Indossavo una gonna ed un maglioncino,i capelli li avevo lasciati in una lunga treccia. Mentre aspettavo l'arrivo di Mia,Sergio,Marcelo,Luka e Marco. Stasera avremmo cenato tutti assieme come facevamo spesso. Avevo sentito Antoine in chiamata l'ora precedente e a Mia avevo raccontato tutto questo pomeriggio,a pranzo.
Quando la cena fatta da me era tutta pronta e preparata in tavola,il campanello suonò.
"Buenas Tardes." Ci salutiamo tutti per poi accomodarci a tavola.
"Allora,com'è andata ieri a lavoro? Hai detto di esser rimasta fino alla sera tardi." Dice Luka improvvisamente,facendo quasi strozzare me e Mia che ci guardiamo. Per fortuna gli altri sembrano non accorgersi di nulla. "È andato tutto bene,solite cose, è venuta una modella." Improvviso,e per fortuna si limita ad annuire e cambiamo argomento.
"See" urla Marcelo dopo aver battuto per l'ennesima volta Luka a fifa,mentre Marco e Sergio li fanno spostare,essendo il loro turno.
"I soliti." Alza gli occhi al cielo Mia mentre faccio spallucce. "Brie! Mi sono dimenticata di dirti una cosa importantissima." Dice improvvisamente e le faccio cenno di continuare,curiosa. "Sergio mi ha chiesto di andare a convivere." Dice scandendo l'ultima parola. Sbarro gli occhi e le tiro una sberla sulla spalla. "Perché non me ne hai parlato prima?" Dico quasi irritata. "Scusa! Come facevo? È successo questo pomeriggio." Annuisco. "Antoine l'hai sentito dopo la notte speciale?" Dice,prendendo tutta la mia attenzione a sentire quel nome. "Shh. Comunque si,mi ha chiamata prima." Sorrido pensando a qualche ora fa. "Preparami un caffè,vah." Ride Mia,guardando il mio sorriso da ebete.
Qualcuno bussa alla porta,costringendomi ad allontanarmi dai fornelli. "Puoi controllare?" Dico indicando il caffè e Mia annuisce,mentre mi avvio alla porta. "Chi è a quest'ora?" Chiede Luka,che non perde tempo a starmi dietro mentre apro la porta,e quasi voglio sprofondare. Nel letto. Sotto le coperte. Si può fare?
"Antoine.." sussurro incredula con Luka alle spalle. "Che cazzo fai tu qui?" Dice Luka,avvicinandosi subito al francese. Lo sguardo di Antoine si irrigidisce e finiamo fuori in giardino,mentre ci raggiungono anche gli altri. "Sono venuto a trovare la mia ragazza,ecco cosa ci faccio qui." Risponde Antoine,peggiorando la situazione. Guardo Mia ed è incredula quanto me. "La tua ragazza? Mia sorella non è la tua ragazza! Devi starle lontano,hai capito?" Quasi urla Luka avvicinandosi sempre più a lui.
"Peccato che tua sorella me la sia portata a letto." Sogghigna Antoine,umiliandomi davanti a tutti gli altri. Luka non perde tempo a sferrargli un pugno in pieno viso e subito dopo si buttano per terra,prendendosi a pugni. "Basta! Andatevene via! È abbastanza!" Urlo a vuoto,vengo completamente ignorata. Per fortuna i ragazzi intervengono,dividendoli.
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Control | Griezmann
Short Story"I suoi occhi incontrarono i miei e un brivido mi percorse la schiena,mi sentivo piccola sotto il suo sguardo."
