La mattina seguente Marinette venne svegliata dalla suoneria del cellulare, era un messaggio.
Si accorse, ancora prima di leggerlo che erano le 10.30 passate ed impulsivamente scattò in piedi , scendendo dal letto, lasciandovi il cellulare abbandonato e fiondandosi in bagno per prepararsi il più velocemente possibile.
Insomma, che diamine di problemi aveva ultimamente? Ora non sentiva neanche più la sveglia? O peggio, magari il cellulare non funzionava più bene, magari si era bagnato durante la tempesta del giorno prima ed ora era totalmente da buttare. Fantastico, chi l'avrebbe detto ai suoi, e come, sopratutto?
Buongiorno mamma e papà, come state? Si lo so sono le dieci passate ed io non sono a scuola ma il motivo è che il mio cellulare è rotto e me ne serve uno nuovo. C'è del latte?
Decisamente, non era quello il metodo migliore per interagire con i suoi genitori. Scese quasi di soppiatto, arrivando in cucina e cercando di aprire il frigo con un'immensa lentezza per non fare rumore, quando un "Buongiorno cara" da dietro di lei la fece sobbalzare ed emettere un piccolo urletto per lo spavento.
"Posso spiegare" disse, girandosi verso la madre che le sorrideva , anche se con sguardo interrogativo. "Non ti arrabbiare, ma la sveglia non è suonata, so che sono in ritardissimo ma forse posso ancora entrare per le ultime due ore se mi sbrig-"
"Marinette, oggi è sabato" Disse la madre ridacchiando di gusto mentre si avvicinava divertita alla figlia. "E' davvero possibile che tu sia così distratta ultimamente? Mi stavo infatti chiedendo cosa ci facessi alle dieci di sabato già vestita" La donna continuava a sghignazzare non riuscendo a trattenersi, e notando l'espressione confusa e meravigliata della figlia non poteva fare altro che ridere.
"Dai non preoccuparti, può capitare. Su, siediti che ti preparo la colazione" disse invitando la figlia a prendere posto mentre lei si avvicinava ai fornelli ,ancora divertita.
"Ah, è sabato... era logico." Disse solo, ancora troppo sorpresa dalla sua incredibile sbadataggine e dalle sue teorie su telefoni rotti o sveglie non sentite... quando semplicemente era iniziato il fine settimana e non se n'era accorta.
D'un tratto si ricordò il motivo del perché si fosse svegliata così di soprassalto, e scattò in piedi dalla sedia, proprio mentre la madre le serviva la colazione.
"Ho dimenticato il cellulare in camera, volo a prenderlo e torno!" Disse, quasi inciampando mentre cercava di salire le scale in fretta, come se avesse letteralmente intenzione di volare per arrivare in camera sua.
una volta aperta la porta di scatto, trovò Tikki con il suo cellulare in mano intenta a ridacchiare, probabilmente consapevole della gaffe fatta dalla ragazza. "Non ti ci mettere anche tu, per favore. Capita a tutti di essere distratti" Disse imbronciata verso la piccola kwami.
"Convinta tu" rispose questa lasciandole poi prendere il telefono.
Marinette le sorrise affettuosamente, lasciandole poi una piccola carezza sulla sua testolina rosa.
La battaglia contro Papillon era finita ormai mesi addietro.
Non era stato facile, ma non erano serviti spargimenti di sangue inutili ed i due supereroi di Parigi erano riusciti a far ragionare il portatore del miraculous della farfalla, una volta scoperto che questo era nientemeno che Gabriel Agreste, il quale voleva solamente, con tutto quello che aveva fatto, riportare indietro la moglie dal suo ingiusto destino.
Quando tutto sembrava che stesse andando perso, quando il signor Agreste era ad un passo dal prendere il miraculous della coccinella, solo allora apparve Adrien che, incredibilmente, riuscì a fare quello che i due supereroi non erano mai riusciti a fare in tutte le loro missioni :riuscì a fare breccia nel cuore dell'uomo, mostrandogli che aveva ancora una famiglia a cui dare amore, che Adrien non l'avrebbe mai abbandonato e che la donna avrebbe preferito vederli uniti piuttosto che separati a causa della brama del potere.
