Capitolo 2

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"Bip bip".

La notifica del messaggio interruppe il suono della musica che ascoltavo dalle cuffiette, lessi il mittente, Niall.

-"Sei a casa?"

-"Quasi." sorrisi inviando la risposta mentre l'autobus faceva vibrare il sedile sotto di me.

-"Esci e non mi dici niente, stronza."

-"Stronza? allora fottiti."

Stavolta il mio fu un riso divertito e, non curante della gente intorno a me, scesi alla mia fermata per incamminarmi verso casa.

-"Sono tornata!" Informai girando la chiave nella serratura.

-"BU!" Presa alla sprovvista, sobbalzai all'indietro vedendo Niall pronunciarsi verso di me con le braccia sollevate a mo di mostro.

-"Ma tu sei tutto matto!" Esclamai ridendo della mia stessa reazione e mollandogli un ceffone vedendolo ridere divertito.

-"Come sei entrato?"

-"Mi ha fatto entrare tua madre." - affermò con un ghigno fiero - "Ma sono venuto per portarti via." Aggiunse altrettanto fieramente.

Corrugai la fronte guardando nei suoi occhi cerulei per tentare di capire cosa avesse in mente ma lui, probabilmente intuendo, mi aiutò con le parole.

-"Stasera vado da "Jambo's" vieni anche tu? Ci sono anche Liam e Louis."

-"Uuh carini!" Dissi con un sorriso ricordando di averli conosciuti recentemente alla festa di Josh, un amico in comune, e di averci trascorso volentieri il tempo insieme.

-"Perfetto, sei dei nostri." Concluse Niall vittorioso ed io confermai la sua affermazione con una risatina divertita.

-"Andiamo per cena?"

-"Dopo."

-"Allora ordiniamo la pizza?"

-"Ti svelo un segreto: sono venuto solo per questo." Rispose lui sghignazzando e ricevendo un ceffone per tutta risposta. Si, il secondo nell'arco di mezz'ora ma, nonostante gli screzi, sapevamo entrambi di volerci bene, ormai eravamo come fratelli.

Salite le scale entrammo in camera mia, levammo le scarpe prima di calpestare la moquette bianca morbida e ci gettammo sul letto sprofondando tra gli ampi cuscini color crema.

- "Tyler è tornato all'attacco."

- "Cosa?!" Fece Niall tra l'incredulo e lo scocciato.

- "Si, ma non ho intenzione di sbavargli dietro come i vecchi i tempi."

L'espressione di Niall era poco convinta, diamine ero davvero così presa?

-"No sul serio, adesso è divertente" -gli spiegai sorridente - "dovresti vedere come snobbo i suoi tentativi di approccio!"

Niall scosse la testa ridacchiando e ,finalmente, arrivò la nostra pizza.

Il motorino del biondo era parcheggiato vicino casa, così, arrivate le 22, salutammo e ci recammo al nostro mezzo per raggiungere il Pub. Salita sul motorino mi strinsi ai fianchi di Niall e mi lasciai accarezzare il viso dal vento leggero stando attenta che, quello stesso vento, non mi alzasse eccessivamente la gonna bordeaux a vita alta.

Parcheggiammo e, guardando nella direzione del pub, notai subito che Liam era già arrivato e che accanto a lui stava un ragazzo che non conoscevo.

Il tipo vestiva con una camicia estiva azzurrina in gran parte sbottonata, un jeans piuttosto stretto e un cappello di paglia sui capelli che portava all'altezza delle orecchie. Raggiunti i due ragazzi, Niall entrambi con la loro classica stretta di mano e, una volta che anch'io ebbi salutato Liam, mi presentò al ragazzo dal cappello di paglia.

-"Cloe" feci io sorridendogli e porgendoli la mano, mano che Harry strinse in una forte presa. Harry, era questo il suo nome.






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