Ero seduta su un olivo quando iniziai a ripensare alla mia vita passata dentro ad un orfanotrofio e sperare in qualcosa di migliore. Quante volte mi avevano detto di levarmi dalla testa i miei strani sogni! Le mie avventure immaginarie con pirati, castelli infestati, portali magici, stregoni... ma se avessi abbandonato i miei sogni, cosa mi sarebbe rimasto? Nulla, suppongo. In quel momento tutto sembrava impossibile. Potere dei sogni? Magia di luce? Mi osservai le mani. Erano ancora fradice di quel liquido che pareva inchiostro, ma che adesso ipotizzati fosse cenere mescolata a carbone sbriciolato, polvere, acqua e qualche intruglio di pozioni magiche. Era appiccicoso e pareva non volersene andare dalle mie mani. Riflettei. Quella luce non poteva essere stata emanata dalla sentinella. Da ombra non si ricava luce. Ma poi pensai: le ombre non le puoi toccare. E se fossi stata davvero io? E se fossi in grado di compiere una magia di luce? Una voce interruppe le mie riflessioni.
《Bella serata, non trovi?》 Mi voltai.
Era Jaco accompagnato da Skeet. Cosa voleva ora quello? Non mi era mai stato simpatico. Mai, fin dal primo momento.
《Sì.》
Si sedette accanto a me. Skeet riprese a trotterellare per il sentiero e lui continuò:《Sei stata incredibile, lá fuori.》
《Credo... sempre che sia stata io.》 Mi guardai nuovamente le mani sporche di inchiostro.
《Quello andrà via ai primi bagliori del sole, all'alba.》
《Come fai a saperlo?》
《Sono uno che legge molto.》
《Sai... non si direbbe.》
《Me lo dicono in molti.》 Iniziò a guardare il cielo e le stelle.
《Ehi, Jaco.》
《Sì?》
《Stavo scherzando. Non credo che tu sia uno stupido.》
《Ti ringrazio, però non ti sono molto simpatico, vero?》
《Forse il tuo benvenuto alla locanda...》
《Ti chiedo scusa. Sai, a volte noi pirati siamo così: agiamo e basta. Spesso non c'è il tempo per pensare.》
Poi si zittì. Io, però, volevo parlargli ancora.
《Raccontami della tua vita.》
Lui parve stupito. 《Veramente... veramente ti interessa conoscere la mia vita?》
《Perchè no?》
Lui si schiarì la voce.
《Diciamo che... io non sarei proprio un pirata.》
《No?》
《No. Io sarei un artista.》
《Che tipo di artista?》
《Pittore. Dipingevo vascelli, corvette, caramelle, galeoni, galee. Tutti i tipi di velieri. Una volta ho dipinto anche il vascello di Yacom: 'Hanako'.》
《Cosa vuol dire?》
《Vuol dire 'Oceano' nell'antica lingua delle tribù del mare. Yacom è un appassionato di lingue. È una delle sue tante fisse.》
Io accennai un sorriso.
Lui proseguì:《... e fra le sue fisse ce n'è una che si chiama Sofia d'Este.》
Arrossì. Allora c'ero anch'io fra i suoi pensieri!《Come mai siete diventato pirata?》
Lui iniziò ad osservare l'orrizzonte che seguiva la linea delle dolci colline. 《Le ragioni sono tante. Intanto, in questo mondo l'arte sarebbe proibita, ma la mia passione è sempre stata più forte, quindi non mi è mai importato. Fin da piccolo ho dimostrato grande abilità con i pennelli e le tempere. Mio padre era esploratore. Sempre impegnato nei suoi viaggi oltremare. Poi c'è stata la Malattia Nera e... mia madre...》
Le sue labbra cominciarono a tremare.
《Capisco. Ti va di continuare?》
《... Sì... a quel punto mio padre dovette portarmi con lui. Io mi appassionai del mare e iniziai a dipingere anche due tele a settimana. Poi, la Strega ha provocato ulteriori restrizioni al popolo e molti si sono ribellati. Fra questi molti, mio padre. Lui e parecchi altri vennero catturati e portati nelle Acque dell'Ignoto.》
《Acque dell'Ignoto?》
《Sì. Sopra di esse vi è sempre stata una coltre di nebbia e oltre di esse non vi è nulla.》
《Come nulla?》
《Sì, nulla.》
《Ascoltami: là dietro qualcosa ci deve essere per forza. Non può non esserci nulla!》
Lui accennò una risata. 《Come desideri, Stregona di Luce.》
《Ah... mi ci abituerò.》
Lui si zittì. Poi aggiunse:《Oggi per sfuggire alle restrizioni della tiranna, bisogna stare lontano da dove lei ha il potere. L'Oceano è il luogo migliore. I ribelli oggi diventano tutti pirati.》 Poi non parlò più.
Io allora chiesi:《Posso domandarti un'ultima cosa?》
《Certamente.》
《Come è successo che voi... sì insomma, voi sapevate che io sarei arrivata...》
《Capisco dove vuoi arrivare. È una lunga storia, ma se desideri posso raccontartela. Tu sai che qui una volta governava un re?》
《No, non lo sapevo.》
《Era un re buono e saggio che governava con giustizia sul suo popolo. Io non so se questo è vero, ma sicuramente non era una situazione difficile come adesso. Tutto accadde in un pomeriggio dove la pioggia cadeva sulla terra e l'Oceano percuoteva gli scogli.
Lo Stregone, quel giorno, pareva turbato. Entrò frettolosamente nella sala dei ricevimenti. Il Re disse subito:"Stregone! È un piacere rincontrarvi. Portate buone notizie?" Lui accennò un inchino e con il respiro affanato iniziò:"Maestà! Dovete andarvene di qui! La Strega..." "Ma non eravate riuscito a rinchiuderla negli abissi?" "Maestà, vi prego. Ha ripreso potere!" "Era rinchiusa nell'Oceano; come ha fatto?" "Dall'Oscurità. Le tenebre sono la sua nuova arma. Non più solo il fuoco, ma anche le tenebre!" "Non c'è alcun modo per tenerla chiusa ancora laggiù sotto?" "Non credo che riuscirò a trattenerla ancora per molto: uno, due giorni al massimo." "Noi abbiamo un esercito, ma una flotta, un popolo. Lei è sola!" "Ma è forte. Troppo... possiamo sempre chiamare i terrestri, ci aiuteranno." "Ah, i terrestri! Da quando la Strega ha iniziato ha radunare le forze oscure, hanno sigillato tutti i portali. Sai come chiamano questo mondo davanti ai loro figli? Fantasia! Pura fantasia. Lo definiscono assurdo, irreale. Credono di sapere tanto da poter giudicare cosa è giusto e cosa è sbagliato. Ciò che hanno creduto giusto era interrompere tutti i portali con il nostro mondo per salvare il loro." "Io... io ho studiato il loro mondo, i loro comportamenti. Se riusciremo a ricordargli gli ideali a cui loro stessi hanno ispirato, libertà, uguaglianza, fraternità, se glieli ricorderemo, loro torneranno ad aiutarci... io... io lo so." "No; non torneranno." Lo Stregone chiuse gli occhi e abbassò il capo rassegnato. "E allora, Maestà? Cosa faremo?" "Lasceremo che la Strega faccia ciò che desidera." "Voi non sapete di cosa state parlando! Lei vuole il regno, lei vuole governare il mondo!" "E voi cosa intendete fare?" "Combattere. Credere ancora che tutto possa accadere. Credere che il nostro futuro non sia già scritto." "Perchè voi sapete già come finirà! Voi avete il potere di vedere il futuro e allora fatelo!" "Ciò che vedo è solo ciò che può accadere, non è per forza ciò che accadrà!" "Ditelo!" "Questa notte la Strega si libererà e io la aspetterò su una spiaggia dalla sabbia candida e lei mi infliggerà la maledizione legata al mio nome esiliandomi nel mondo dei terrestri!" "Sr questo succederà? Cosa ne sarà di me e del regno?" "Voi perderete la vita e il regno sarà nelle mani della Strega. Lo governerà come una regina, spietata e crudele. Ucciderà tutta la vostra stirpe così che non possa più prendere il trono. Saranno anni di terrore, di paura, di miseria, di guerra. Il regno sarà preda delle tenebre e del fuoco. L'Oceano non avrà più padrone e non ubbidirà ad alcuno. Ma un giorno arriverà il liberatore: una ragazza della quarta luna. Una ragazza in grado di dominare la luce e alla quale gli oceani si inchineranno davanti. L'unica che avrà il potere di sconfiggere la Strega e di riportare la pace. Lei sarà la sola in grado di liberarmi dalla mia maledizione. Io tornerò, ma solo la luce può sconfiggere le tenebre. Sappiate anche che questa ragazza sarà una terrestre!" Detto questo sparì e fu l'ultima volta che qualcuno vide lo Stregone. Questo è ciò che successe.》
《Lo Stregone sapeva che la Strega lo avrebbe... 》
Jaco annuì. Poi disse:《Ora però, ti va se chiamo Yacom? Non aveva il coraggio di venire qua perchè era ancora emozionato dopo tutte le belle cose che vi siete detti!》
《Ma sì! Facciamolo venire.》
Dopo un po' vidi arrivare Yacom. Mi si sedette accanto. Sorrideva apparentemente soddisfatto.
