Guardo il ragazzo dormire ancora accanto a me mentre la luce ha già preso spazio nella stanza. Lo guardo stropicciarsi gli occhi per poi alzarsi,quando li apre. "Cosa ci faccio qui?" Chiede,guardandomi.
"Ieri notte ti sei presentato qui." Mormoro,sedendomi. "Non ricordo nulla." Sospira,passandosi una mano fra i capelli. "Diciamo che non eri sobrio.." gli spiego. "Cazzo,fantastico." Fa per alzarsi ma appoggio una mano sul suo braccio. "Antoine,resta."Rimane a guardarmi negli occhi per qualche secondo,in silenzio. Non ottengo risposta poiché veniamo interrotti da una chiamata dal suo telefono a cui risponde sbuffando subito dopo.
Decido di andare in cucina per lasciargli spazio ma è inutile perché c'è l'eco in casa.
"Erika,dimmi.." sbotta,sembrando infastidito. Erika deve essere lei. "No ascolta,non mi importa. Abbiamo sbagliato a far pace." A quelle parole il mio cuore perde battiti e quasi mi faccio sorprendere a sorridere come un ebete,da sola.
"Tutto apposto?" Gli chiedo mentre preparo del caffè per tenermi indaffarata. "Si,ascolta. Non so cosa ti abbia detto stanotte ma non capisco come tu riesca a parlarmi come se nulla fosse,dopo come ti ho trattata." Sospiro,sentendo quella frase e rispondo con quello che penso. "Non lo so neanche io,sai? Non riesco ad arrabbiarmi con te." Verso il caffè in due tazze quando mi fa voltare,prendendomi le mani,guardandomi intensamente negli occhi.
"Ti chiedo le mie più sincere scuse. Non meriti di essere trattata in quel modo." Un sorriso prende spazio sul mio viso e mi bacia,senza dire più nulla. Ed ecco che Antoine recuperò il mio cuore,lo aggiustò dopo averlo precedentemente fatto a pezzi."Smettila!" Dissi tra le risate,mentre il francese non si decideva a smettere di farmi il solletico. "Aspetta,mi stanno chiamando!" Esclamai,indicandogli il telefono e ringraziando anche il cielo. Per sfortuna,se ne fregò e continuò a farmi ridere come una deficiente. "Eddai,non mi faccio sentire da una giornata intera!" Fortunatamente a quella frase mi lasciò,così che io potei rispondere a Luka.
Si,quella giornata era rimasto da me e non ero mai stata così felice.
"Briana! Eri sparita." Dice mio fratello appena rispondo, mentre Antoine origlia,appoggiato sulla mia spalla.
"Lo so,scusa. Sono stata impegnata con il lavoro oggi.. stavo andando a dormire." Invento mentre mi riempie di baci sul collo,facendomi rabbrividire. "Oh,okay!allora buonanotte sorellina,ti voglio bene."
"Notte Luka,ti voglio bene."
"Finalmente." Mormorò appena staccai per poi prendermi e riempirmi di baci.Era l'una passata ormai ed eravamo a letto. La mia testa era appoggiata al suo petto,mentre eravamo avvolti tra le coperte. "Sei l'unica cosa vera che mi sia capitata." Mormora. "Credo di starmi innamorando di te,Antoine Griezmann." Confesso,lasciandomi andare completamente. Ed è li che tutto successe,la notte che non avrei mai dimenticato.
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Control | Griezmann
Short Story"I suoi occhi incontrarono i miei e un brivido mi percorse la schiena,mi sentivo piccola sotto il suo sguardo."