I mutanti della Strega erano in tutta la città. Viaggiavano a cavallo percorrendo tutte le strade alla ricerca dei fuorilegge. Quando il sole stava tramontando, un gruppo di uomini si avvicinò alla porta della città. Erano una decina e davanti a loro viaggiava un uomo vestito interamente di nero con rifiniture rosse sul mantello e una piuma di egual colore sul cappello. Montava un cavallo nero che alla luce del tramonto pareva blu. Si avvicinò alle guardie della tiranna che sorvegliavano la porta e quando fu loro davanti scese di sella. Avanzò e guardò uno ad uno i mutanti.
Poi chiese:《Allora? Perchè sono stato chiamato?》
Una delle guardie disse:《Una ragazza straniera è entrata nella città. Sicuramente è colei di cui tutti parlano.》
L'altro accennò un sorriso.《Qual è il suo nome?》
《Non lo sappiamo... sappiamo solo che era accompagnata da un cane... non un cane normale, ma uno spirito tramutato in animale.》
Guardò la guardia fingendo di essere stupito.《Un cane? Tipico...》
Avanzò ancora davanti alle guardie estraendo la spada dal fodero e continuò dicendo:
《Tipico di uno come lo Stregone dell'Oceano. Ha sempre adorato tramutare gli spiriti in animali. Cani, gatti neri, corvi, pesci rossi... lo ha sempre fatto; la cosa non mi stupisce affatto.》
Una delle guardie avanzò verso di lui minacciosamente.《Quella creatura... la ragazza... mette a rischio il regno di Sua Maestà!》
L'uomo dalla piuma rossa gli puntò contro la sua spada.《Stai tranquillo... stai tranquillo... Avremo quella ragazza molto presto e a quel punto non dovremo più preoccuparci.》
《Salamander... non sai di chi stai parlando...》
《Ricordati... io non sono mai stato battuto da nessuno. Ora andiamo a cercare la ragazza.》
Cercarono in tutta la città. Rimaneva solo la via delle locande di pirati.
《Capitano! Capitano Carmal! Salamander e i mutanti! Stanno cercando dappertutto! È il momento di andarcene.》
《In quanti sono?》
《Tanti... molti... dobbiamo raggiungere la costa!》
《Sia!》
Io ero rimasta nella stanza sul retro con Yacom.《Quindi tu ti chiami Yacom... giusto?》
Lui annuì. Poi mi guardò.
《Lo sai... vorrei tanto sapere a cosa stai pensando...》
Lui continuò a guardarmi. Poi mi diede la mano e si rattristò.
《Yacom... che succede?》
Si avvicinò alla finestra e guardò la strada sottostante. Mi fece cenno di avvicinarmi. Quando gli fui vicino iniziò a indicare degli uomini vestiti di nero che percorrevano la stradina.
《Chi sono?》A quelle mie parole mi prese per mano e mi portò via dalla stanza. Iniziai a sentire molto caldo. Le pareti di legno rovinato parevano annerire come se stessero bruciando. Yacom continuò a camminare; pareva molto agitato. Aveva davvero degli occhi bellissimi. Arrivammo nella stanza in cui stava Carmal. Entrò senza bussare trascinandomi dietro di lui.
《Yacom. Sono già qui?》
Lui annuì.
《Allora c'è un'unica cosa da fare! Alle armi!》
Yacom sfoderò la sua spada e annuì.
Carmal mi disse allora:《È pericoloso, per voi, rimanere ancora qui. È meglio che andiate ad aspettarci fuori città.》
《No; io rimango. Non posso abbandonarvi.》
Yacom mi si avvicinò e mi fece cenno di andare.
《No! Io non ti lascerò: resto; posso sempre aiutarvi in qualche modo.》
Yacom diede l'impressione di essere indeciso. Guardò Carmal che disse prontamente:《La decisione è tua, Yacom.》
Egli mi guardò. Io sorrisi e lui fece altrettanto; infine annuì. In quel momento i soldati della Strega entrarono nella locanda. Salamander avanzò lentamente fra i tavoli; tra i pirati che lo guardavano malamente. Jaco si fece avanti.
《Cosa vuoi, Salamander?》
L'altro iniziò a sorridere minaccioso.《Jaco, amico mio! Da quanto tempo!》
《Noi non siamo amici! Non più, ormai...》
《Suvvia! Da quando ho cambiato schieramento non sei più lo stesso.》
《Tu! Sei solo un maledetto traditore davanti a me! Nulla di più!》
《Ma come sei suscettibile... lo sei sempre stato. Una volta bastava anche una bella ragazza o un po' di ruhm per farti perdere la testa. Rammenti?》
《Io non sono cambiato a differenza tua.》
《Oh, certo. Ora però vorrei sapere dove tenete nascosta la ragazza.》
Jaco rise.《Secondo te, sarei così sciocco da rivelartelo?》
L'altro puntò la spada contro di lui.《Parlerai!》
Jaco riddacchiò e cominciò a sudare freddo; poi disse:《Parlez?》Detto questo i pirati si lanciarono contro i mutanti.