《Spero che tu sia felice.》
Lui annuì.
《Almeno uno dei due lo è.》
Lui mi guardò e iniziò nuovamente e sorridere sospirando come un innamorato.
《Ti hai un modo singolare di esprimere i tuoi sentimenti.》
Lui allora fece segno di essersi dimenticato di una cosa e tirò fuori una piccola scatoletta quadrata e un po' rovinata, profumata di cannella. Annodato intorno a questo, un nastrino rosso che formava un fiocco nel quale erano annodati dei piccoli fiorellini che parevano margheritine gialle e bianche, piccolissime, attaccate tutte ad un unico rametto.
Io gli dissi:《Che cos'è?》
Lui mi fece cenno di aprirlo. Dentro c'era una catenina formata con un ciondolo che riproduceva una luna luccicante. Questa era di un materiale che aveva un colore lattiginoso e lucido. C'era poi un biglietto dentro ad una piccola busta. La aprii e lessi:Spero che questo regalo ti piaccia. Rappresenta la quarta luna. Ho saputo che tu sei nata sotto la quarta luna e quindi quando l'ho vista ho pensato subito a te, non contando che sei il mio pensiero fisso, naturalmente. Io invece sono nato sotto la terza. Volevo dirti che quando ti ho vista andare via, mi sono accorto che il tuo cavallo e quelli di Stil e Arres sono scappati, quindi abbiamo tre cavalli per cinque pirati e una ragazza. Non si può viaggiare in due pirati su un cavallo. Io vorrei proporti di continuare il tuo viaggio su Pegasus con me. In fondo, sei una ragazza, non una pirata, anche se, a parere mio, avresti tutte le carte in regola per esserlo, senza dubbio. Mi sono dilungato troppo, ma poichè non posso parlarti ti prego di avere pazienza. Comunque, per non dilungarmi ulteriormente:
Yi apaar
P. S. Non dire a Carmal che ho oltrepassato le mura per andare a prenderti la collana, nè che ho sganciato una somma non indifferente ad un povero mercante per convincerlo a vendermi una collana in piena notte e quindi non dirgli che mi scuso in anticipo per le monete che non troverà più da domani nel suo portamonete, ma nel mio. Non dirgli che qualche moneta gliela avevo già presa prima di andare in città e non dirlo nemmeno a Jaco, Stil e Arres.
P. S. Sei sempre più incantevole.Quando ebbi finito di leggere la lettera, gli dissi:《Che vuol dire yi apaar?》
Lui sorrise e mi fece l'occhiolino poi mi prese per mano e ci dirigemmo verso i nostri compagni.
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La Bottega Dei Sogni
FantasyC'era una volta una bottega, nessuno vi entrava e nessuno vi usciva, ma un giorno una ragazza di nome Sofia decise di bussare alla sua porta... Sofia si ritroverà in un mondo parallelo al nostro, Anigan, e con l'aiuto di un gruppo di pirati coraggio...