Guardai la luce filtrare dalla finestra e prendere spazio nella stanza. Ero avvolta nelle coperte che non erano le mie,mi voltai e trovai uno spazio vuoto accanto a me. Riconosco la sua stanza. Cerco il mio telefono che trovo nel comodino accanto al letto e trovai dei messaggi da Luka e Mia che decido di aprire dopo,usare il telefono appena sveglia non è una delle mie cose preferite da fare. Decisi di scendere di sotto,in cucina,dove non trovo nessuno. Sentii una porta del corridoio aprirsi e quando mi voltai lo trovai a guardarmi poggiato sullo stipite della porta. "Buongiorno." Lo salutai,mentre un sorriso prese spazio sul mio viso appena lo vidi. Il giorno prima ci eravamo esplicitamente detti di esserci innamorati l'uno dell'altra,ed eccoci qui. "Giorno." Risponde,avvicinandosi per salutarmi con un bacio che ricambio subito. Gli scompiglio i capelli mentre si siede accanto a me. Verso il caffè nelle tazze ad entrambi. "Oggi ho la partita e verrai con me. Ci sarà anche Mia." Dice,per poi bere un sorso dalla sua tazza. "Certo,capo." Ridacchio. "Allora dopo sento Mia per mettermi d'accordo." Dico,cercando il telefono quando poi mi ricordo di averlo lasciato di sopra. "Ti porto io alle 16." Afferma,mentre appoggia una mano sulla mia coscia. "Sissignore." Scherzo di nuovo,mentre appoggia le sue labbra sulle mie. Non sono ancora abituata a tutto ciò. Durante il bacio sentiamo la fastidiosa suoneria del mio telefono dal piano di sopra. "Vado a vedere chi è." Dico staccandomi di malavoglia per poi avviarmi verso le scale. "Io vado in doccia." Lo sento dire mentre arrivo in camera sua dove trovo il mio telefono e trovo il nome di Mia sullo schermo."Griezwomann,da quanto tempo. Sei sparita ieri sera,deduco che sia andato tutto bene." Inizia con la sua parlantina. "Si,è andato tutto bene. Beh,dopo dobbiamo incontrarci alla partita,signorina Ramos." Scherzo mentre mi guardo allo specchio cercando di sistemarmi i capelli. "Eh già. Ci incontriamo alle 16 fuori dallo stadio. Indovina la squadra avversaria!" Esclama. "Non lo so.. dimmelo tu." La sento sbuffare. "Barcellona. Ci sarà Philippe."
"E chissene importa? Comunque,dopo non ho nulla da mettermi,sai com'è non sono a casa mia." Dico,sedendomi sul letto. "Ma sei scema? C'è la sua maglietta dell'atletico!" Dice con fare ovvio. "Brie!" Sento Antoine chiamarmi dal bagno e la saluto in fretta. "Mia ora devo andare,ci vediamo dopo,ciao!" Attacco in fretta e vado fuori la porta del bagno. "Anto,mi hai chiamata?" Chiedo. "Ehm si,ti dispiacerebbe prendermi l'asciugamano bianca che è nell'armadio in camera mia?" Penso al fatto di lui dall'altra parte della porta senza vestiti e penso di esser diventata color porpora. "Si certo." Mi avvio in camera sua,verso il suo armadio dove trovo subito l'asciugamano da lui richiesta. Busso alla porta con l'asciugamano tra le mani. "Tel'ho portata."
"È aperto." Dice e dopo aver preso un lungo respiro apro la porta del bagno. Per fortuna,o per sfortuna, il vetro della doccia non mi permette di vedere. Mi avvicino e apre una fessura,gli passo l'asciugamano e mi perdo a guardarlo. È ricoperto di goccioline ed ha i capelli bagnati. Okay,sono sopravvissuta,non so come,ma sono ancora qui. "Grazie." Mormora mentre io mi volto,pronta ad andare chissà dove lontano dal bagno quando sento la sua voce alle mie spalle. "Dove vai?" Mi volto,trovandolo solamente con quell'asciugamano in vita. "Ehm..in realtà,da nessuna parte." Rispondo nervosa. "Non imbarazzarti,insomma,mi hai già visto." A quel ricordo penso di diventare bordò. "Non mi imbarazzo! È solo che.." mi blocco,non sapendo come continuare la frase. "È solo che?" Scuoto la testa. "Nulla."Dopo aver fatto anch'io una doccia calda sono pronta,indosso la sua maglietta col numero sette e la scritta griezmann e i miei jeans neri. "Sei pronta?" Mi chiede,accanto a me. "Si,andiamo." Sorrido per poi lasciargli un bacio sulle labbra.
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Control | Griezmann
Krótkie Opowiadania"I suoi occhi incontrarono i miei e un brivido mi percorse la schiena,mi sentivo piccola sotto il suo sguardo."