Capitolo 3

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Lydia spense la televisione e tutti rimasero fermi nelle loro posizioni a guardare lo schermo nero, come imbambolati. Nessuno osava muoversi. Nessuno osava respirare. Sobbalzarono tutti infatti quando Deaton ruppe il silenzio.

-Avevi ragione, Peter.- ammise il veterinario. Il maggiore degli Hale non sorrise come suo solito, ma si limitò ad annuire scosso anche lui da quanto aveva appena visto.

-Quello non era Stiles.- sussurrò Scott e, nonostante avesse abbassato la voce, lo sentirono tutti.

-È qui che ti sbagli, Scott. Quello è il vero Stiles.- lo corresse l’uomo puntando l’indice contro la televisione. Agli sguardi esterrefatti dei ragazzi si affrettò a spiegare.

-O meglio, quello è una parte di Stiles. Non dobbiamo dimenticare che Stiles è pur sempre il compagno di un Alpha.- li avvisò.

Il branco continuava ad esprimere dubbio e incertezza, ma era Scott quello che emanava odore di preoccupazione più di tutti. Avrebbero potuto fiutarla lontano un miglio, pensò Peter storcendo il naso.    

-Oh ma è mai possibile che sono circondata da un branco di idioti?- sbuffò la rossa. -In una situazione normale è l’Alpha che si occupa di proteggere il branco. Domanda: chi lo protegge quindi se manca l’Alpha? Risposta: il compagno del Grande Capo.- sentenziò la ragazza, le braccia incrociate e l’espressione di chi ha dovuto spiegare qualcosa di troppo semplice.

Alla spiegazione spuntarono sui vari visi sguardi consapevoli.

-Lydia ha ragione. Almeno in parte.- confermò il druido. -Infatti, anche se non fosse mai divenuto il Compagno di un Alpha, Stiles avrebbe avuto innata questa tendenza a proteggere il branco.-

-Non sto capendo.- disse Malia, esprimendo il pensiero di tutti.

-È raro, però è già successo. Di norma quando l’Alpha sceglie il suo compagno, quest’ultimo assume un ruolo pari a quello dell’Alpha stesso, divenendo il secondo Alpha all’interno del branco. Che sia umano o lupo, non ha importanza. Può non avere gli stessi poteri fisici, ma ha lo stesso controllo sul branco, così come ha gli stessi doveri. In questo caso, invece, è avvenuto il contrario. Il lupo di Derek ha scelto Stiles perché lui era già…-

-…la mamma Alpha!- lo interruppe Peter con un grido di gioia.

-La mamma Alpha.- ripeterono tutti con la consapevolezza negli occhi.

Deaton sospirò a quel titolo. Non era il più scientifico, certo, ma rendeva l’idea. -In teoria dovreste sentire un senso di benessere quando Stiles vi è vicino. Vi dovreste sentire protetti.-

-Ma Stiles non è un licantropo. Non può proteggerci.- si intromise Erica, fin ora rimasta in silenzio.

-Non sempre le cose più pericolose da cui ci si deve difendere sono fisiche, Erica. Quante volte eravate giù e Stiles vi è stato vicino, quante vi ha consolato, quante vi ha consigliato. Quante volte vi ha protetto.- la corresse Peter.

-Stiles è la nostra mamma Alpha.- sussurrò Scott come se si fosse appena svegliato da un sonno e avesse aperto gli occhi dopo tanto tempo. Deaton annuì.

-Stiles ha assunto un ruolo più preciso ora che è a tutti gli effetti il compagno dell’Alpha, ma allo stesso tempo i suoi doveri nei vostri confronti sono aumentati, almeno dal punto di vista effettivo. Prima poteva essere una cosa inconsapevole, ma adesso ne è cosciente. Essere la mamma Alpha, come volete chiamarlo voi, non è solo consolare i propri cuccioli per un brutto voto preso a scuola o curarli quando sono feriti. Essere la mamma Alpha vuol dire evitare che i propri cuccioli si feriscano. È proteggerli ad ogni costo. È affrontare un licantropo pur essendo umano e ucciderlo se necessario.-

Mamma Alpha | SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora