Jungkook p.o.v.
"Che ne dici del cuoco?" Io e Tae stavamo sdraiati sul mio letto, io con il giornale in mano per cercare qualche annuncio di un lavoro e lui spaparanzato sulle mie gambe con il telefono tra le mani intento a giocare. "Non so cucinare!" disse brontolando senza distogliere lo sguardo dal gioco "Imparerai no?" dissi io ridendo "L'infermiere? Sarebbe il lavoro perfetto per me"disse con uno sguardo malizioso "Smettila Tae! Non scherzare" "Ma io non stavo scherzando"disse ridendo "Se ti lasciassi da solo per un giorno stermineresti l'intera razza umana!" Alla mia esclamazione Taehyung iniziò a ridere come un pazzo e così anch'io,poi continuammo a cercare qualcosa o per meglio dire IO continuai a cercare.
Girando pagina mi ritrovai difronte ad un lavoro perfetto per noi "Ehi che ne dici dei camerieri?" quasi esclamai "I camerieri? Credevo che tu puntassi al meglio,non ad un lavoro sporco" disse quasi schifato "Non è sporco! Il locale si chiama Cafe City Hall e si trova a circa 500 metri da qui, dice anche che non serve così tanta esperienza, è perfetto per noi!" "Cavolo,sono davvero così disperati!" "Zitto! Andiamo dai" lo spinsi giù dal letto facendolo rotolare sul pavimento dove spinse anche me e cademmo entrambi "Dove andiamo?" "Ma come dove?! Al locale no?" "Adesso?!" "Si, altrimenti ci rubano il posto" Ci alzammo e con la macchina di Yoongi andammo in questo locale; era molto capiente con le finestre grandi e un grosso bancone in fondo alla sala dove servivano il caffè. Io e Tae scrutammo ogni singolo essere vivente nella stanza fino a quando una ragazza dai capelli lunghi e corvini,molto più bassa, si avvicinò, stranamente con cautela, e provò ad attirare la nostra attenzione. Il suo tono di voce era abbastanza basso ma fortunatamente per quelli "come noi" non era un problema, così ci girammo. Alzò lo sguardo verso di noi e iniziò a parlare: "Che cosa posso fare per voi?" disse con la voce più dolce che riuscisse a fare "Vorremmo parlare con il proprietario" disse Taehyung sorridendole La ragazza si tranquillizzò un po' e ci dissi che il proprietario non era lì ma sarebbe arrivato a momenti così ci invitò a sederci e prendere qualcosa. "E' bello questo posto vero Tae? Tae?!" mentre parlavo lui continuava a guardare quella ragazza che stava servendo ai tavoli, così gli diedi un calcio da sotto il tavolo. "Aish!" mi guardò sconcertato "Perché mi piccchi?!" "Smettila di guardare quella ragazza, non voglio avere problemi già il primo giorno di lavoro" "Perché pensi sempre al peggio? La stavo solo guardando" rispose poi appoggiando il gomito sul tavolo. "Siamo cresciuti insieme e ti conosco molto bene. Siamo come fratelli ormai" Lui alzò lo sguardo ed annuì. Ci siamo sempre fatti forza a vicenda da quel fatidico giorno che ci ha cambiati completamente, anche se io sono due decenni più piccolo di lui mi ha sempre parlato come uno della sua età, ecco perché non lo chiamo hyung e a lui va bene.
Il proprietario si avvicinò a noi, il suo nome era Bahk Jae-sang, sembrava davvero un brav'uomo con il suo viso eccessivamente tondeggiante e gli occhiali sproporzionati; ci guardò dall'alto in basso analizzando ogni minimo particolare. In quel momento pensai che ci fossimo vestiti troppo eleganti anche perché lui aveva solo una camicia e un paio di jeans molto semplici. Ci inchinammo cortesemente come fece poi lui, ci presentammo e poi tutti e tre ci sedemmo al tavolo per parlare. Ci diede un curriculum ciascuno e dopo averlo compilato ci face alcune domande a cui abbiamo dato risposte semplici e brevi; poteva sembrare strano se due ragazzi apparentemente sulla ventina non avessero mai lavorato o aver mai sentito parlare di un lavoro e devo dire che ci camuffammo abbastanza bene. Appena finito il colloquio l'uomo sembrava molto felice dalla sua espressione e ci disse che ci avrebbe contattato il prima possibile. "E' stato più semplice del previsto" disse Tae entrando in macchina Gli sorrisi e ci demmo il pugno, pronti per dirlo a Yoongi.
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Dark Love
VampireDove Jungkook è un vampiro e sfortunatamente si innamora di un dolce umano.