What if we rewrite the stars? ~ Solangelo

Capitolo 8

Nico non capiva esattamente cosa gli stesse accadendo. Prima parlava tranquillamente con uno sconosciuto in piena notte, poi suonava con il suddetto sconosciuto una canzone. Divertendosi pure. E ridendo. Forse si stava ammalando. Molto probabilmente.

Quel pomeriggio, si stava dirigendo verso la sala in cui si allenava. Più si avvicinava, più sentiva il volume delle voci diventare più forte. E sperò non fosse quello che pensava.

Invece era così. Quando aprì la porta vide Percy che gli rivolgeva le spalle, con indosso una maglietta arancione scolorita e davvero di una taglia troppo piccola per lui, mentre spiegava ad Annabeth come eseguire un affondo. Lui impugnava una spada, lei un pugnale.

Nico bussò leggermente alla porta già aperta - Disturbo?

Percy si voltò e sorrise - No, tranquillo. Stavo insegnando ad Annie alcune cose sulla scherma.

Nico si avvicinò ad un lato della palestra e posò il suo borsone. Prese la spada e la estrasse dal fodero.

- Uno contro uno? - chiese Percy - Così diamo ad Annabeth una dimostrazione di due grandi spadaccini.

- Certo.

Nico si mise in posizione e Percy fece lo stesso.

- En garde! - esclamò il figlio di Poseidone, per poi tentare un affondo che non andò a segno perché Nico riuscì a pararlo.

Nico avanzò provando un affondo verso la spalla sinistra di Percy, facendolo solo indietreggiare. Le due lame delle loro spade continuavano a scontrarsi tra loro producendo però un suono sempre diverso, come una musica. Nico quasi inciampò su i suoi stessi piedi e non notò l'improvviso avvicinamento di Percy. Prima che lo colpisse, riuscì a fermarlo con il piatto della spada, aiutandosi anche con la mano libera. Le spade formarono una x e in quel momento di stallo Nico sospirò piano per la sconfitta appena evitata.

- Ti stai rammollendo, Jackson - ridacchiò - In questo momento mi avresti già battuto, anni fa. Hai altre cose per la testa, eh?

Fin da quando Nico aveva cominciato scherma, lui e Percy avevano duellato spesso, ma era sempre stato Percy ad avere la meglio. Dalla morte di sua madre e sua sorella, Nico si era rintanato per ore intere nella sala d'allenamento, scaricando la rabbia e il dolore, mentre Percy era impegnato con la fidanzatina. Quindi ora, era sicuro che quella volta sarebbe riuscito a batterlo.

- L'amore fa quest'effetto - rispose lanciando un'occhiata verso Annabeth.

Nico approfittò di quella distrazione e con un movimento del polso interruppe il contatto tra le due spade. Percy barcollò e con un movimento fulmineo Nico gli fece cadere la spada dalla mano.

Percy ridacchiò - Non vale, non puoi usare le mie mosse contro di me.

- Invece sì. L'ho appena fatto.

L'altro scosse la testa, continuando a sorridere - Era da un po' che non duellavamo così. Sei migliorato molto dall'ultima volta - si avvicinò alla fidanzata e prese la borraccia posata a terra accanto a dove lei era seduta.

Annabeth, che per tutto il duello aveva studiato e appuntato mentalmente le mosse eseguite dai due ragazzi, si alzò, impugnando il suo pugnale - Sono pronta per iniziare.

Percy iniziò a spiegarle e Nico lo aiutò, iniziando anche a conoscere Annabeth. Era sveglia, divertente, determinata e quando Percy iniziava a fare un po' troppo lo scemo, lei lo riprendeva. Forse non era così male come aveva pensato.

~

Nico rientrò nella sua stanza e si avviò al bagno per farsi una doccia. Dopo essersi spogliato, entrò nella doccia sotto un getto di acqua fredda. Cercò di liberare la mente da qualsiasi pensiero, ma poi si ritrovò a sorridere, senza nessun motivo apparente. Si sentì accaldare e il respiro farsi più veloce. A cosa stava pensando? Appoggiò la schiena al freddo marmo nero della doccia, cercando di calmarsi. Ne era sicuro adesso, si stava ammalando.