What if we rewrite the stars? ~ Solangelo

Capitolo 1

Nel XXI secolo il mondo è governato da diversi sovrani. Solo due di questi hanno un grande regno: il Re Ade, tenebroso e scorbutico, che controlla gran parte dell'Europa, e il Re Apollo, solare e amichevole, che governa la maggior parte dell'America. Sono presenti anche regni più piccoli come quello governato dal Re Poseidone e quello della Regina Atena che nonostante i loro battibecchi hanno organizzato un matrimonio combinato tra i loro figli, Percy e Annabeth. C'è il regno del Re Zeus che vuole istituire un matrimonio tra suo figlio Jason e Piper, una delle innumerevoli figlie della Regina Afrodite. Oltre a questi ce ne sono molti altri tra cui quello di Re Ares, della Regina Demetra, di Re Ermes.

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- Dobbiamo mantenere buoni rapporti con Re Apollo per evitare che per una qualche raggione abbia voglia di attaccarci - disse un consigliere del Re.

- Amos ha ragione. Apollo ha un esercito molto forte e, non per dubitare del nostro esercito ovviamente, ma se ci prende alla sprovvista potrebbe sconfiggergi - confermò un altro consigliere.

- Si, ma come? - chiese il sovrano.

- Un trattato di pace?

- Una cooperazione contro un altro regno?

- Un matrimonio combinato? - chiese un quinto consigliere.

- Ottima idea, Mathis - disse il re - Apollo ha figlie femmine?

- Due, sire - rispose Mathis.

- Perfetto. Bisogna far sposare sempre prima il primogenito. Ma con quale delle due?

- Le ragazze sono gemelle.

- Allora lasceremo decidere a lui chi sposare - il Re battè le mani due volte e un maggiordomo comparve dal fondo del salone - Jules potresti andare a chiamare il Principe?

- Bien sûr, Monsieur - il maggiordomo fece un inchino e uscì dal salone. Jules arrivò alla stanza del Principe e bussò alla porta di mogano nero.

- Avanti - rispose qualcuno dall'interno. Il maggiordomo entrò nella grande stanza. Sulla parete opposta alla porta si trovavano tre grandi finestre che davano sui giardini posteriori del palazzo. Appoggiata al muro di sinistra si trovava una libreria in mogano nero piena di libri alta fino al soffitto e larga tutta la parete. Un divano di pelle nera e un piccolo tavolino da caffè in vetro erano rivolti verso la libreria. Poco distante c'era una scrivania anch'essa in mogano nero con quattro sedie e libri e fogli sparpagliati ovunque. Appoggiato al muro a destra dell'entrata si trovava un grande armadio sempre in mogano nero. In fondo alla camera a destra c'era una porta che porta al bagno privato del Principe. Alla parete opposta alla libreria era appoggiato un letto a baldacchino. Le tendine di velluto nere erano legate alle colonnine in mogano del letto. Ai lati del letto c'erano due morbidi tappeti neri e un comodino per parte. Un ragazzo sui diciassette anni era sdraiato orizzontalmente sul letto. Gli occhi che sembravano due pietre di ossidiana, i capelli neri come la pece e la pelle d'alabastro. Anche i vestiti erano neri, a eccezione di alcuni disegni bianchi sulla maglietta. Una mano sorreggeva il cellulare rigorosamente nero a pochi centimetri dal viso magro e spigoloso, le caviglie incrociate.

- Il Re vuole vedervi Principe - disse il maggiordomo con un accento francese.

- Motivo? - chiese il corvino continuando a osservare lo schermo del suo cellulare.

- Si sta svolgendo l'Assemblea del Consiglio e vostro padre v-

- Si ho capito. Arrivo subito. Tu puoi andare Jules - il maggiordomo fece un inchino e si votò per uscire dalla stanza. - Jules aspetta.

- Si Principe?

- Potresti portarmi da bere?

- Il solito?  chiese il maggiordomo. Il corvino annuì - Subito - il maggiordomo fece un inchino e uscì.
Il Principe si alzò dal letto e infilò le sue All Star nere. Mise il telefono nella tasca posteriore dei jeans e uscì dalla stanza. Mentre camminava per i corridoi del castello per arrivare al salone dove si stava svolgendo l'assemblea gli arrivò una notifica. Così prese il cellulare dalla tasca. Stava per entrare nel salone quando qualcuno lo fermò.