40 (prima fine)

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Posai il telefono.

Mi mancava da impazzire..

Il giorno dopo della sua scomparsa non so che mi prese ma probabilmente preso dalle mille emozioni che provavo lo dissi a tutti: cazzo sono gay. Si. E non me ne vergogno, non mi vergogno dei miei sentimenti. Dei sentimenti che provo per Yoongi, okay!?

A scuola la gente iniziò a non calcolarmi più, non venivo bullizzato perché avevo parecchia massa muscolare a differenza dei miei compagni ma ogni tanto qualche battutina e risata alle mie spalle la sentivo...

Mio padre non mi accettò e appena dissi quelle parole prese quella troia di sua figlia e tornò da dov'era venuto. Cosa che non mi toccò affatto.

Mia madre invece si mise a piangere... probabilmente era delusa o disgustata da ciò ma non mi sbattè fuori casa... certo, ora non parliamo praticamente più tranne se dobbiamo dirci cose strettamente necessarie... ma non importa...

Mi sdraiai sul letto e chiusi gli occhi.

Mi scese una lacrima... ascoltavo il mio respiro... un suono così leggero e allo stesso tempo così solo... mi mancava il respiro di Yoongi... mi mancava tutto di lui. Stavo letteralmente impazzendo. Non so più cosa fare.

Avevo bisogno di lui cazzo.

Scoppiai a piangere... mi alzai e mi diressi verso il bagno chiudendomi a chiave.

Mi misi difronte allo specchio.

J《guardati Jimin, sei così inutile ed insignificante senza di lui. Ma sai cosa? LUI NON C'È PIÙ, STUPIDO!》

Abbassai lo sguardo e vidi le forbici... stavano lì... le afferrai e mi accovacciai per terra.

J《avevo solo lui... Ora non ho più niente...》

Presi un bel respiro e tagliai tutto il polso.

Chiusi gli occhi e mi sdraiai a terra completamente in una pozza di lacrime e sangue...

Con le ultime forze sussurrai.

J《scusami...

I'm Not Gay.    |YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora