Un salto nel vuoto

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Sono ad un bivio, sul bordo di un precipizio; devo scegliere una direzione, devo decidere se buttarmi da una parte o dall'altra. Vorrei avere più tempo, vorrei poter restare qui a metà, sul ciglio di questo burrone, ma so che non posso più farlo. Sento che è arrivato il momento di lanciarmi, di scegliere: il tempo è mio nemico, mi intima di buttarmi in fretta, sento la sua lama fredda e appuntita che mi punzecchia la schiena, facendo sgorgare un rivolo di sangue, minacciando di spingersi ancora più in profondità. Ed ecco il dolore, quel dolore che mi mangia dentro, lo sento divorare ogni luce dentro di me, ogni barlume di speranza e felicità divorato, senza pietà, da quel dolore che mi avvolge inesorabile come un bozzolo, avvolgendo ogni parte di me. Fa male tutto, ogni mia cellula, ma soprattutto il mio cuore. So che questa scelta potrebbe essere definitiva, anzi deve esserlo; ma guardando giù vedo quel vuoto,profondo e oscuro, non vedo nessuna luce sul fondo, nessun terreno su cui atterrare: il mio lancio sarà un atto di fede, o forse di disperazione, ma non so cosa ci troverò là sotto: potrebbe esserci un terreno morbido su cui atterrare,oppure il nulla, potrei ferirmi ed essere condannata a questo dolore, senza più poter tornare indietro, divorata dal rimorso per aver fatto la scelta sbagliata. Lacrime calde mi scorrono sul viso, mentre inizio ad essere scossa da forti vertigini; quel vuoto mi fa paura, davvero troppa paura, e io non sono mai stata abbastanza coraggiosa da fare scelte azzardate, a buttarmi con coraggio nelle situazioni in cui non sapevo come sarebbe andata a finire: mi sono sempre presa il mio tempo per riflettere, e a volte finiva che il momento d'agire non arrivava mai, perché il ragionamento non giungeva a una conclusione, o quella non era abbastanza convincente e sicura da spingermi ad agire. Perciò adesso basta, è il momento di agire, non posso più tirarmi indietro e non posso neanche restare ferma qui, in questo limbo. Sta volta agirò d'istinto, seguirò ciò che dice il cuore, darò ascolto solo alle mie sensazioni e alle mie emozioni, non ai miei pensieri. Guardo verso il precipizio di destra, mi sembra di vedere qualcosa: percepisco quasi un calore avvolgermi, il mio cuore calma il suo battito, mi sento avvolgere come da delle braccia forti, che mi stringono in un dolce e romantico abbraccio, mi sento avvolgere da una sicurezza e da una sensazione di pace e amore. Poi d'improvviso torna il freddo, sento qualcosa che preme sul mio petto, come se fossi schiacciata da un pesante macigno: sento un fastidio misto a tristezza invadermi, sento un vuoto propagarsi dentro di me, l'istinto mi dice di fuggire, ma una parte di me vuole restare e tornare a quella calda sensazione di benessere. Traggo un profondo respiro, ritorno in me, voltandomi sta volta verso il lato sinistro, sempre mossa dall'istinto: guardo giù e vedo qualcosa, una luce quasi intermittente, poi mi sembra di sentire una musica in lontananza, vengo avvolta da una sensazione di euforia e felicità,vorrei ridere, ballare, cantare, non lo so, ma so che queste sensazioni mi fanno venire voglia di avventura, sento l'adrenalina scorrermi dentro, il battito del cuore accelera, un calore parte da dentro di me e mi pervade. Ma poi sento un freddo glaciale, un turbinio che mi scuote il corpo, congelandomi fin dentro le viscere: improvvisamente mi sento smarrita, persa, vorrei tanto aggrapparmi a qualcosa che mi dia sicurezza e calore, facendomi sentire protetta, ma non trovo niente; tutto mi sfugge inesorabilmente, qualsiasi barlume di calore mi sembra di afferrare scompare subito dopo, come se non ci fosse mai stato, lasciando il posto al freddo. Mi risveglio da quel turbinio di emozioni come dopo una scossa; ed eccomi di nuovo lì, su quel bivio, so che non posso più aspettare,devo buttarmi, devo scegliere una direzione: non so quale scegliere, non so cosa mi aspetta dopo, vorrei che qualcuno mi desse una spinta nella direzione giusta, ma so che non può succedere, devo essere io a scegliere. Ed eccolo, lo sento, è il momento che io mi lanci.

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