L'estraneo

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Chat Noir continuò a correre e non si guardò indietro neanche quando i polpacci iniziarono a fargli male, le pareti del canyon si fecero sempre più strette attorno a lui, fino a diventare un semplice corridoio di rocce in cui fu al riparo sia dal vento che dalle creature. Sciogliendo la trasformazione e tornando ad essere il solito semplice Adrien Agreste, ripensò ad Emma ed alla sua caduta nel vuoto e, solo allora rallentò. Dietro di sé intravedeva ancora le sagome degli enormi vermi che cercavano di infilarsi nella fessura per inseguirlo, ma le rocce sembravano reggere.

Plagg gli si posò su una spalla e si distese a pancia in giù. «Ci è mancato davvero poco.» disse. «Direi che mi merito una tripla porzione di Camembert, questa volta.»

«Non ho neanche usato il Cataclisma.» gli ricordò Adrien.

Dopo mesi passati a girovagare per la Cina con lo zaino pieno di diari in spalla, ora che aveva la schiena libera si sentiva quasi nudo. Sperò vivamente che Emma glielo riportasse, perché non avrebbe sopportato l'idea di perdere anche quell'ultimo legame che gli era rimasto con Marinette.

Continuò a mettere un piede dopo l'altro meccanicamente, in qualche modo la voce di Plagg diventò un brusio di sottofondo e lui ebbe l'impressione di essere totalmente solo in quel posto sconosciuto. La luce era scarsa, ma questo non lo preoccupava, i versi delle creature divennero sempre più ovattati ed indistinti, poi svanirono totalmente lasciandolo solo con i suoi pensieri. Emma si era fidata di lui, gli aveva detto cosa fare, ma il fatto di averla lasciata indietro non gli dava pace nonostante lei avesse reso palese di non aver bisogno della sua protezione. Avrebbe dovuto fidarsi di lei, si ripeté per l'ennesima volta, così come sapeva essersi fidato di Ladybug quando era stato necessario. Non importava che fosse solo una ragazzina.

«Plagg.» disse, dopo l'ennesima protesta da parte sua. «Non ho nulla da darti da mangiare, non credo che andare in città possa essere una buona idea.»

Lui sbuffò, si agitò sulla sua spalla e lo colpì con la zampetta. «Sono il tuo Kwami, nutrirmi è il tuo compito.»

Adrien sorrise tra sé, ma durò solo un istante, perché l'immagine di Emma che si lasciava cadere nel vuoto tornò prepotente assieme al desiderio di trovare Marinette. Si guardò indietro, ma c'erano sollo rocce; ne era circondato. Aveva rocce sotto i piedi, davanti a sé e per decine di metri sopra la testa, un'unica strada da percorrere senza alcun dubbio su dove svoltare poiché, almeno da dov'era, non riusciva a vederne.

«Ti troverò qualcosa, lo prometto.» disse a Plagg.

Lui rispose con un semplice mugugno e si mise di schiena, le orecchie tese contro il collo di Adrien. «Presto, spero. Potrei spirare nell'attesa.»

Adrien si domandò dove avesse imparato certi termini, poi ricordò che aveva vissuto per chissà quanti secoli e si trovò a domandarsi per la prima volta quante lingue conoscesse. Il fatto che in tutti quegli anni non si fosse mai posto questa domanda lo fece sentire stupido, ma per quanto ne sapeva avrebbe potuto essersi posto la domanda assieme a Marinette e, come molte delle cose che erano accadute con lei, averlo dimenticato. Era un pensiero che lo tormentava da mesi.

Quando fu troppo stanco per continuare si fermò, si accucciò su una roccia e vi rimase seduto sopra fino a quando il sangue non smise di scorrere attraverso i gluter. A quel punto, ricominciare a camminare fi quasi un sollievo nonostante le gambe intorpidite. Non aveva più troppa fretta, grazie alla copertura che gli dava il canyon, o almeno questo era quello che gli piaceva pensare, perché l'alternativa era l'idea che in qualche modo le creature potessero raggiungerlo anche lì e questo non gli piaceva.

Camminò ancora, non poteva fare altrimenti, non c'era modo di sbagliare strada finché riuscì a scorgere l'uscita. Non fu come vedere una luce in fondo al tunnel, il fatto che il canyon si allargasse non gli permise ancora di vedere il sole, il cielo era ancora grigio e l'aria ancora fredda.

Nella tela del ragno - Il cacciatore di magia - INCOMPIUTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora