A Real Nightmare

VII capitolo

(*Questo pezzo non è adatto a gente sensibile, quindi a questi ultimi consiglio di non leggere, e passare all'ultima frase, se volete leggere lo stesso, fate a vostro peso. Sapete che la curiosità certe volte uccide?( beh, è un modo di dire).*)

Si avvicinò a lei, lentamente, accendendo la motosega ricoperta di sangue, sporcizia, forse muschio, ruggine, mentre lei cercava di liberarsi disperatamente.

Poi, quando le arrivò molto vicino, a 5 cm dalle loro facce, le cominciò a parlare.

Aveva una voce grossa, profonda, e strana, e disse cose strane che Kate non capì, poi infine finalmente parlò normalmente e chiaro, forse stava...

Disse che da lì non ne sarebbe mai uscita, nessuno è mai uscito vivo, solo quando sarebbe morta e la sua anima era libera, ma non tanto presto.

Lo disse con una voce calma, come hanno i ladri quando vogliono far finta di rassicurare la gente, ma con lo scopo di incutere paura, e lui ci riuscì benissimo.

Poi andò in un angolo dove c'era una lampada, e la accese, e la protagonista vide sua cugina, con lo scotch adesivo sulla bocca, la faccia sanguinante e senza una mano, gridò il suo nome in un pianto disperato, e Jessie continuava a muoversi, cercando di liberarsi, senza alcuna possibilità, e senza parlare.

L'uomo le tolse lo scotch dalla bocca, e disse voltandosi verso Kate: " ora guarda la fine che farai, come lei e come tutti gli altri", con un tono calmo, quasi scherzoso, e cominciò a tagliarle una gamba con la motosega, mentre lei gridava nel vedere sua cugina così, la cugina stessa che gridò dal dolore e si mosse di continuo, col rumore della carne che venne tagliata e il sangue che spruzzò da tutte le parti, anche in faccia sua e di Kate, poi dopo un po' il rumore delle ossa che si spaccavano, odore di bruciato, si fermò un attimo, e con un coltello le disegnò uno strano simbolo sul collo, e ricominciò, fino a quando la gamba le cadde a terra.

Finito, Jessie prima di morire ebbe il flashback della sua vita che le passò davanti, col momento che da piccola vide nascere sua cugina, poi al suo matrimonio, a rincuorarla quando Kate si era lasciata col marito, quando per il suo compleanno sua unica cugina le regalò un cagnolino e fecero festa per tutta la notte...

Questi ricordi passarono così velocemente nella sua testa che morì quasi subito.

L'uomo, soddisfatto del suo lavoro, spense la motosega, le accarezzò i capelli, si tolse la maschera, e le diede un bacio sulle labbra, alla donna ormai morta.

Kate non vide più dalle lacrime, era disperata, piangeva forte, urlava, chiedeva scusa a sua cugina per quello che le era successo, e riuscì a mal appena a vedere l'uomo, che si stava avvicinando a lei.

Vicino a lei, riuscì a vederlo meglio, e senza maschera, scoprendo il suo vero viso.

Era un uomo coi capelli biondi, con un occhio verde e uno azzurro, sopracciglia folte e quella destra con uno taglio, labbra sottili, volto ovale, e tagli sulle guance.

Era inquietante, faceva paura,  con quello sguardo da predatore e quel sorriso da maniaco,  misterioso.

Vicino a lei, le disse:

"È un peccato che devo ucciderti, sei una donna così bella, coi tuoi bei occhi verde smeraldo, e le tue labbra sottili come quelle di una fata..."

Lo sussurrò alle orecchie, poi ci fù un lungo silenzio che venne rotto con queste parole :

"Ho un idea, io ti ucciderò, poi terrò la tua bellissima testa nella mia camera da letto, e prima di dormire, ammirerò la tua bellezza oppure..."

Kate ebbe mille pensieri per la testa, ma il più forte era: "oppure cosa...?"

Poi, come se le avesse letto nella mente, disse:

"Oppure ti taglierò attentamente le gambe e le corde vocali, così non morirai e non potrai andartene mentre io ti guarderò per tutta la notte, e nemmeno riuscirai a svegliarmi nel sonno se mi addormenterò..."

La guardò dritto negli occhi, si avvicinò di più, le accarezzò lentamente la guancia sinistra, e la baciò sulle labbra.
La sua mano era calda, grande e ricoperta di sangue, terra...
poi improvvisamente Kate vide tutto nero...
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che ne pensate di questo librooooo?