- Smettila di fare la bambina e cresci. Tua nonna ti sta aspettando.- Il suo viso era diventato una maschera di odio e collera.
- Io non vengo da nessuna parte, smettila di controllarmi , di seguirmi, di fare tutto quel che stai facendo nei miei confronti.-
La rabbia era passata al secondo posto. Ora c'era la frustrazione. Nessun passo verso di me o lontano
da me.
- Non voglio più fare il bravo ragazzo che ti controlla per amor di tua nonna.- Ecco una reazione nella sua postura. Prima rigida, ora era rilassata e pacifica.
Qualche metro distante vidi Mark e Jackson discutere. Quel dettaglio mi fece perdere la concentrazione.
Mi ritrovai immersa fino all'anima in un bacio che non volevo. Il mio primo bacio era andato sfumato.
Tentare di respingerlo era doloroso, perché più cercavo di farlo arretrare, più lui mi tratteneva con le sue
labbra.
Era un bacio rude, amaro, tiranno. Non sentivo alcun sentimento. Quando immaginavo di baciare Jackson sentivo lo stomaco sotto sopra e le guance divenivano di fuoco.
Ora che Sujong era su di me avevo solo paura che quel bacio avesse rovinato tante cose. Non piansi e non cercai aiuto, gli morsi il labbro e così arretrò. Tutti e due eravamo senza fiato.
Colsi qualcosa di diverso nella sua espressione. Gioia? Felicità? Non ne ero sicura. Corsi in bagno prima che qualcuno potesse notare
qualcosa, lasciandolo in corridoio con un rivolo di sangue che scorreva sul mento.
* Mark*
Jackson mi spinse in un corridoio isolato dove nessuno poteva sentirci. Sapevo già di cosa volesse parlare.
Speravo solo che l'argomento sarebbe scemato in pochi minuti. Fremevo dalla voglia di parlare con
Lydia e di guardarla negli occhi. Due occhi carichi di dolcezza che vedevo diverse volte nelle nostre
fan.
- Mi dici che intenzione hai?- chiesi in fine frustrato dal fatto che non parlasse e non mostrasse
alcuna reazione.
- Tu che intenzione hai!- Disse senza scomporsi.
- Riguardo a cosa?- Sapevo per certo che fosse di Lydia che stesse parlando,ma, volevo la conferma.
- Hai intenzione di provarci con lei?- Eccolo. Era giunto finalmente alla vera domanda.
- E se fosse? Qual'è il problema? -
- Dimsum, non posso permettertelo. Ricordati che il lavoro è prima di ogni altra cosa. Non possiamo distrarci.- Si passò nervosamente
le mani tra i capelli.
- Hai paura di distrarti troppo Mandu? So che piace anche a te. Sei mio amico e rispetto prima di tutto questo punto. Il lavoro è in prima
posizione lo sai benissimo anche tu, ma, Lydia ora è al secondo con gli amici. Per ora questo è quello che voglio.- dissi fissando l'entrata della
stanza. - Tu, invece, Jackson cosa farai? Io ho già scelto.- Gli appoggiai una mano sulla spalla e dopo quel gesto mi allontanai, tornando
dagli altri nel salone.
* Jackson*
Cosa volevo in realtà? Desideravo che Mark non si distraesse con la presenza di Lydia, eppure desideravo che fossi io ad essere distratto.
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My love who came from Seoul.
أدب الهواة"Non ho mai pensato che Seoul potesse essere la mia salvezza. Un mondo nuovo,sconosciuto, intrigante. Un mondo che a malapena avevo sentito pronunciare. New York era ormai lontana anni luce dai miei pensieri. Seoul ora era il mio trono e lui , un ra...