V capitolo

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La donna non seppe più cosa fare, allora si buttó dalla finestra della camera da letto, e corse, e corse e corse velocemente, senza fermarsi,  con l'unico pensiero di uscire da là, di sopravvivere.
Quando stava per arrivare in città,  per uscire da quel posto, si sentì già più libera e sollevata, cominciando ad apparirle uno sorrisetto di felicità sulle sue labbra, e appena mise un piede fuori dalla foresta, ritornó indietro in quella casa, come il lag nella vita reale.
Rimase molto sorpresa e spaventata che cominciò a gridare forte e a ricominciare a correre disperatamente.
Appena uscì di casa,  inciampó rompendosi il piede destro e provó a trascinarsi, con la pioggia che cadeva fitta e il vento forte che le mise i capelli in faccia, e non potè vedere niente.
Non fece in tempo (ovvio), che arrivó l'uomo con la maschera che la prese per le mani e la trascinò con se.
Kate cercó di liberarsi ma non ci riuscì, provó a muoversi, a morderli le mani, ma niente, e l'uomo, stanco delle lamentele, si giró di scatto verso di lei e...

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