Capitolo 24- Grace

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La mattina seguente quasi butto un urlo vedendo delle occhiaie spaventose contornarmi gli occhi. Ho passato tutta la notte a pensare una qualche scusa per Kevin ma credo che per il momento non dirò niente.

È stato uno sbaglio, un orribile e allo stesso tempo incredibile sbaglio.

Mi trucco leggermente per non sembrare un morto ambulante e quasi sembro un'altra. Soddisfatta, infilo un paio di jeans, una canottiera bianca e un cardigan camosciato.

Nicole mi scrive che ci vediamo direttamente in aula, perciò passo a prendere un caffè anche per lei, conoscendo il suo amore per questa bevanda. Arrivo comunque in anticipo quindi vado abbastanza lentamente.

«Ciao, ti chiami Grace, giusto?»dice una voce maschile. Mi giro e vedo uno dei gemelli Wolf che viene verso di me.

«Si, Chris, vero?»

«Esatto. Vieni alla partita di football sabato prossimo?»chiede. Andare alla partita significa rivedere anche Kyle e non mi sembra il caso di vederlo così spesso.

«Ah no, mi spiace»

«Peccato, mi eri simpatica. Beh, se cambi idea sai dove trovarci. Ci vediamo in giro»dice andando via.

In aula Nicole è già seduta. Mi ringrazia di averle portato il caffè. «Mi sembri diversa oggi», osserva mentre mi siedo.

«Forse perché mi sono truccata più del solito»ribatto, e lei mi fa l'occhiolino.

Proprio quando la giornata inizia a farsi piacevole, e ho smesso di pensare a Kyle, bussano alla porta.

Si siede dietro di me, in seconda fila. Oggi ha una maglietta bianca che lascia trasparire i tatuaggi. In genere ho sempre odiato piercing e tatuaggi ma in questo periodo mi stanno piacendo, cosa abbastanza strana.

Distolgo subito lo sguardo e, come al solito, tiro fuori il quaderno.

«Grace»bisbiglia mentre il professore inizia a parlare.

No, non rispondergli. Lascialo stare.

«Grace?»ripete a voce più alta.

«Stai zitto Kyle, sto cerando di ascoltare»rispondo tra i denti.

«Oh ma dai!»esclama in tono divertito.

«Dico sul serio Kyle, stai zitto»ribatto acida.

«E va bene, fa' come ti pare»dice con altrettante freddezza.

Nicole mi rivolge un'occhiata interrogativa ma le faccio segno di spiegare tutto dopo, e la lezione comincia.
                                
                                 ****

Alla quarta ripetizione, pochi giorni dopo, quasi voglio sprofondare quando lo bacio per la seconda volta. La cosa strana è che io sono stata a baciarlo per poi non parlargli di nuovo, come una vigliacca.

Per l'intera settimana mi sono truccata leggermente ma tutto questo per colpa delle occhiaie che non mi abbandonano. Sabato mattina mi convinco di aver dimenticato Kyle...finché tutti iniziano a parlare della famosa partita di football.

Quando arrivo alla settima persona che mi chiede se sarò alla partita, decido di trovare una scusa vera che mi impedirà di parteciparvi. Telefono a Kevin.

«Ciao Grace!»mi saluta amorevolmente. Era da parecchio che non ci sentivamo e la sua voce mi era mancata.

«Pensi di riuscire a liberarti per me stasera?»gli domando.

«Grace, ora sono a scuola, poi ho gli allenamenti e...»

«Ti prego Kev, mi manchi tanto...»

«Beh, certo che sì. Vengo, Grace»

«Ti amo »gli dico, sorridendo.

«Anche io»ricambia e riaggancia. Ormai non posso più andare a quella partita.

TOGETHER (#wattys2020)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora