×Maggie×
Atterrai con un tonfo sul letto non appena mi lasciò andare.
Puntellai i gomiti sul materasso morbido sollevandomi su essi guardandolo, il suo sguardo traspariva pura lussuria, il colore dei suoi occhi era tramutato da un caramello chiaro ad uno più scuro ed intenso.
E per quanto il sole gli finisse dritto in faccia non c'erano più quelle sfumature dorate.
Sollevai una gamba appoggiando un piede sul suo petto coperto da quel poco d'inchiostro facendolo scivolare fino a finire sull'elastico dei suoi boxer che riuscii ad abbassare per quanto potei, teneva ancora i jeans slacciati.
Entrambi aspettavamo questo momento, entrambi lo desideravamo.
Uno più dell'altro.
Alzai lo sguardo su di lui che teneva i suoi occhi fissi sulla mia figura.
Ebbi una scossa di desiderio che mi attraversò tutto il corpo.Se ne accorse.
Con un scatto si protese verso di me appoggiando le mani ai lati della mia testa.
Allacciai le braccia dietro il suo collo accarezzando la sua nuca tatuata."Non trattenerti, Jase" sussurrai al suo orecchio leccandogli il lobo, il gemito strozzato che cercò di trannere gli uscì invano facendomi aver ancora più voglia di lui.
"Smettila" mi avvertì a denti stretti, il respiro che gli divenne affannoso.
Lo guardai notando i suoi occhi chiusi, cercava di riacquistare lucidità. L'avevo stuzzicato troppo al locale, avevo superato il limite.
Questo lo sapevo anche io. E nonostante tutto cercava ancora di trattenersi.
Presi in mano il suo viso, ruvido per via della barba che non si era ancora fatto e sfiorai con le mie stesse labbra le sue che le serrò subito.
"Non mi vuoi più?" feci il broncio staccandomi recitando la parte della finta ragazza offesa.
Nemmeno lui ci credette poiché scosse la testa.
Le mie mani si strinsero sui suoi capelli facendogli piegare i gomiti così che potesse avvicinarsi a me per sentire
"In questo caso andrò da Ian" sussurrai al suo orecchio e mi misi seduta per alzarmi.
Il secondo dopo la sua mano si avvolse prepotentemente attorno al mio collo portandomi giù con forza stringendo la presa.
"Tu non vai da nessuna parte" disse a denti stretti.
La mascella marcata, il petto saliva e si abbassa velocemente.
Scoppiai a ridere guardandolo in quello stato, amavo portalo al limite.
"Questo, questo è ciò che voglio" dissi alludendo al suo cambio repentino d'umore e provando a togliermi la sua mano di dosso ma la sua stretta si fece più forte, deglutii.
"La gelosia è sempre stato il tuo tallone di Achille, il tuo punto debole" risi scuotendo al testa.
Volevo vedere fino a che punto la sua pazienza poteva arrivare.
"Pure con lei" aggiunsi con un sorrisetto.
La sua mano si allentò per un momento e il suo sguardo vagò nel vuoto perdendosi, il colore dei suoi occhi mutò ritornando normale, al suo solito nocciola.
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Him&I |Jason McCann|
FanfictionPortai le mie mani sulle sue cercando di fargli allentare la presa poiché lentamente la stava facendo sempre più salda. "Cosa? la puttana non parla più ora?" rise, un ghigno si formò sul suo viso "Stupida piccola Lindemann" parlò con voce dolce e f...