"Ciao françois!" Saluto il mio collega prima di uscire. Trovo Marco in auto ad aspettarmi,sorridente come sempre."Ehi piccoletta!" Mi saluta quando entro in macchina. "Hey!"
"Com'è andata a lavoro?" Mi chiede mentre mette in moto l'auto per poi partire verso il ristorante.
"Bene grazie, tu avevi gli allenamenti,vero?"
"Si,ho finito un ora fa." Annuisco.
Per il resto del tragitto ci ritroviamo a cantare insieme canzoni alla radio."Cosa desiderate ordinare?" Ci chiede il cameriere quando prendiamo posto ai tavoli. "Due pizze margherita per favore."
"Sei diventata più bella." Dice improvvisamente,facendomi sorridere.
"Beh grazie,anche tu non scherzi."Marco è sempre stato sincero e vero e per questo le persone arrivavano ad odiarlo,per un solo motivo: non sono abituati ad avere accanto una persona vera.
"Nah,io sono come sempre." Fa spallucce mentre il cameriere ci porta le pizze. "Ma che dici! Beh sull'altezza non hai torto." Ridiamo e nel mentre il mio sguardo cade all'entrata del ristorante. "Diamine." Sbotto quando riconosco Antoine con quella ragazza. Sento come se mi avessero appena pugnalato nello stomaco. Mi nota e distolgo subito lo sguardo,facendo un respiro profondo cercando di calmarmi.
"Se avessi saputo che sarebbe venuto non ti avrei portata qui,mi spiace.." dice Marco e sforzo un sorriso.
"Non fa niente,non è colpa tua. Mi stanno chiamando,arrivo subito." Invento una scusa per poi andare in bagno,ma quando sto per chiudermi dentro sento una presa al polso che mi fa voltare ed ecco che trovo quegli occhi di ghiaccio."Briana." Soffia sulle mie labbra,sogghignando,quasi non lo riconosco. Lo allontano da me facendo un espressione disgustata. "Che vuoi ancora?"
"Voglio te,ecco cosa voglio. Non puoi rimpiazzarmi con Marco,non potrà mai farti provare quello che ti faccio provare io." Aveva maledettamente ragione. "Io non devo rimpiazzare nessuno! Perché sei qui? Non lasciare la tua fidanzata ad aspettare." Sbotto cercando di essere il più indifferente possibile. "Sei gelosa,non è cosi?"
"Vaffanculo,Antoine!"Lo lascio li,nel bagno e ritorno al tavolo con Marco mentre ignoro,difficilmente,le continue occhiate di Antoine.
Feci l'ultimo tiro e spensi la sigaretta,lasciandola nel posacenere. Non mi definisco una fumatrice,lo faccio raramente,la sera specialmente. Mancano dieci minuti a mezzanotte,ero fuori nel terrazzo nonostante il gelido freddo di dicembre,solo per osservare le stelle. Sono sempre stata affascinata da questa città,la sera è ancora più bella: gli alti palazzi,le luci e il cielo come sfondo.
Due ore prima ero stata in chiamata con Mia,che non aveva smesso di parlare di Sergio e della giornata passata con lui. Quei due stavano da pochissimo tempo assieme eppure sembrano quasi sposati. Sono quella coppia che ti fa venire quel pizzico di tristezza quando la incroci per strada,quella che ti fa sorridere e ti fa pensare 'un giorno sarò felice anche io.'
Mi distolgo dai miei pensieri quando sento qualcuno bussare ininterrottamente alla porta di casa,facendomi sussultare.
Chi diavolo è che bussa nel pieno della notte alla porta di casa mia?
Penso mentre mi avvio verso la porta,data l'ora decido di sbirciare dalla finestra e sbatto ripetutamente le palpebre,credendo di essermi appena immaginata la scena davanti a me.
"Antoine..? Che fai qui? Entra,starai congelando." Faccio entrare il francese,ha gli occhi lucidi e i capelli abbastanza disordinati:è bellissimo.
"Sei ubriaco.." mormoro appena lo vedo barcollare e sento il forte odore di alcool. "Brie.." appoggia delle dita sulle mie labbra che rimuove subito dopo,per poi sospirare.
"Posso dormire accanto a te,solo per stanotte?"
Mormora,con lo sguardo basso.
Mi siedo sul divano e lui non perde tempo a seguirmi,poggiando la testa sulle mie gambe."Vorrei averti tutta per me." Mormora,mentre gli accarezzo i capelli ricci. "Shh.." sussurro,mentre mi innamoro sempre di più mentre sono incatenata ai suoi occhi.
"Non sai quanto mi da fastidio vederti accanto ad Asensio." Sbotta,improvvisamente.
"Meglio che non parlo." Sospiro,scuotendo la testa,mentre i nostri sguardi non si interrompono. "Lei non è te."A quelle parole mi luccicano gli occhi mentre guardo il ragazzo davanti a me addormentarsi.
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Control | Griezmann
Historia Corta"I suoi occhi incontrarono i miei e un brivido mi percorse la schiena,mi sentivo piccola sotto il suo sguardo."