×Maggie×
Era passata una settimana, una settimana da quando lui era tornato nella mia vita dopo che lo credevo morto.
Non potevo negare che il suo ritorno era stato un impatto bello forte, per di più a livello emotivo.
Quel giorno che era venuto a farmi 'visita', verso sera fui solo ritrovata. Lasciata in una stanza a meno cinque grandi, con i vestiti bagnati per l'acqua che mi era arrivata in faccia, le labbra screpolate e nuvolette bianche che uscivano ogni qualvolta respirassi.
Eppure, con tutto il freddo, non riuscivo a sentire nulla.
Tutto ciò che avevo per la testa era che mi aveva trovata, era ancora vivo e se prima stare al suo fianco era possibile paragonarlo ad un incubo questa volta sarebbe stato l'inferno vero e proprio.
Sospirai riscuotendomi dopo essermi lasciata ancora una volta trasportare dai pensieri e da lui, lentamente tutti i rumori che mi circondavano pian piano li udii nuovamente.
"Sicura che è tutto okay? È da un po' che sei strana" la ragazza dagli occhi azzurri seduta davanti a me mi scrutò attentamente con i suoi grandi occhi.
Annuii facendo una lieve smorfia giocando con il cibo senza nemmeno aver messo qualcosa in pancia.
Una mano sbattè violentemente sul tavolo facendo tremare l'acqua contenuta nei bicchieri di plastica, alzai un sopracciglio mantenendo comunque lo sguardo sul piatto.
"Allora Lindemann.." la puttana dai capelli mori prese posto accanto a me.
"Ti sei fatta scopare per bene l'altro giorno?" si stampò un sorriso in faccia alludendo alla visita di McCann posando il gomito sul tavolo e il mento sulla sua mano.
La ignorai continuando a giocare con quello che doveva apparentemente essere un puré di patate, la mia lingua inumidì le labbra e con la coda dell'occhio vidi le ragazze che avevano smesso di mangiare mirando il loro sguardo a noi, un mezzo sorriso mi scappò.
"Non ignorarmi stronza" mi spinse da una spalla, la mensa cominciò lentamente a zittirsi prestando attenzione al solito tavolo dove avveniva sempre qualcosa a causa nostra.
"Sentimi bene stronza" la mia mano si avvolse dietro la sua nuca avvicinandola pericolosamente a me, perdendo completamente la pazienza.
"Se non vuoi che ti rovini un'altra volta il tuo bel faccino del cazzo" cominciai guardandola dritta nei suoi occhi verdi.
"Questa volta con una semplice forchetta -aggiunsi impugnando saldamente la posata rigirandola verso di lei, il suo sguardo cadde sulla mia mano, deglutì riportando gli occhi su di me- Ti conviene chiudere quella tua fottuta bocca di merda, alzare il tuo culo, andartene e farti i cazzi tuoi Beer." conclusi conficcando le unghie nella sua nuca ottenendo da parte sua una smorfia di dolore e un gemito.
"Non oseresti" sussurrò, la voce incerta non credendo alle mie parole.
"Tu credi?" alzai un sopracciglio sfidandola, sollevando il braccio pronta a fare quella mossa senza nessuno ripensamento.
"Okay okay!" urlò cercando di sottrarsi alla mia presa avvolta dalla paura.
Nel mentre che cercò di allontanarsi un raggio di sole per un breve momento finì sul suo viso, i miei occhi finirono sulla cicatrice sulla sua guancia, vicino alla mandibola, piccola ma abbastanza visibile.
Sorrisi.
"Sparisci." feci una smorfia lasciandola in modo brusco girandomi verso il tavolo respirando affondo nel mentre che la sentii alzarsi e uscire.
STAI LEGGENDO
Him&I |Jason McCann|
FanficPortai le mie mani sulle sue cercando di fargli allentare la presa poiché lentamente la stava facendo sempre più salda. "Cosa? la puttana non parla più ora?" rise, un ghigno si formò sul suo viso "Stupida piccola Lindemann" parlò con voce dolce e f...