiamente più arrabbiata di lui.

- Ehi, Lydia, c'è qualche problema?- Chiese Bambam prendendo coraggio.

Sujong era 20 centimetri più alto di lui e più adulto. Sembrava uno scontro troppo inpari.

- YA! Cos'è questo baccano?- dalla porta scorrevole che divideva entrata da interno si aprì. Facendo entrare lui.

Lui che avevo voglia di vedere e non sapevo neanche per quale motivo.

Bambam si fece più vicino a Sujong.

- Lasciale immediatamente il braccio.- Disse ringhiando.

- Cosa sei? Moccioso torna alle tue prove da quattro soldi e lascia che me la sbrighi io con lei.- Disse guardandolo con disprezzo.

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