Carmal si lanciò contro una delle guardie e venne scorto da Salmander.
《Carmal! Non sapevo che un fuorilegge come te avrebbe cercato di difendere la causa dei ribelli addirittura con la vita!》
《Sono un fuorilegge, non un codardo!》Detto questo, gli librò la spada contro riuscendo a ferirlo ad un braccio.
Intanto io mi ero nascosta dietro il bancone della locanda. Ero letteralmente terrorizzata; riuscivo a malapena a reggere il peso della spada. Non vedevo più Yacom. Decisi di uscire a combattere e così feci. Subito uno dei mutanti mi si lanciò contro. Deviai i colpi a fatica e presto venni ridotta in ginocchio. Il mutante iniziò a ridere minaccioso e fece per librare il colpo fatale, ma venne fermato da Skeet che si era tramutato in lupo. Ciò che rimase del mutante furono un topo morto e della cenere. Cercai con lo sguardo Yacom. Lo vidi. Era impegnato in una dura battaglia contro quattro mutanti. Si muoveva con passi baldanzonsi e svelti evitando i colpi degli avversari. Pareva quasi danzasse. Il suo sguardo andava velocemente da un avversario all'altro per capire ogni movimento delle loro spade. Sembrava ballasse una pavana e il suo mantello rovinato e sgualcito si avvolgeva producendo un leggero fruscio. Era stremato. Il suo sguardo si posò su di me. Mi osservò distraendosi dalla lotta. Un avversario ne approfittò e lo spinse a terra. Cadde. Non potevo rimanere a guardare. Corsi contro il mutante che aveva spinto Yacom e gli conficcai la spada in un fianco. Ciò che rimase del mutante furono un mucchio di cenere e una vipera senza vita. Yacom approfittò della distrazione degli avversari per ferirli entrambi e farli scappare terrorizzati, poi rimase un po' a terra ad osservarmi. Respirava affanosamente cercando di riprendere fiato.
《Hai bisogno d'aiuto, Capitano?》
Lui sorrise. Anch'io. Dunque si alzò e mi fece cenno di salire al piano superiore. Io obbedii e salii una scaletta di legno malandata. Qui vi era un caldo terribile. Iniziai a percorrere uno stretto corridoio. Alle pareti erano appesi dei dipinti raffiguranti grandi capitani e navigatori; pareva che osservassero ogni mio spostamento. Tutto iniziò a scricchiolare minacciosamente. Faceva sempre più caldo, tanto che ormai mi risultava difficile respirare. Le pareti parevano sempre più strette. Arrivai alla fine in una stanza, vuota.
C'era solo uno specchio; uno specchio enorme dai margini in ferro, lavorato in motivi floreali che sembravano muoversi. Mi avvicinai e mi specchiai. Ciò che vidi ero io. Ero in una grotta dalle pareti di pietra talmente lucida da parere ghiaccio. Avevo i polsi legati e gli occhi colmi di lacrime; continuavo a ripetere delle parole, disperata. Non riuscivo però a comprenderne il significato. Dissi allora:
《Io... non ti capisco...》Provai dunque a seguire i movimenti delle labbra dell'altra me.《A... I... U... T... A... C... I...》 Vi poi Yacom e Carmal che erano dietro di me dall'altra parte dello specchio. Avevano gli occhi stravolti, erano disarmati e le loro vesti erano lacerate. Poi dietro di noi comparve una donna; aveva gli occhi di serpente e lunghissimi capelli neri che parevano fili di ragnatela. Portava un lungo mantello rosso fuoco e sorrideva minacciosamente. Di fronte a quell'orrenda immagine indietreggiai, allontanandomi dallo specchio. Era la Strega, non ne avevo dubbi. Poi le altre figure scomparvero e la Strega, rimasta sola, allungò una mano verso di me.
《Via via! Cosa vuoi da me ?!》
L'altra iniziò a ridere per poi muovere le labbra formando le parole:
《Ciao, Sofia.》In quel momento udii quelle parole, ma non erano state pronunciate dalla voce di una donna.
Mi voltai.《Chi siete?》
L'uomo iniziò ad avvicinarsi.《Stai tranquilla, Sofia. Io voglio semplicemente aiutarti.》Dicendo questo, per un attimo i suoi occhi brillarono di fiamme.
《Ti ho detto di dirmi chi sei!》
《Io mi chiamo Salamander. Sono il capo dell'esercito di Sua Maestà.》
《Cosa vuoi da me?》
《Voglio proporti un accordo.》
Ero indecisa.《Quale... quale accordo?》
L'altro sorrise beffardo.《Tu verrai con me e io ti risparmierò la vita.》
《Venire con te sarebbe come perderla comunque.》
《Ah! Hai coraggio. Voglio avvertirti che non riuscirai a salvare i tuoi amichetti dal volere della mia Regina.》
《Per me la tua Regina non è altro che una maledetta tiranna!》
Mi si avvicinò ancora, poi iniziò a girarmi intorno dicendo:《Pensaci, Sofia. Potremmo darti ciò che più desideri: una vita nuova!》Mi spinse leggermente per farmi voltare verso lo specchio.
Dentro di esso vidi me con mamma e papà.《Mamma... papà...》
Salamander mi sussurrò ad un orecchio.《Vorresti rincontrarli? Se tu farai ciò che ti dico: potrai.》
Riflettei. Rincontrare mamma e papà?
《Cosa devo fare?》
《Dovrai rivelare il nome dello Stregone alla Sovrana e collaborare.》
《Se lo vuole tanto sapere, può cercarselo da sola!》
《Peccato che non sia così semplice. Solo tu puoi scoprirlo.》
《Dimmi, Salamander: cos'ho io di diverso da tutti quelli del mio mondo o del tuo?》
《Tu hai il potere dei sogni.》
《Cosa vuol dire?》
《Pensa a tutte le volte che hai sognato... Quante volte hai fantasticato di vivere un'avventura su una nave pirata? Quante volte hai sognato di ritrovarti in un villaggio di persone che nel tuo mondo sono chiamate Indiani d'America? Quante volte hai immaginato ciò che nel tuo mondo è impossibile?》
Io ero confusa.《Ma... a cosa mi servirebbe questo sono?》
《A capire.》
《Cosa?》
L'altro rise minacciosamente.《Questo lo devi scoprire tu. Ma hai anche molti altri poteri che potrebbero essere utili a Suà Maestà. Allora, ci stai?》
Io pensai a Yacom, Carmal, Miral, Jen e tutti coloro che mi avevano aiutata. Loro avevano creduto in me. Come potevo scendere tanto in basso da tradirli? Non sarei stata migliore della Strega.
《No! Non tradirò mai i miei amici!》Cercai di scappare dalla sua presa, ma non vi riuscii.
《Tu verrai con me! Volente o nolente!》
Avevo paura. Mi ricordo solo che cercavo di divincolarmi disperatamente. Stretta nella sua presa, per un attimo, fu come soffocare. Poi, sentii una voce:《Lasciala, Salamander! Sei rimasto solo.》
Egli si voltò senza lasciarmi.《Altrimenti, Carmal? Cosa mi farai? Anzi...》Iniziò ad avvicinarglisi continuando.《... Cosa avrai il coraggio di farmi?》
《La tua vita per me non vale nulla! Sei un traditore! E ora lasciala!》
Lui mi lasciò.《Avete vinto questa volta, ma non provate a credere che sia finita!》Detto questo si avvicinò ad una delle due finestre che illuminavano la stanza e la aprì dicendo:《Tornerò! Siatene certi!》
Carmal gridò allora:《Prendetelo! Non lasciatelo scappare!》
Fece poi ciò che non potevo immaginare: si buttò. Io corsi vicino alla finestra e ciò che vidi fu un drago. Era rosso con delle sfumature più scure vicino alle ali. Non riuscii a vederne il muso, ma solamente le ali, grandi e lucide. Aveva la forma allungata e sinuosa di un dragone cinese e una lunga coda affilata che tagliava l'aria come un coltello. Lo vidi allontanarsi; si dirigeva dal lato opposto da quello da cui provenivo io.
In quel momento sentii qualcuno che mi sfiorava un braccio delicatamente. Mi voltai.《Yacom!》
Lui pareva preoccupato e appena pronunciai il suo nome mi abbracciò. Vidi poi Carmal davanti a me e chiesi:《Ma... come... come ha fatto?》
《Diciamo che è un 'difetto' che ha dalla nascita. Ha sempre avuto il potere di tramutarsi in drago. Era uno dei più abili cavalieri e strateghi del nostro mondo e combatteva per liberarci dalla tiranna. Una volta lui era un nostro alleato, ma ha sempre avuto il desiderio di salire al comando. La Strega gli propose allora di diventare il capo del suo esercito; lui accettò, io cercai di fermarlo, ma...》Si portò una mano sulla benda che portava sull'occhio sinistro e poi sulla cicatrice che aveva sulla guancia e continuò:《... ma lui era accecato dal potere e non si ricordava nemmeno chi fossero i suoi veri amici. Le mie cicatrici le devo a lui. Ma ora è il momento di andare; se aspetteremo ancora ne arriveranno altri. Parte dell'equipaggio è già al porto di Merak. Da qui partiremo solo io, tu, Yacom, Jaco, Arres e Stil. Questa battaglia ha, purtroppo, portato gravi perdite.》Detto questo si voltò verso Yacom e disse:《Vai a preparare i cavalli.》
Egli mi guardò e poi tornò a guardare Carmal.
《Capisco... Sofia, vuole che anche tu vada con lui.》
《Sì, per me va bene.》
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La Bottega Dei Sogni
FantasiC'era una volta una bottega, nessuno vi entrava e nessuno vi usciva, ma un giorno una ragazza di nome Sofia decise di bussare alla sua porta... Sofia si ritroverà in un mondo parallelo al nostro, Anigan, e con l'aiuto di un gruppo di pirati coraggio...