"HEIJI!" l'urlo di Kazuha risuonò per tutta la spiaggia.
Heiji intanto era sdraiato per terra e con la mano sinistra si teneva stretta la ferita. La maglia presto si fece tutta rossa e la sabbia diventò scura colorata dal suo sangue. Ci fu un altro sparo,che però non colpì nessuno. Altre grida e rumori confusi. Quando tutto si fece silenzioso e quando più nessuno era intorno a loro, apparvero spaventati e bianchi cadaverici Ran e Shinichi che per loro fortuna erano andati al bar per prendere una bibita fresca per tutti.
"Oddio!" esclamò Shinichi "Cosa diamine è successo? Heiji! O mio Dio! Kazuha, presto chiama un'ambulanza!" la ragazza però sembrò non aver sentito, infatti non si mosse dalla sua posizione. Era come paralizzata da tutto quel dolore e ogni muscolo del suo corpo era come in stato di shock, come immobile, incapace di reagire a qualsiasi stimolo suggeritogli dal cervello. Fortunatamente ci pensò Ran a reagire e a prendere il telefono per chiamare i soccorsi.
"Amico svegliati! Mi hai sentito Hattori? Guardami, guardami ti prego!" il suo era come un urlo, una richiesta straziante.
Nessuno fiatò per i minuti successivi, erano tutti imbambolati davanti al loro amico, incapace di realizzare ciò che era appena successo.
Quando l'ambulanza arrivò, circa due minuti dopo, perchè già avvertita quando c'erano stati i primi spari, controllò il battito irregolare e ormai debole del ragazzo e lo caricò su un lettino di emergenza. "Presto! Il battito è debole! Qualcuno di voi vuole venire con noi in ambulanza mentre lo portiamo in ospedale?" chiese un dottore
I tre ragazzi si guardarono "Vengo io" la voce di Kazuha fu secca e precisa, come se si fosse preparata a dire quella frase in quel modo. "Non vorrei mai che... senza che io fossi con lui" sospirò come spiegazione agli amici "Ci vediamo là, e saremo ancora tutti vivi" rispose Shinichi cercando di rassicurarla. <<Non può lasciarci ora, e non può farlo così>> pensò lui.
Durante il tragitto, Kazuha non aveva pianto una sola lacrima, non riusciva ad esprimere qualsiasi pensiero. "Perchè, perchè l'hai fatto?" la sua voce fu come un soffio, troppo leggera per essere sentita dai medici che cercavano di tenere ancora in vita il ragazzo ancora troppo giovane davanti a loro.
"Perchè te l'avevo promesso, ti ricordi? Quella volta, all'isola della Sirena, ti avevo promesso che non ti saresti mai fatta del male, non se eri insieme a me" sospiro "E tu sai bene che noi siamo sempre insieme" l'ultima frase, pronunciata con quel tono e con quelle parole, fece arrossire Kazuha, le fece riscaldare il cuore. "Heiji..." fu la sua unica parola.
"Pensavi che mi fossi dimenticato?" chiese con una smorfia a causa del dolore "Io non infrango mai le mie promesse e non dimentico mai le cose più importanti. Io non ti dimenticherò mai, te lo prometto" e con un sospiro chiuse lievemente gli occhi.
"Cosa...Cosa sta succedendo? Perchè non parla più? Che gli prende? Rispondetemi!"
"Si calmi signorina, capisco ciò che possa provare, ma le vorrei ricordare che è appena stato colpito da una pallottola e che è normale che non abbia più le forze per parlare, ma l'assicuro che è ancora vivo è che sente benissimo ciò che diciamo"
"Davvero?"
"Sì e in più le darò una buona notizia: la pallottola non ha colpito il cuore grazie ad uno strano amuleto nella sua tasca della camicia, una vera fortuna"
"Amuleto? Non sarà mica..."
"C'è un pezzo di alcune vecchie manette al'interno"
"Heiji... non ti azzardare a morire" sospirò decisa "Ti devo dire una cosa quando ti sveglierai, e di certo non me ne dimenticherò. Te lo prometto"
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Brezza Marina (Detective Conan)
FanfictionLa storia tra Kazuha e Heiji va avanti da molto tempo, ma ancora nessuno dei due si azzarda a fare la prima mossa... Riusciranno finalmente a liberare i loro sentimenti e aprire il proprio cuore all'altro? La risposta potrebbe apparire ovvia ma la...