Chat Noir riapparve solo ore dopo la fine della battaglia, giustificandosi dicendo che Plagg aveva avuto un calo di energie e l'aveva dovuto portare d'urgenza da Fu.
I due supereroi decisero - più che altro, fu Marinette a decidere- che non era il caso di rivelare le proprie identità, che il loro legame doveva restare solo ed unicamente professionale. Marinette, sapendo bene dei sentimenti del gatto nero, non poteva permettere che questo la coinvolgesse anche nella sua vita privata. In principio lo fece per la sua cotta per Adrien, per non dover ferire Chat noir rivelandogli che vi era qualcun'altro nel suo cuore, ma adesso... beh, meno pensava al biondo, meglio era.
Fu decise comunque di lasciare ad entrambi i propri Miraculous, sia perché ormai erano legati gli uni agli altri sia perché, nel caso si fosse verificata qualche altra anomalia simile, loro almeno sarebbero stati pronti ad intervenire per salvare Parigi.... e poi, insomma, qualche supereroe serve sempre anche nella vita di tutti i giorni!
Come risvegliata, Marinette sentii di nuovo vibrare il suo cellulare fra le mani, ricordandosi del perché era salita e del fatto che non aveva ancora risposto neanche al messaggio precedente.
I destinatari erano due, aprì prima l'ultimo arrivato, era di Alya :
Buongiorno, donna! Spero di non aver interrotto il tuo sonno... o forse si, ma chi dorme non piglia pesci! Come stai? Mi manchi tantissimo. Qui è tutto noioso senza te e gli altri e Parigi mi manca tantissimo. Io... ho sentito Nino. La situazione non è ancora migliorata con Adrien?
Marinette lesse il messaggio con un sorriso estremamente malinconico, finché non arrivò alla parte in cui le chiedeva di Adrien... allora il sorriso sparì definitivamente, ma si diede da fare per cercare di rispondere in modo allegro come sempre :
Alya! Che tu ci creda o no, non mi hai affatto svegliato, anzi, sono pronta per uscire. In verità mi ero dimenticata fosse sabato, ed ero sicurissima di essere in ritardo per scuola hahah, cambierò mai? Per quanto riguarda Adrien non c'è niente da risolvere, va bene così, rispetto il suo modo di pensare. A me... non importa più. e' okay. Ma raccontami, com'è New York? Posso chiamarti più tardi? Devi raccontarmi tutto!!
Chiuse la chat con Alya ed aprii quella che l'aveva svegliata quella mattina, di un numero che non aveva salvato nella rubrica.
Ma-mamma-Marinette, buongiorno. Juleka mi ha dato il tuo numero, spero non sia un problema, ti senti meglio oggi? Non che importi molto la risposta, perché a prescindere dal tuo umore stasera io e mia sorella passiamo a prenderti a casa tua per le 18.30. Non prendere altri impegni e ricordati di avvisare che dormi fuori ;) Ci vediamo dopo.
Luka.Marinette osservò lo schermo quasi sbalordita, non riuscendo bene a connettere cosa aveva appena letto e come dover reagire.
Sbatté gli occhi più volte, prima di fiondarsi di sotto per chiedere ai suoi il permesso di uscire... senza nemmeno sapere bene dove stava andando.
Oh, maybe I came on too strong , Maybe I waited too long, Maybe I played my cards wrong, Oh, just a little bit wrong ..Baby I apologize for it - Dive
STAI LEGGENDO
Just a little bit of your heart || Lukanette
Fiksi PenggemarSi portò le mani al petto, soffocando i pianti e le urla , stringendo forte il pezzo di stoffa della sua maglietta, totalmente stropicciata. Si strinse sempre più in una morsa di dolore opprimente che non riusciva a farla respirare. Sentiva che era...