Capitolo 4

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Nico uscì dalla camera che gli era stata affidata, con l'intenzione di esplorare il palazzo di Re Apollo. In quel momento Hazel uscì dalla porta di fronte.

- Ehi, fratellone - disse la ragazza. Nico la salutò con un cenno del capo. - Hai presente che questa mattina siamo andati al centro commerciale per comprare una nuova spazzola?

- Si - rispose il corvino diffidente.

- Be', ho trovato la spazzola che avevo perso.

- Quindi, - Nico cerco di mantenere la calma - io ho girato sette negozi per cercare una spazzola che non ti serviva, mentre la gente ci indica, ci faceva foto e diceva "I figli di Re Ade"?

Hazel abbassò lo sguardo - Si - la ragazza tornò a guardare il fratello negli occhi - Ma guarda il lato positivo: adesso ho due spazzole, la prossima volta, quando ne perdo una, ne ho già un'altra senza andare in un centro commerciale!

- E pensi che a me interessi che tu abbia due spazzole?

- Sinceramente, no - per fortuna di Hazel, in quel momento arrivò Adam, il maggiordomo.

- Principi - li salutò con un inchino - Re Apollo mi ha chiesto di scortarvi nella sala da pranzo per la cena.

- Certo, grazie - Hazel sorrise all'uomo.

Adam si votò nella direzione da cui era venuto e Hazel e Nico lo seguirono. Si fermarono davanti a due imponenti porte di legno di noce, con intarsi d'oro in rilievo. Al centro di entrambi i battenti vi era una lira dorata, lo stemma della casata dei Solace da molte generazioni. Due guardie aprirono le porte, lasciando entrare i due principi e il maggiordomo. Si trovavano in una sala enorme, illuminata dalla luce del tramonto e da grandi lampadari di cristallo che pendevano dall'alto soffitto. Un lungo tavolo occupava il centro della stanza orizzontalmente. Sopra di esso vi erano candelabri accesi e pietanze di ogni tipo, che andavano dalla carne alla verdura. Partendo da sinistra, a capotavola, vi era Re Apollo. Alla sua sinistra Re Ade, mentre alla sua destra vi era un ragazzo che Nico non aveva mai visto, perciò intuì fosse Austin, il primogenito. Accanto ad Austin, il Principe William e poi la Principessa dai capelli verdi, Kayla. Layla era, invece, dall'altra parte del tavolo, a due posti di distanza da Ade, riservati a Hazel e a Nico.

- Ragazzi, eccovi, venite a sedervi - esclamò Ade allargando le braccia, mentre i tre principi di spalle si voltavano, sorridenti. Anche Layla e Apollo sorridevano, ma quello che colpì di più Nico fu il sorriso di William. Mentre tutti sembravano sforzarsi, il sorriso di Willian era sincero e reale. Il corvino deglutì a vuoto e si affrettò a distogliere lo sguardo da quel luminoso sorriso.

Hazel e Nico si avvicinarono al tavolo e il ragazzo non prestò molta attenzione al posto in cui si sedette, cominciava ad avvertire un certo appetito. Senza nemmeno alzare lo sguardo, cominciò a mettere nel proprio piatto qualsiasi pietanza stuzzicava la sua fame e quando finì si ritrovò ad avere due fette di arrosto, insalata e patate al forno in grandi quantità. Iniziò a mangiare, gustando quel delizioso cibo.

- È di vostro gradimento, Nicholas? -
Il corvino sollevò finalmente gli occhi dal suo piatto e incontrò due splendide e brillanti gemme di zaffiro, circondate da una spruzzata di lentiggini su un viso abbronzato, incorniciato da morbidi e setosi capelli color del grano. Sì, era stato proprio William a parlare. Il biondo era seduto di fronte a lui. - Sembra vi piaccia - i loro sguardi si unirono e Nico si sentì improvvisamente a disagio. Il corvino si affrettò a bere un sorso d'acqua, spezzando quel contatto.

- Davvero delizioso - commentò.

- Farò i vostri complimenti al cuoco, allora - rispose William con un sorriso.

What if we rewrite the stars? ~ SolangeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora