TOGETHER (#wattys2020)

Capitolo 17- Grace

Il giorno seguente arriva subito e con questo anche il compito di matematica.
È normale fare un compito dopo nemmeno una settimana? No che non lo è ma quel professore è un pazzo, è un pazzo!

Nicole è più stanca del solito, cosa ben visibile viste le spaventose occhiaie. Di solito è sempre impeccabile, truccata e curata. Quella struccata o con poco mascara sono io!

«Nico, che ti è successo?»le domando, appena ci salutiamo.

«Non sono riuscita a dormire. I miei genitori hanno litigato per tutta la notte, tenendo sveglia anche me. Credo che si separeranno prima o poi»dice abbattuta.

Mi dispiace vederla così, soprattutto perché i suoi sono l'unica parte della famiglia che le è rimasta. Suo fratello era un bellissimo ragazzo: biondo, occhi azzurri, con un fisico da urlo. Ho anche avuto una cotta per lui, ma è durata ben poco vista la sua fama da playboy. Finito il liceo, dove era il più popolare, si è arruolato nell'esercito. Purtroppo dopo essere partito per la Siria per una missione non è poi tornato.

Dopo questa perdita Nicole era praticamente morta. Non mangiava, non parlava, restava nel letto a guardare o meglio fissare la foto del fratello. Era il suo idolo e credo lo sia tutt'ora. Sta di fatto che sono riuscita a farla vivere ancora, diventando come una sorella per lei, o almeno così mi definisce. Per me sicuramente lo è visto che mi conosce più lei della mia famiglia.

«Mi dispiace così tanto...Come mai hanno litigato?» La abbraccio cercando di darle un po' del mio conforto.

«Hanno chiamato oggi pomeriggio, era l'esercito. Dicono che hanno ritrovato l'aereo che si è schiantato tre anni fa in Siria, sul quale stava Caleb. Inutile dire che mia madre ha riaperto quella ferita, dando la colpa a mio padre di averlo convinto a farlo arruolare nell'esercito»dice con la voce incrinata.

«Quindi potrebbe essere vivo?»chiedo sconvolta.

«Si, no...non lo so! Non sono più sicura di niente ora»singhiozza.

«Vedrai che scopriremo la verità e i tuoi non si lasceranno»cerco di rassicurarla.

Al suo posto credo che sarei rimasta a casa oggi. Cavolo suo fratello potrebbe essere vivo!

«Andiamo prima che prenda una nota in matematica»dice, asciugandosi le lacrime.

La trascino via entrando in classe appena prima che il prof entri. Fa l'appello e distribuisce i compiti.

Dopo un'ora e numerose richieste di aiuto da parte dei miei compagni, consegno il foglio soddisfatta del mio lavoro. Impiego tante ore a studiare quindi se ottengo un risultato positivo sono più che felice e questo mi motiva a migliorare.

Usciamo, dopo sette ore di lezione, dall'inferno e mi preparo psicologicamente a passare un altro pomeriggio da sola.

I miei genitori sono parecchio impegnati in questo periodo di settembre.

Entro in casa e la prima cosa che faccio è mettere una maxi felpa, un paio di leggings e le mie calze lunghe. I capelli finiscono in una crocchia disordinata mentre mi strucco delicatamente.

Mi prende quasi un colpo quando sento il campanello suonare. E adesso chi è?

«Signorina c'è il suo fidanzato. Li faccio entrare?»mi richiama Grete.

Urlo un 'si' mentre mi precipito da lui.

Quando lo vedo in tutta la sua bellezza gli salto praticamente addosso.

Mi prende in braccio avvolgendo le mia cose con le sue braccia muscolose mentre porto le mia braccia intorno al suo collo.

«Cos'è, ti sono mancato?»ridacchia dandomi un bacio sul naso.

«Si, tanto»dico e lo bacio.

Le sue labbra sono soffici e morbide contro le mie leggermente irritate dal cambio costante di temperatura. Sanno di cannella e questa è una delle mie fragranze preferite da quando sto con lui.

Cammina per tutti il corridoio fino ad arrivare alla mia camera. Chiude la porta con il piede mentre mi sdraia sul letto.

«Mi...sei....mancata...tanto»dice ad ogni bacio che mi da.

«Anche tu»

E mentre ci rotoliamo nelle coperte, tra baci e gemiti, mi ricordo che domani è sabato, il che significa che andremo ad una cena di lavoro.

Cerco di non pensare agli impegni e mi concentro su di lui e su come mi faccia sentire.