Capitolo 2

1K 31 1
                                    

Fu una serata piena di risate.
Alberto non era minimamente paragonabile alla classica immagine di tenore che canta La Traviata.
È proprio vero che l'abito non fa il monaco e lui, infatti, era l'esempio vivente.
Finito di mangiare decidemmo di fare una passeggiata prima di ritornare all'OC per smaltire tutto il cibo che avevamo ingurgitato.

«Sei stanca?» mi chiese Alberto interrompendo il silenzio creatosi
«Un po'...» risposi flebilmente
Si sentivano solo le voci di qualche turista in visita nella città eterna e quella di Miguel che parlava al telefono

«Domani arriveranno i miei amici, mi chiedevo se voleste pranzare con noi..» proposi guardandolo di sbieco
«Se mi prometti che non mi prenderai in giro in serbo accetto volentieri»
«Non ti prometto nulla» dissi provocandolo.
Continuò dicendo:
«Il duetto è venuto una bomba, sei stata pazzesca»
«Grazie, anche tu sei stato bravo. E poi c'era molto energia in studio, il pubblico ci ha dato una grossa mano»
«Hai ragione ma secondo me c'era qualcos'altro...»
«In che se-...»
«Ragazzi torniamo in hotel che tra un po' scatta il coprifuoco» ci interruppe Miguel guardando l'orologio.
Non avevo capito quello che voleva dirmi. Cosa intendeva con quella frase? Cosa c'era d'altro?
Raggiungemmo l'hotel in fretta e ritornai subito in stanza accolta da un Arianna mezza addormentata.
«Tutto bene Tish?» mi disse dopo avermi messa a fuoco.
Non lo so come stavo, quel tenore mi mandava in confusione. Parlava poco e quando lo faceva mi mandava in pappa il cervello.
Mi limitai ad un frettoloso
«Sisi, tutto ok» per poi buttarmi nel letto e aspettare che Morfeo mi accogliesse tra le sue braccia

AngelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora