IV

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Dopo l'avvenimento in sala musica passai tutto il resto della giornata, seguito da tutto il giorno dopo a fissare Natsu, per riuscire a decifrarlo, durante tutta l'ora di filosofia.

In tutti e due i giorni e in tutte e due le lezioni, però, lui non si sedette accanto a me come il primo giorno. Lui andò a mettersi accanto all'altro ragazzo, che coi capelli neri e gli occhi di ghiaccio non ha perso di vista Natsu nemmeno cinque minuti.

Ragazzo che in questo momento si è fatto posto accanto a Erza e Mira e mi sta guardando storto.

-Si può sapere qual è il tuo problema? – mi chiede alla fine facendomi alzare gli occhi dal mio pranzo. Le lezioni sono finite da un'oretta circa, ma sono ancora qui insieme ad altre poche persone, comprese le ragazze del gruppetto in cui inaspettatamente sono entrata a far parte in questi pochissimi giorni, perché oggi escono i corsi extrascolastici e per chi si vuole iscrivere il momento migliore è proprio adesso.

-Scusami? – gli chiedo non capendo mentre accanto a me Juvia non fa altro che mangiarselo con gli occhi.

-Perché continui a fissarmi a lezione? –

-Cosa? – domanda sconvolta la blu voltandosi verso di me.

–Rivale in amore- sussurra minacciosa al mio orecchio.

-Non stavo fissando te- dico sfidandolo apertamente, e facendo un po' calmare Juvia che nel frattempo ha almeno smesso di uccidermi con lo sguardo. –Stavo guardando Natsu- concludo ricevendo questa volta un'occhiata interrogativa da parte di Erza.

-Cosa intendi? – mi chiede infatti quest'ultima sporgendosi in avanti sul tavolo verso di me.

-Non lo so- ammetto –ma mi sembra un bravo ragazzo e vorrei tanto conoscerlo, solo che non so come approcciarlo e...- mi interrompo raggruppando le idee mentre tutti i presenti al tavolo aspettano che continui –e sapreste darmi qualche consiglio? non so, dirmi qualcosa su di lui, cosa gli piace, o cose così? –

-Mi dispiace – dice Gray scuotendo la testa –ma non saremo noi a dirtelo, se lui vorrà o meno parlare con te sarà solo una sua esclusiva decisione-

Oh si certo penso questo si che mi aiuta! Grazie tante!

Ma non ho neanche il tempo di ribattere, che il suddetto interessato, centro della nostra discussione, attraversa la porta della mensa venendo verso di noi. Quando parli del diavolo... medito.

A testa bassa si fa largo tra i tavoli stando sempre ben attento a non incrociare lo sguardo di nessuno. Indossa la solita sciarpa bianca che avvolta su se stessa più volte gli fascia il collo, sotto ha una maglietta rossa e i jeans neri.

Senza spiccicare parola, cosa a cui mi sono ormai abituata, prende il cellulare dalla tasca e digita molto tranquillamente quello che è un SMS che fa lampeggiare poco dopo gli schermi dei cellulari di Erza e Gray.

Scorrendo semplicemente la tendina delle notifiche e impedendo a noi altri seduti al tavolo di vedere in contenuto nel messaggio, il nero si volta annuendo in direzione di Natsu.

-Va bene- concorda invece Erza ad alta voce –ci vediamo dopo-

È inutile rimugino ci sono più possibilità che capisca fisica piuttosto che Natsu.

Sospirando torno a mangiare il mio pranzo, mentre quella parte di me ficcanaso muore dalla voglia di sapere dov'è andato il ragazzo dai singolari capelli rosa.

Mentre le ragazze iniziano a discutere su quale materie extrascolastica sceglieranno quest'anno, scorgo Gray, che col cellulare in mano, sta messaggiando lanciandomi ogni tanto qualche occhiata.

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