"Quindi i tuoi migliori amici sono arrivati qui?" domandò quel ragazzo dai capelli verdi, mentre si asciugava le gocce di sudore dalla sua pelle ambrata.
"Sì, credo che ormai sia trascorso un mese o poco più..." rispose Marvis, puntando lo sguardo in quello del ragazzo davanti, riducendo le distanze.
"Finalmente non ti sentirai più solo, no?" domandò ancora, dandogli dei leggeri baci sul collo.
"Non mi sono mai sentito solo, Klamber." rispose Marvis, restando serio, lasciando che quelle attenzioni morissero nell'esatto momento in cui venivano date.
"Se lo dici tu... Io comunque ritorno a Martorium, fammi sapere se deciderai di venire a quell'evento" disse Klamber, finendo di prepararsi, abbandonando Marvis nel suo silenzio.
Erano ormai nove anni che viveva su Cassopius e stava vivendo come avrebbe fatto sulla Terra, non era stato facile, doveva ammetterlo, anzi, gli era sembrata la cosa più difficile da fare.
Aveva continuato a saltare da un letto ad un altro, ad assaporare persone diverse, ad inebriarsi di profumi sempre troppo forti o troppo dolci; ma niente, niente aveva compensato alla mancanza di Casey, niente era riuscito ad allontanarlo da quei ricordi dolce-amari.
Non si era mai sentito solo, non lo era affatto, non si sentiva solo però non si sentiva completo.
Non si era mai sentito completo, perché non aveva mai dovuto cercare qualcosa di sé negli altri, perché a completarlo era sempre stato Casey.
Lui e il suo immenso romanticismo.
Lui e i suoi sorrisi timidi.
Lui e le sue lacrime dopo ogni delusione.
Lui e i suoi dannati occhi azzurri.
Quei dannati occhi azzurri che riuscivano a fregarlo sempre, a fargli immaginare un cielo azzurro anche nei momenti di tempesta, così forte da abbattere ogni grigiore.
Non si sentiva solo, aveva solo smesso di sentirsi completo, aveva solo continuato a fissare quel cielo glicine, pensando a quanto bello invece fosse quell'azzurro terrestre, e di quanto lontano fosse.
Era stato separato dai suoi migliori amici, aveva avuto la forza di rassicurare entrambi, eppure quello che l'aveva ferito di più era la consapevolezza di sapere che niente sarebbe stato più lo stesso, mai più.
E come aveva già predetto, l'abbraccio di Christie era sempre il solito, i suoi capelli colorati e la sua colorata personalità; mentre con Casey tutto era iniziato a cambiare dall'arrivo di Matthew e in seguito di Philippe.
Come due sciocchi ragazzini avevano fatto un patto, ma Casey era sempre alla ricerca dell'amore, della persona giusta, di quel principe azzurro dall'armatura scintillante, e quel patto non era ancora mai stato preso in considerazione, non avevano mai deciso di darsi una reale possibilità.
Che idioti, innamorati l'uno dell'altro, eppure nessuno dei due l'aveva mai notato.
Marvis in balia del suo scappare all'amore.
Casey in balia del suo rincorrere l'amore sbagliato.
Marvis prese una boccata d'aria fresca, portando i suoi pensieri più lontani, più di quanto in alto potesse volare una mongolfiera.
Un giorno sarebbe riuscito a non amarlo, un giorno avrebbe smesso.
Un giorno.
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La stanza era incasinata, aveva distrutto tutto Casey, quando finalmente aveva deciso di affrontare Phil, quando aveva finalmente deciso di scontrarsi con la dura realtà.
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Saudade - Tematica Gay.
Romance"Pianeta Terra, anno 2535. Casey Dowall era finalmente stato chiamato all'appello per la partenza della navicella ZetaKT che avrebbero portato lui e i restanti terrestri sul nuovo pianeta Cassopius, dove l'altra metà della popolazione era riuscita...