Scoppiai a ridere vedendo l'espressione scioccata sulla faccia di Emma.
Era davvero nel panico, ed era la prima volta che la vedevo così agitata.
"Sei crudele!" Dissi ridendo, mentre Mauro mi portava verso il bancone per prendere da bere.
"Ma dai! Tutti hanno notato quanta chimica c'è tra quei due. Qualcuno doveva pur fare qualcosa." Rispose facendo l'occhiolino.
Scossi la testa rassegnata.
"Allora vicina, cosa vuoi bere? Stasera puoi ordinare tutto quello che desideri." Disse guardandomi con quello sguardo.
"Hai intenzione di farmi ubriacare, per caso?" Chiesi socchiudendo gli occhi.
Mauro si avvicinò, e ci ritrovammo a pochi centimetri di distanza.
Oddio, mantieni la calma Amanda.
"Mmm... può darsi." La sua voce bassa e roca bastò a farmi andare il cervello in cortocircuito.
Le mie guance si colorarono di rosso, e le ginocchia tremavano così tanto che dovetti appoggiare una mano sul suo braccio muscoloso per non cadere.
"Ti ho mai detto quanto sei sexy quando arrossisci?" Continuò di nuovo con quella maledetta voce.
Avvampai ancora di più.
"Ti odio." Risposi ridendo.
"Io per niente." I suoi occhi erano seri, ed era come se si fossero fusi coi miei.
Fece un passo avanti, e le sue labbra sfiorarono l'angolo della mia bocca.
Dio....
Quando si allontanò per guardarmi, tornai a respirare.
Sul suo viso comparvero le fossette, e io mi sciolsi per l'ennesima volta in una sola sera.
"E ora, piccola, dimmi cosa vuoi bere." Disse, spostandomi una ciocca di capelli dal viso.
"Un Margarita." Risposi con voce flebile.
Mauro fece un cenno al barman e gli comunicò la mia scelta.
Poi tornò a concentrarsi su di me, e i suoi occhi analizzarono ogni centimetro del mio corpo.
Prese la mia mano, mi attirò a sé e mi sollevò per farmi sedere su uno sgabello.
I suoi occhi non lasciarono mai i miei, e io stavo letteralmente andando fuori di testa per le troppe sensazioni.
"Ecco a te." Il barista interruppe il nostro contatto visivo, e finalmente afferrai il mio drink.
Avevo proprio bisogno di bere.
Mi voltai per cercare le mie amiche, e quando le notai per poco non mi andò l'alcol di traverso.
Stavano ballando come delle pazze, e dietro di loro c'erano Paulo e Rafael.
Paulo cingeva i fianchi di Vichy, che si lasciava trasportare serenamente dalla musica e sembrava perfettamente a suo agio; Emma era tutta un'altra storia.
Ogni volta che Rafael provava a toccarla, lei si girava e lo fulminava coi suoi occhi color miele.
Quanto avrei voluto avere dei popcorn in quel momento.
"Andiamo a ballare." Sussurrò Mauro al mio orecchio.
Sorrisi quando mi aiutò a scendere.
Quel ragazzo era davvero perfetto.
Intrecciò le sue dita alle mie, e mi trascinò al centro della pista accanto ai nostri amici.
Emma e Vichy urlarono quando mi videro e iniziarono a ballare ancora di più.
Buttai giù altri sorsi del mio Margarita, e cercai di lasciarmi andare; ero troppo timida per queste cose, ma le mie migliori amiche mi aiutarono a sciogliermi.
Quando il dj fece partire Hablame Bajito di Abraham Mateo, per poco non mi misi a gridare.
Era la nostra canzone preferita, e il timore iniziale svanì del tutto quando iniziai a ballarla.
Mi rilassava, e non mi faceva pensare assolutamente a nulla.
Iniziai a muovere i fianchi e chiusi gli occhi; poi due mani cinsero la mia vita e non capii più niente.
Sentivo il suo respiro sul collo, e cominciò a muoversi anche lui, guidandomi perfettamente.
I nostri corpi combaciavano alla perfezione.
Aprii gli occhi per un attimo, e notai che anche Emma si era ammorbidita con Rafael.
Lei gli sorrideva, e lui la guardava con sguardo adorante, mentre le cingeva i fianchi.
Sorrisi e mi voltai verso Mauro.
Gli misi le braccia attorno al collo e mi avvicinai.
La canzone continuava, e in quel momento tutte le persone intorno a noi sembrarono scomparire.
C'eravamo solo io e lui.
Le sue mani si mossero lentamente sul mio corpo, e sospirai per la felicità.
"Cosa mi stai facendo?" Sussurrò contro al mio collo.
Dio...
Aprii gli occhi e lo guardai.
Il suo sguardo intenso e pieno di desiderio, scese sulla mia bocca.
Il cuore martellava nel mio petto, come se stesse per esplodere da un momento all'altro.
Il respiro si fermò del tutto, quando sentii che le sue labbra calde e carnose, finalmente sfiorarono le mie.
Sapevano di menta, ed era una sensazione che non avrei ma più potuto dimenticare.
Ma anche stavolta, la magia si spense, perché in una frazione di secondo, mi ritrovai letteralmente col sedere per terra.
Qualcuno era andato addosso a Mauro, e aveva fatto cadere anche me.
Merda.
Okay, qualcuno mi odia.
"Amanda! Stai bene?" Mauro mi sollevò da terra, e mi strinse a sé, accarezzandomi i capelli.
"Ti sei fatta male? Giuro che se scopro chi è stato, lo faccio fuori." Disse con tono troppo serio, guardandosi intorno.
Non l'avevo mai visto così.
"Oddio, Mandy stai bene?" Le mie migliori amiche si avvicinarono e mi osservarono preoccupate.
"Ragazzi sto bene, ho solo preso una bella botta sul sedere." Risposi ridendo.
Mauro sembrò sollevato, ma la sua mascella era ancora troppo contratta.
Gli presi la mano e lo tirai verso di me.
"Sto bene, davvero!" Dissi accarezzandogli la guancia.
Sentendo il mio tocco, chiuse gli occhi tirando un sospiro di sollievo, e la sua guancia si appoggiò alla mia mano.
Poi mi strinse, e io mi persi completamente nel suo abbraccio, dimenticandomi per un momento del dolore causato dalla caduta.
Stare tra le sue braccia, mi faceva sentire al sicuro, protetta da qualsiasi cosa.
Quando mi guardava, quando mi stringeva, tutte le preoccupazioni svanivano all'istante.
"Amico, noi ce ne stiamo andando." Mi scostai, un pochino per associare un volto a quella voce.
Rafael, Paulo e le mie amiche, erano dietro di noi con lo stesso sorrisino sulla bocca.
Non potei fare a meno di alzare gli occhi al cielo.
Mauro rivolse la sua attenzione verso di me.
"Andiamo anche noi?" Chiese dolcemente.
Annuii e ci avviammo tutti verso l'uscita.
Sorrisi quando vidi Vichy e Paulo mano nella mano, ma la sorpresa più grande fu vedere Emma con Rafael.
Nei suoi occhi non c'era più l'astio iniziale, e quando Rafael intrecciò le dita alle sue, Emma si voltò dall'altra parte per nascondere un sorriso.
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" It's always been you " Mauro Icardi
FanfictionLe sue braccia erano la mia casa. I suoi occhi la mia ancora di salvezza. Il suo sorriso la mia felicità.