13- Leave.

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Fidanzamento.

Quella parola continuava a vorticarmi in testa senza lasciarmi via di scampo.

Ma ero stata brava.

Avevo trattennuto le lacrime, non ne avevo versato nemmeno una. Il labbro torturato, morso e tirato fino a farlo sanguinare, ne era stata la prova e vittima.

Sospirai, le mani attorno al lavabo in marmo bianco, le dita che stringevano con forza fino a diventate bianche.

Quando i miei occhi si posarono sullo specchio davanti a me ricoprente l'intera metà parete, potei leggere benissimo la delusione dipinta sul mio volto.

Un altra volta, mi ero fatta influenzare da lui.
Un'altra volta, gli avevo permesso di entrare nella mia vita.
Un'altra volta, si era preso gioco di me.

Quando chiusi gli occhi abbassando il viso, il ricordo di noi due che litigammo pesantemente, tempo fa, mi colpii in pieno innondandomi e stravolgendomi nuovamente.

Lasciai andare l'aria trattenuta riaprendo gli occhi, dovevo andarmene da lì, e in fretta. Sentivo come se quelle mura, tutta quella villa, mi stesse pian piano risucchiando e si stesse chiudendo attorno a me.

La porta del bagno alle mie spalle venne aperta e ne uscii una ragazza.

Quella ragazza.

Abbozzò un sorriso quando mi affiancò portando le mani sotto il getto dell'acqua per lavarsele.

"Con-congratulazioni" d'un tratto il cuore prese a battermi in modo inumano saltandomi in gola, aumentai la presa attorno al marmo cercando di calmarmi.

Come se fosse stato facile, era davanti a me colei che sarebbe stata presentata a tutti d'ora in avanti come: la ragazza ufficiale di Jason McCann.

"Scusa?" aggrottò la fronte chiudendo il rubinetto.

Se voleva testare la mia pazienza era definitivamente il giorno sbagliato ed il momento, decisamente, sbagliato.

"Per il fidanzamento con McCann" strinsi i denti, puntando lo sguardo sul suo attraverso lo specchio, guardandola.

"Ah" ridacchiò abbassando lo sguardo asciugandosi le mani.

Alzai un sopracciglio.

"TI stai confodendo" si appoggiò contro il lavandino dando le spalle allo specchio, così che i miei occhi guardassero i suoi lunghi capelli lisci scuri "sarà mia sorella Katherine a star con lui, io sono Elena" mi porse la mano voltandosi verso di me.



°°°



Dove diamine si era andata a cacciare?

Avevo provato a seguirla quando se ne era andata ma immediatamente, quasi come se fosse fatto apposta, una marea di gente mi accerchiò congratulandosi per la notizia appena diffusa.

Avevo sorriso forzatamente ringraziando tutti, trattenendomi dal mandarli a quel paese quando poi chiamarono lei e cominciò una sessione di foto fino a non finire. Ignorai il suo modo di toccarmi, ignorai il suo sguardo persistere per cercare il mio e quando finalmente la ricompensai non ignorai affatto che al posto di vedere i suoi occhi castani vidi degli occhi verdi pieni di delusione.

La mano che era avvolta attorno al suo fianco la spostai velocemente, quasi come se scottasse.

Era sbagliato.



"L'hai vista?" afferrai rudemente l'avambraccio di mio cugino guardandolo in faccia.

"Chi? La tua ragazza?" ghignò "è proprio là" indicó con l'indice alle mie spalle.

Him&I |Jason McCann|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora