Capitolo 31- Grace

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Salgo nella limousine ferma davanti alla scuola. Appena chiudo lo sportello l'auto sfreccia e capisco che al suo interno c'è Christopher, uno degli autisti di mia madre che corre sempre. Speravo che mi venisse a prendere lei ma, come al solito, ha mandato qualcun altro.

Non è mai venuta a prendermi ora che ci penso. Già da quando ero piccola mandava sempre gli altri e questo non solo a scuola. A casa o giocavo con Nicole o con le babysitter, di certo non giocava lei.

Da un lato mi dispiace di non aver avuto un'infanzia normale come tutti i bambini hanno avuto: con un padre e una madre presenti. Dall'altro però mi metto anche nei panni dei miei e dubito che sia stato facile crescermi con tutto il lavoro che hanno. Di fatto io non ero programmata ma quando il mio nonno paterno ha saputo della mia nascita non ha voluto sentire ragioni: dovevo nascere e diventare una futura erede del patrimonio di famiglia.

Mio nonno Alfred, padre di mio padre, era un uomo molto severo e rigido. So che mio padre ha preso da lui ma è leggermente diverso. Il nonno ha sempre sognato avere una figlia femmina ma sfortunatamente dopo mio padre la nonna è morta e non ha voluto risposarsi. Diceva che era irrispettoso nei suoi confronti e così non hanno potuto avere più figli. Quando dovevo nascere io voleva quasi mettersi a ballare dalla felicità.

Giocavamo sempre insieme quando era possibile e quando non c'erano i miei. Mi viziava in tutti i modi ma soprattutto mi dava un affetto che non ho mai trovato da un'altra parte. Era fantastico, simpatico e dolcissimo con me. Purtroppo sette anni fa è morto a causa di un tumore ma sono riuscita a passare con lui anche l'ultimo secondo.

Ricordo ancora le ultime parole che mi ha detto: " Di certo non saranno i genitori migliori del mondo ma ricorda che, anche se non lo dimostrano, ti vogliono un bene dell'anima e sono pronti a dimostrartelo. Se ti infastidiscono per fammi un fischio che lo metto io in riga a tuo padre". Rise di gusto dopo quelle parole e trascinò in quella risata anche me prima di fare l'ultimo respiro e prima di farmi fare una promessa.

"Grace promettimi che cercherai di essere felice sempre. Il sorriso non te lo deve togliere nessuno e soprattutto quando ti fidanzati fai vedere chi comanda. Spero che avrai un bellissimo futuro anche senza di me, bambina mia. Promettimi che cercherai l'amore vero e quando lo riconoscerai dall'accelerazione del battito, dal tuo corpo che si risveglia e mette in allerta tutti i sensi, proprio in quel momento pensa a me e buttati a capofitto in quest'esperienza, anche se rischi di urtare contro gli scogli"

Inutile dire che pensare a quelle parole porta sempre con sè qualche lacrima ma devo essere forte, se non per me almeno per lui.

La voce di Christopher mi distrae da tutti questi pensieri sia belli sia dolorosi.

«Signorina la porto a casa?»mi dice dalla finestrina che ci separa.

«Si si»affermo.

Tornata a casa mangio velocemente un panino e mi butto sul letto, cadendo tra le braccia sicure di Morfeo.


A svegliarmi dal mio sonnellino ci pensa il telefono che suona a causa dei messaggi continui.

Da Marcus Turner a te:
Ehi Grace

Da Marcus Turner a te:
Ci sei??

Da Marcus Turner a te:
Grace mi sto preoccupando!!😰

Da Marcus Turner a te:
Grace ma i messaggi non li leggi proprio o non vuoi rispondere?!

Da Marcus Turner a te:
Ti volevo chiedere solo se ti andava di uscire con me oggi o domani.

Da Marcus Turner a te:
Sono stato troppo diretto?

Da Marcus Turner a te:
Ma sei arrabbiata con me per caso?

Da Marcus Turner a te:
Grace si può sapere perché non mi rispondi?!

Sbuffo nel leggere tutti questi messaggi e digito velocemente qualcosa.

Da te a Marcus Turner:
Stavo dormendo e mi sono svegliata adesso. Oggi non ho voglia di uscire perché, come ti ho già detto a scuola, non mi sento molto bene. Domani sarò impegnata con Kyle. Sarà per un'altra volta.

Non capisco questo avvicinamento da parte di Marcus nei miei confronti.

Ma lo sa che sono fidanzata o no?

Da Marcus Turner a te:
Ancora con quel Kyle? Preferisci lui a me?😵

Nel leggere questa frase il sangue mi arriva al cervello.

Da te a Marcus Turner:
Di certo non devo dare spiegazioni a te. Faccio ripetizioni con Kyle non ci esco mica. Ma poi fatti gli affari tuoi!

Forse sono stata un po' troppo dura ma è ciò che penso e di certo non dovrebbe essere così invadente.

Da Marcus Turner a te:
Perdonami se ti ho infastidito in qualche modo. Scherzavo eh!😂😅

Da te a Marcus Turner:
Non capisco il tuo senso dell'umorismo allora. Ciao!

Invio e chiudo il telefono lanciandolo sui cuscini.

Non sopporto quando qualcuno si intromette così nella mia vita e giudica le mie scelte. Anche se è un scherzo, a me Marcus così non piace. Veramente non lo sopporto proprio e forse dovrebbe iniziare a capirlo anche lui.

TOGETHER (#wattys2020)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora