-Lucy, ci sei? – chiede una voce dietro di me facendomi sussultare per lo spavento e per la domanda totalmente inaspettata. Senza pensarci due volte, mi giro sorridendo a quella che da oggi è la una delle mie nuove compagne.
Davanti ai miei occhi c'è la piccola e simpaticissima Levy che durante l'infinita ora di storia ho potuto imparare a conoscere. Oltre ad essere molto intelligente è anche una ragazza molto alla mano, divertente e per niente snob, ma infondo, da quanto ho potuto constatare in queste poche ore in cui ho avuto tre lezioni, altrettante classi e professori nessuno dei miei nuovi compagni lo sembra. Non come nella mia vecchia scuola penso deprimendomi al solo ricordo.
-Si scusami Levy-chan ero sovrappensiero- rispondo scacciando dalla mia mente i cupi pensieri e riportando tutta la mia attenzione su di lei.
-Ti volevo chiedere se ti andava di unirti a me per la pausa pranzo- afferma iniziando a fare avanti e indietro sui talloni. Indossa l'uniforme scolastica, composta da una gonna corta blu scuro, una camicia bianca perfettamente stirata e delle calze nere al ginocchio. Non è niente di che come abbigliamento ma da quanto ho potuto vedere tutti gli alunni della Fairy Tail school hanno un indumento distintivo, che per quanto riguarda Levy è una fascia gialla tra i bellissimi e alquanto singolari capelli turchesi.
-Certo- affermo ampliando il mio sorriso, prendendo le mie cose mi alzando in piedi pronta a seguirla ovunque sia la mensa dell'istituto. L'edificio è veramente molto grande, composto da una struttura centrale che ospita le classi, e da dei piccoli edifici circostanti adibiti ad attività sportive ed extrascolastiche.
Se non fosse per i cartelli a ogni piano e a ogni intersezione non saprei veramente dove dovrei andare.
Chiaccherando scendiamo le scale fino a raggiungere il piano terra che è stracolmo di persone, persone che si stanno dirigendo tutte nella stessa direzione. Iniziando a seguire il flusso andiamo anche noi.
-Come ti sembra? – chiede la turchina allegramente.
-Mi piace moltissimo qui- affermo battendo le mani contenta, perché come primo giorno non potevo chiedere di meglio.
-Fidati- sorride voltandosi a guardarmi –prima della fine del mese desidererai scappare il più lontano possibile da questa gabbia di matti-
-Tu sei qui da tre anni- ribatto –e mi sembri molto felice di starci-
-Forse perché sono anch'io un po' matta- ride.
Senza lasciarmi il tempo di ribattere mi prende per mano trascinandomi tra i vari tavoli della mensa. Schivando gente e salutando a destra e a manca arriviamo fino a un tavolo in fondo, dove intorno a esso ragazze dalle più svariate età e anni parlano animatamente.
Appena ci vede, la rossa del gruppo si alza in piedi sull'attenti.
-Erza Scarlet- afferma porgendomi di scatto la mano –rappresentante degli studenti. È un vero piacere fare la tua conoscenza-
Interdetta la guardo indecisa sul da farsi. Forse Levy non esagerava poi così tanto penso.
-Erza così la spaventi- dice dolcemente una voce alle sue spalle. Una ragazza dai lunghi capelli bianchi e un ciuffetto raccolto sul davanti guarda, coi suoi bellissimi occhi blu, a sua volta nella mia direzione, come del resto stanno facendo anche tutte le altre ragazze sedute al tavolo.
-Lucy- dico alla fine sorridendo e stringendo la sua mano –il piacere è tutto mio-
Contenta della mia presentazione la rossa annuisce voltandosi verso le altre –quella che ha parlato adesso è Mira- afferma indicandola coll'indice –a seguire abbiamo Cana- dice spostando la mano verso sinistra. La mora interpellata smette subito di bere da una fiaschetta contente dio solo sa cosa, e dopo essersi passata il braccio sulle labbra per asciugarsele mi fa un segno di saluto. Scoccandole un'occhiataccia come a dire "con te ci parlo dopo" prosegue con le presentazioni.
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Like parallel worlds
RomanceE che dio mi aiuti ma "singolare" non si avvicina minimamente al termine che, dopo averlo conosciuto, ho associato a lui. Perché quella lezione di filosofia mi ha fatto capire sin da subito che noi eravamo "come mondi paralleli" abbastanza vicini da...