Luce

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Era notte quando ci incamminammo per la via delle locande in direzione della porta della città. Jaco aveva procurato a tutti noi degli abiti da ricchi borghesi, in modo da non essere riconosciuti dalle guardie.
Tutto era notte. Una notte che nemmeno la luce delle stelle riusciva a schiarire. Qua e là vi erano delle torce ad illuminare le strette vie. Non c'era anima viva. Tutte le persiane delle finestre erano chiuse; le ultime rimaste aperte venivano chiuse frettolosamente e sigillate con grossi chiavistelli che producevano striduli rumori metallici. Gli ultimi bambini rimasti a giocare venivano richiamati dalle madri. Vi era un'aria di tensione in tutti i vicoli, in tutte le piazze, in tutti i cortili.
Poi sentii una voce:《Vedi? Una volta non era così.》Era Jaco a cavallo di un maestoso purosangue.
《In che senso?》
《Riesci a sentire la paura che prova questa povera gente? Una volta non era così. Quando ancora governavano la giustizia e la libertà, non c'era tutto questo.》Detto ciò, spronò il suo cavallo che iniziò ad accelerare il suo trotto. Il mio sguardo andò allora sui muri di pietra annerita delle case. Pareva che sopra ci fosse qualcosa che si muovesse strisciando sinuosamente come un serpente. Anch'io spronai il mio cavallo per avvicinarmi a Carmal che era davanti a tutto il gruppo.
《Non sembra anche a voi che ci sia qualcosa che si muove sui muri?》
《Sono sentinelle d'ombra. È da quando ci siamo messi in cammino che ci stanno osservando. Sono loro che permettono alla Strega di sapere la posizione di ogni singolo individuo in tutto il regno. Hanno però un difetto: non possono udire le parole nè percepire i pensieri di alcuno.》
《Quindi, sanno che siamo qui, ma non sanno di cosa stiamo parlando.》
《Esattamente.》In quel momento udii un forte sibilo proveniente dalle mura della casa a cui eravamo davanti. Un sibilo di vipera. A noi si avvicinò Stil con in mano una navaia ben affilata.
《Come si fa a far fuori uno di quei cosi? Non li sopporto più...》
《Dovresti porti invece un'altra domanda: come si fa ad uccidere un'ombra?》
《È impossibile.》
《Invece è possibile. La luce del sole le uccide, per questo lavorano solo di notte.》
Arres chiese allora:《Ma le ombre non possono farci nulla... vero?》
Carmal, continuando ad osservare gli avversari, disse:《Temo di sì, volendo possono farci del male.》
Jaco replicò:《E allora? Che cosa aspettano?》
《Aspettano ordini.》
Yacom mi stava vicino e ad ogni minimo scricchiolio faceva l'atto di estrarre la spada dal fodero. Skeet invece viaggiava dove la luce pallida della luna non potesse illuminare la sua pelliccia. Infatti, quando questo accadeva, subito si tramutava in lupo dagli occhi di brace. Arrivammo davanti alla porta della città, vi trovammo tre guardie. Carmal si fece avanti.
Una delle guardie disse:《Un po' tardi per una passeggiata. Non trovate?》
《Infatti, ma noi stiamo andando verso Levii per raggiungere mio fratello che si sposa fra due giorni.》
Un altro dalla voce cavernosa chiese allora:《Chi siete?》
《Io sono Aldener e loro sono i miei cugini.》
Un terzo domandò:《Siete un artigiano?》
《Un mercante. Mi capita raramente di sostare da queste parti.》
I tre si guardarono l'un l'altro e la guardia dalla voce cavernosa disse:《Va bene. Passate pure.》
Un'altra guardia notò la spada di Jaco che lui non era riuscito a nascondere bene. Lasciò andare un sibilo minaccioso di serpente a sonagli.
《È quella? Vostro cugino porta con sè un'arma. È proibito viaggiare armati senza il consenso di Sua Maestà.》
Io, che ero vicino a Carmal in quel momento, vidi qualcosa nel suo sguardo che cambiava. Serrò i pugni e strinse i denti. Fece per prendere qualcosa da una sacca che era legata al dorso del suo cavallo dal manto nero e lucido.
Una guardia disse allora:《Fermò! Cosa fate?》
《Un uomo assetato non può neanche prendere la sua borraccia?》
Detto questo fece finta di frugare nella sua borsa e disse:《Oh, eccola qua. Beccati questo!》Con un rapido gesto ferì l'avversario che stramazzò al suolo senza vita.
Il mutante dalla voce di serpe sibilò:《
Eccoli! Sono loro! Prendeteli!》
Le sentinelle di ombra si staccarono dai muri delle case prendendo le sembianze di grandi pipistrelli schiamazzanti dagli occhi di brace ardenti.
