"Non posso credere di aver accettato di scrivere questa cosa. Sono un idiota!"Harry si sporge in avanti sulla sedia con l'intenzione di sbattere la fronte sulla scrivania in modo drammatico, all'ultimo secondo, tuttavia, ci ripensa e decide di appoggiarla dolcemente. Non vuole farsi venire pure il mal di testa, ha già abbastanza problemi per adesso. Liam si affaccia dalla parte superiore del loro muro divisorio (che si potrebbe a malapena definire muro, visto che arriva all'altezza del petto di Harry) mentre mangia un panino e scorre il dito sullo schermo del suo cellulare. Non sembra capire la sua disperazione come invece Harry pensa che, in quanto suo amico, dovrebbe fare.
"Non vedo quale sia il problema" dice Liam continuando a guardare lo schermo del telefono. "Voglio dire...è il tuo lavoro, dopotutto. Nemmeno io amo ogni storia che mi presentano sulla scrivania."
Harry sbuffa, è facile parlare per lui. Entrambi hanno finito la scuola di specializzazione da tre mesi e Liam ha già trovato il lavoro dei suoi sogni. Dopo aver lavorato al New York Weekly, l'anno scorso, a tutti e due era stato offerto un posto di lavoro e entrambi avevano accettato. Liam era stato assegnato alla sezione politica che è proprio quello che voleva fare e Harry invece...Harry è rimasto bloccato a scrivere articoli di gossip su celebrità insulse e stupide. È molto lontano ancora dal giornalista che vorrebbe diventare.
"Scusami Liam, ma segnalare un provvedimento del consiglio comunale con il quale non sei d'accordo non è sicuramente la stessa cosa che scrivere cinquecento parole sull'ultima scappatella di Louis Tomlinson" ribatte Harry con disprezzo.
Nel sonno riuscirebbe a trovare cinquecento parole su qualsiasi argomento, quando invece si parla di idiozie gli sembra di doverne scrivere almeno cento mila.
Liam lo guarda disperarsi ma rimane per lo più impassibile.
"Sorridi e sopporta, Styles. Un giorno tutto questo sarà solo un ricordo, incontrerai il Dalai Lama e scriverai lunghe recensioni di libri prima che tu te ne accorga. Devi solo aspettare il momento giusto."Harry sospira, sa che Liam ha ragione: il successo arriva grazie al duro lavoro e non da un giorno all'altro. È appena uscito dalla scuola di giornalismo e la maggior parte dei suoi compagni avrebbe dato un braccio per avere anche solo l'occasione di lavorare al New York Weekly. Alla fine non tutti i lavori che ha fatto sono stati brutti e noiosi: ha assistito alla prima del film "Avengers" ed ha avuto l'oppunità di incontrare Stevie Nicks quando uno scrittore gli ha permesso di partecipare ad una festa del settore. Inoltre, può avere biglietti gratuiti per quasi ogni concerto o evento in tutta la città, anche se alla fine non ha nessuno da portare con sé, tranne Liam. Proprio nel momento in cui Harry inizia a pensare alla sua scarsa vita sociale, Ben passa accanto a lui, sembra appena uscito da una rivista di moda e profuma di dopobarba costoso. A Liam scappa un sorrisetto mentre osserva Harry inseguire l'uomo con lo sguardo.
"Che cosa c'è?" chiede Harry curioso.
"Niente" risponde subito l'amico, con un sorrisetto che racconta tutt'altro.
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That Sounds Fake But Okay || Italian Translation
FanficHarry Styles è un giornalista esordiente costretto a lavorare nella sezione Gossip di una delle principali riviste di New York. Louis Tomlinson è un famoso attore che non apprezza Harry e i suoi articoli. La storia non è nostra e diamo tutti i credi...