Yacom iniziò a librare la spada in tutte le direzioni cercando di liberarsi dalle sentinelle che gli erano saltate addosso, ma queste, ogni volta che lui le colpiva, si dileguavano per poi riformarsi ancora più schiamazzanti e tenebrose.
Jaco, allora, dopo aver ridotto in ginocchio e poi ucciso una delle guardie, disse a Yacom:《Fermo! Così peggiori la situazione! Non riuscirai mai a sconfiggerli!》
Lui continuò a librare colpi; io gli andai vicino e cercai di prendere una sentinella tra le mani, ma questa si dileguò schiamazzando. Mi avevano detto che è impossibile uccidere un'ombra. Poi però guardai gli altri.
Carmal combatteva contro una guardia gridando furiosamente, Jaco cercava di liberare Arres da una nube di sentinelle che continuavano a graffiarlo con i loro artigli acuminati e Stil cercava di tenere i cavalli che erano terrorizzati e di proteggerli dalle sentinelle gridando:《Andate via, maledetti! Via!》
Poi guardai Yacom; continuava a menare colpi con la sua spada; disperato. Aveva i vestiti pieni di tagli e il viso coperto da graffi sanguinanti. Cercai di avvicinarmi a lui, ma per poco non venni ferita dalla sua spada. Dovevo provare a fermarlo. Ma se non aveva ubbidito a Jaco, avrebbe mai ubbidito a me? Provai ad avvicinarmi:
《Yacom! Mi senti? Sono io, Sofia. Proverò a liberarti, ma devi riporre la spada.》
Lui si fermò per un attimo. Mi avvicinai a pensai fortemente a ciò che volevo fare. Avvicinai le mie mani a una delle sentinelle e riuscii a prenderla. Era viscida e quando fu tra le mie mani prese le sembianze di una grossa lucertola di inchiostro che cambiava forma. La presi per quello che mi era parso il collo quando era ancora un pipistrello e glielo strinsi con tutta la mia forza. Dall'essere intanto continuava a colare il liquido che cadeva sulle mie mani e sui miei vestiti. Ad un certo punto si liberò un forte bagliore e la sentinella lanciò un grido di dolore dissolvendosi nel nulla. Tutti mi guardarono. Le ombra che accerchiavano Yacom scapparono terrorizzate.
La guardia che combatteva con Carmal alzò la bandiera bianca e scappò terrorizzata. Arres che era come Yacom pieno di graffi e tagli disse:《Ma... sei stata tu?》
Carmal era stupito e si avvicinò a me lentamente, guardingo, scrutandomi in modo strano.
Io dissi allora:《Carmal... perchè mi guardi così male?》
《... tu... tu come hai fatto?... com'è possibile?...》
《Ma non sono stata io... almeno credo...》
Stil disse allora:《Per mille balene! Non ho mai visto nulla si simile da quando la Strega...》Stil si fermò per un istante e Carmal continuò:《... da quando la Stregona di Luce aveva distrutto il ragno gigante della Strega utilizzando una delle sue magie. È incredibile...》
Mi guardavano come se non mi conoscessero e io dissi: 《Ok, ok. La cosa si sta facendo troppo strana per me. Stregona? Magia di luce? Io? Non crederete davvero che sia stata io... non è vero?》
Nessuno mi rispose. Yacom fece per avvicinarsi, ma Jaco lo fermò. Ero sconcertata.
Mi voltai verso Carmal. 《Cos'è questa storia?》
《È meglio che per ora tu non lo sappia.》
Io provai dentro di me una rabbia unica. 《Io sono stufa di tutti questi misteri! Sai da chi sono venuta a sapere che ho il potere dei desideri, dei... insomma quella roba lì?》
Lui con tono beffardo: 《Illuminami!》
《Dal tuo amico! Dal quel mezzo drago che va in giro sotto il nome di Samalamander... Samalander... insomma quel coso lì! Da quando sono qui, tutto è strano! Tutto! Alberi alti come palazzi, bambini che ti catturano, cani che diventano lupi, ombre che diventano pipistrelli, botteghe dei sogni! E ora ho anche dei poteri magici? Cosa c'è che non va in me?!》
《A me sembra che tu non abbia niente che non va...》
《Accidenti a te! Sei l'unico che dice che non c'è niente che va male in me!》
Yacom aveva iniziato a guardarmi stupito. Arres, Stil e Jaco, pure. Carmal mi osservò e non disse nulla. Io allora strinsi i pugni e iniziai a camminare verso il boschetto di olivi lì vicino.
Jaco si avvicinò a Carmal. 《Ma dico... la lasci andare così?》
《Ne ha bisogno. Tornerá verso l'alba, vedrai.》
《Potrebbe essere troppo tardi.》
《Andando a chiamarla adesso, peggioreremo solo la situazione . Deve sfogarsi un po'. Ci penserà il suo guardiano.》Detto questo fece cenno a Skeet di andare e lui si incamminò sul sentiero.

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